VMIN: Little Star (OneShot)

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Le luci della città sembravano inseguire l'auto su cui viaggiavano, interrompendo la loro corsa solo quando si fermavano al semaforo, e allo scattare del verde riprendevano da dove si erano interrotti. Seoul era incredibilmente bella di notte, di giorno un po' meno a causa del grigiore dei palazzi e delle poche aree verdi che la rendevano piatta e scialba, e a causa dello smog non si potesse vedere il cielo. Capitava raramente che si riuscisse a vedere la luna, le stelle poi erano un evento ancora più unico e Jimin poteva contare sulle dita di una mano le volte in cui, dal suo arrivo a Seoul, era riuscito a vederle nella capitale.

La prima volta, lo ricordava come se fossi ieri, era stata la notte seguente all'incontro con lui e aveva pensato che fosse una piacevole coincidenza, da allora ogni volta che lo guardava gli veniva in mente quella piccola stella che brillava da sola in quel cielo buio e immenso.

L'auto dei BTS era avvolta nel silenzio, dai sedili della terza fila riusciva a distinguere la figura addormentata di Yoongi hyung con la testa posata sulla spalla di SeokJin hyung, di NamJoon hyung sentiva solo il russare costante. Hoseokie hyung aveva le cuffiette infilate e il corpo accasciato contro il finestrino, la luce proveniente dal cellulare di Jeongguk indicava che il maknae era ancora sveglio e probabilmente stava giocando a Piano Tiles 2, ma aveva l'audio disattivato per non disturbare gli altri. Taehyung era sdraiato sulle sui sedili con la testa posata sulle sue gambe, gli occhi socchiusi mentre Jimin gli accarezzava le morbide ciocche castane e disegnava dei piccoli cerchi sulla sua guancia con il pollice. Quando tornavano da un fansign o da un programma televisivo Taehyung si addormentava sempre su di lui e Jimin lo coccolava finché non arrivavano a casa, Jeongguk lo prendeva in braccio e lo portava fino al loro appartamento per poi depositarlo sul suo letto. A volte dormiva durante tutto il tragitto, altre volte invece si svegliava elo guardava con quei suoi occhi scuri e ingenui, in attesa che l'amico gli dicesse qualcosa di dolce.

Quello era uno di quei giorni in cui Taehyung si era svegliato circa dieci minuti prima di arrivare.

"...Jimin ah?" chiese piano dopo un po'.

Jimin sorrise "Che c'è, TaeTae?"

"Mi canti una canzone?" subito dopo aggiunse "Non riesco a dormire se non sento la tua voce"

Un brivido gli percorse la schiena "Certo, cosa vuoi che ti canti?" domandò infilando le dita tra i suoi capelli e sfilandole per pettinarli delicatamente, era un gesto che li rilassava entrambi.

"Quella canzone dal titolo inglese che mi canti sempre, quella sulla stella"

"Little star?"

Taehyung annuì e Jimin rise "Non ti sei ancora stancato di ascoltarla?"

"No, perché sei tu a cantarmela"

"Ya, questo amico è proprio un ruffiano" disse facendogli il solletico alla pancia, Taehyung ridacchiò piano e si coprì la bocca per non svegliare gli altri "Okay, ti canterò Little Star ma tu devi promettermi che stanotte dormirai nel tuo letto, mi sono stancato di svegliarmi con i dolori in tutto il corpo"

Taehyung storse la bocca, come se l'idea di non dormire insieme a Jimin lo facesse stare male, era così abituato alla presenza dell'altro, al calore del suo corpo e alla sua pelle, che i loro corpi si incastravano perfettamente l'uno all'altro senza troppi problemi. A lui non era mai importato più di tanto del caldo che si veniva a creare sotto le coperte e del corpo dolorante, gli bastava stare insieme a Jimin e tutto ciò che era spiacevole spariva. Sospirò "Va bene, stanotte dormirò nel mio letto"

"Bene, allora mettiti comodo e ascolta la mia splendida voce"

Dopo qualche istante di esitazione, le sue labbra presero a muoversi da sole per intonare quella ninna nanna che conosceva ormai a memoria, certe volte gli sembrava di ricordarla meglio di alcune delle loro canzoni.

Little Star || Vmin Version (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora