Matteo's POV.
Giulia uscii dalla stanza e io mi misi sotto le coperte ripensando alla bellissima serata che avevo passato con lei.
Era come una droga per me, senza i suoi baci non riuscivo a sopravvivere. Pensai per tutta la notte a lei fino a quando mi addormentai, verso le 5.00.
Fui svegliato dalla suoneria del mio cellulare.
Matteo:"Pronto?"
Sara:"Tesoro, tutto bene?"
Risposi scocciato dalla domanda.
Matteo:"Sì, fino a quando qualcuno non mi ha svegliato alle..6 del mattino."
Risposi dopo aver letto l'ora sullo schermo del mio telefono.
Mamma:"Scusa, pensavo fossi sveglio..volevo solo assicurarmi che tu stessi bene. Mi dispiace che tu abbia litigato con tuo padre."
Matteo:"Tranquilla mamma sto bene, non preoccuparti per me."
Mamma:"Vabbene allora ciao amore, ti voglio bene."
Matteo:"Ciao mamma, anche io."
Attaccai e vidi Giulia sulla soglia della porta che mi fissava assonnata.
Giulia:"Tutto apposto?"
Matteo:"Sisi, tranquilla era mia madre."
Giulia:"Era preoccupata?"
Matteo:"Sì ma le ho detto che sto bene e di non preoccuparsi per me."
Giulia mi sorrise e si avvicinò a me per lasciarmi un bacio a stampo.
Quanto amavo il sapore delle sue labbra.
Matteo:"Cosa facciamo oggi?"
Giulia:" Se per te va bene, pensavo di passare da Michael a vedere se si è ripreso."
Matteo:"Certo..ma prima ti va se passiamo a fare colazione in un bar? Ho una fame tremenda."
Giulia:"Vabbene, mi vesto e arrivo."
Uscì dalla mia stanza e iniziai a prepararmi anche io.
Mi misi sotto l'acqua gelida della doccia per svegliarmi.
Il giorno prima non avevo bevuto molto, ma comunque era stata una giornata impegnativa e poi avevo pensato a Giulia per tutta la notte e avevo dormito poco.
Erano solo le 6.15 e io avevo dormito un'ora in tutta la notte.
Mi infilai i vestiti che mi aveva dato Giulia il giorno prima. I pantaloni mi stavano un po' larghi ma erano comodi.
Scesi al piano di sotto dove trovai Giulia intenta a sistemare alcune cose.
Era bellissima, aveva una t-shirt corta bianca a righe nere e dei pantaloncini che le facevano sembrare il fondoschiena ancora più bello di quanto già non fosse. Non era truccata molto, ma il mascara che aveva le risaltava gli occhi verdi.
Mi passai una mano tra i capelli frustrato. Giuro che le sarei saltato addosso in quel momento esatto, ma lei voleva fare le cose con calma e quindi dovetti reprimere la mia voglia di spogliarla subito.
Mi morsi il labbro inferiore e le diedi un bacio, le nostre lingue si intrecciarono ancora una volta. Sentivo che niente e nessuno ci avrebbe potuto dividere.
Lei si staccò e mi sussurrò all'orecchio:"Dobbiamo andare o faremo tardi"
Le sorrisi e mi decisi a seguirla in macchina.
Matteo:"Lascia guidare me, per favore"
Lei annuì e io mi misi al volante.
Non era lontana la casa di Michael, ma nel caso avessimo voluto fare un giro avremmo avuto la macchina.
Giulia:"In questo bar fanno dei buon caffè."
Sorrisi e accostai vicino al bar.
Ci sedemmo sugli sgabelli difronte al bancone e ordinammo due cappuccini e io presi anche una brioche alla marmellata.
Uscimmo dal bar dopo aver pagato e ci dirigemmmo verso casa di Michael.
Giulia suonò il campanello e la voce di Joanie ci invitò ad entrare.
Giulia corse incontro a Michael abbracciandolo e io salutai prima la mamma del mio amico e poi salutai anche lui.
Matteo:"Ei bro, tutto bene?"
Michael:"Sì..mi fa male la testa, ma per il resto sto bene."
Matteo:"Vi va di andare a fare un giro in centro?"
Michael:"Sì a me va bene, posso invitare anche Andreas?"
Andreas? Chi era sto Andreas? Sarà un suo amico.
Giulia sorrise e fece cenno di si con la testa.
Pochi minuti dopo mi sentii tirare per un braccio, mi girai e Giulia mi portò in una stanza.
Giulia:"Ti devo parlare."
Matteo:"Dimmi."
Giulia:"Beh..Michael..è gay e Andreas è il suo ragazzo."
Matteo:"C-cosa? Ah, vabbene."
Giulia:"Volevo che lo sapessi prima di vederli insieme e farti domande strane."
Matteo:"Hai fatto bene. Io non ho nulla contro i gay."
Mi sorrise e mi portò di nuovo nel salotto dove eravamo prima.
Giulia:"Eccoci, andiamo?"
Michael:"Sì"
Ci dirigemmmo verso la macchina di Giulia, con la quale eravamo arrivati e guidai fino al centro.
Parcheggiai davanti ad una gelateria e appena scesi vidi Michael avvicinarsi ad un ragazzo biondo.
Questo si diresse verso di noi e si presentò:"Piacere Andreas, ma puoi chiamarmi Andy."
Gli strinsi la mano e guardai Giulia che lo salutava.
Giulia:"Ciao Andy, noi ci conosciamo già, ricordi?"
Andy:"Oh, si certo. Ciao Giulia." le rispose sorridendo.
Andammo in un negozio di abbigliamento che Giulia voleva vedere. Prese un vestito nero, appeso in mezzo agli altri.
Entrò nel primo camerino libero e io l'aspettai fuori da esso, anche se avevo una voglia irrefrenabile di entrare lí con lei.
5 minuti dopo uscì da esso.
Quel vestito la rendeva ancora più bella di quanto già fosse.
Rimasi a bocca aperta. E mi morsi il labbro frustrato.
La baciai e le dissi:"Sei bellissima.."
Mi sorrise e andò alla cassa per pagare, ma io la fermai.
Matteo:"Eh no, questo lo pago io."
Giulia:"Ma no stai tranquillo."
Dopo vari tentativi, riuscii a convincerla che lo avrei pagato io e lei mi sorrise per ringraziarmi.
Quanto era bello il suo sorriso. Più la guardavo più mi sembrava che quella ragazza non avesse difetti. La amavo e non poco, era come se la conoscessi da sempre.
STAI LEGGENDO
You're my drug
RomanceQuesta è la storia di Giulia, un'adolescente che si trova a dover affrontare le gioie e le sofferenze della vita. Saranno presenti storie d'amore anche di natura omosessuale. Buona lettura. Spero vi piaccia.