1. Una storia antica.
Anche se le origini esatte della Cannabis sativa, (la pianta da cui si ricava la Marijuana) non sono note, si pensa possa esser cresciuta inizialmente nei territori dell'Asia centrale. Le prime evidenze tangibili del suo utilizzo risalgono al Neolitico, (8.000 - 5.000 a.C.) quando veniva utilizzata per produrre fibre tessili e reti da pesca, spesso sfruttata anche per consumarne i semi. Tracce di queste consuetudini sono state trovate in siti neolitici della Cina, della Siberia, di Taiwan, del Turkestan e di Hong Kong. Residui di semi di Cannabis bruciati sono stati rinvenuti, invece, in Romania. La più antica testimonianza letteraria legata alla Marijuana usata in ambito medico, si troverebbe invece nella letteratura cinese, ma su questo punto non tutti gli storici si trovano d'accordo.2. Ad ogni cosa il suo nome.
Canapa, Cannabis, e Marijuana: quando si parla di "erba" si assiste spesso a una confusione terminologica al riguardo. La Marijuana è una sostanza psicoattiva che si ottiene facendo essiccare le infiorescenze della Cannabis sativa. Non tutte le varietà di questa pianta sono però sfruttate a scopo ricreativo, infatti, solo quelle che appartengono al genotipo THCAS, (volgarmente definite "Canapa Indiana") hanno effetti psicoattivi dovuti al contenuto di tetraidrocannabinolo, (THC, una sostanza psicotropa che provoca euforia, rilassamento, appetito, e disorientamento spazio-temporale).
Se il normale contenuto di THC in una pianta di Cannabis è pari al 5-8%, oggi sono subentrate colture intensive di varietà che possono arrivare al 38% di THC, cioè 5 o 6 volte di più.3. Esperienze "divise".
Gli effetti del consumo di Marijuana potrebbero essere diversi a seconda del genere di chi ne fa uso.
Uno studio su cavie, (e qui non mi esprimo sui metodi adottati...) compiuto nel 2014 dagli psicologi della Washington State University, ha evidenziato che gli esseri umani di sesso femminile sono più sensibili agli effetti analgesici del THC, e che quindi sviluppano più facilmente una certa tolleranza alla sostanza, e spesso questo porta alla dipendenza. Per ottenere lo stesso effetto che una certa quantità di Mariujana fa ad un maschio, le donne o ragazze che ne traggono piacere dovrebbero aumentare la dose, in pratica.
La differenza sarebbe dovuta al ruolo degli estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili.
In ogni caso, almeno in Italia, i soggetti maschili fumano più spinelli rispetto alle ragazze: a ogni consumatrice corrispondono quasi due consumatori.4. Pericolosa in adolescenza.
Completamente unisex sono invece i danni che un consumo costante di Marijuana può fare sul cervello - ancora in pieno sviluppo - degli adolescenti, i suoi principali consumatori. In questo periodo della nostra vita, il cervello si trova in una fase di pieno sviluppo, rafforzamento e sfoltimento di precise connessioni neurali. Il corretto funzionamento delle sue cellule è pertanto essenziale per mantenere la situazione nella normalità e non compromettere lo sviluppo della persona.
Il THC è simile agli endocannabinoidi, neurotrasmettitori naturali del cervello, e interferisce con la loro azione compromettendo le funzioni nervose. Danneggiando le sinapsi e lasciando i neuroni privati del loro naturale sistema di regolazione, il THC può favorire, con il tempo, l'insorgenza di depressione, schizofrenia, psicosi e disturbi nell'apprendimento. Per alcuni ricercatori, l'uso costante di Marijuana in questa particolare fase dello sviluppo finisce col produrre danni permanenti alle connessioni neurali.5. In medicina.
L'azione prolungata del THC è stata anche collegata a danni non neurologici, come ad esempio il rischio di contrarre un tumore ai testicoli, (a causa dell'alterazione del sistema endocannabinoide, che è coinvolto anche nella regolazione della sintesi degli ormoni sessuali) e un accentuato rischio di infarto, (perché aumenta frequenza di battito e pressione sanguigna).
Tuttavia, i benefici della Marijuana in ambito medico, (quindi controllato) sono noti da millenni, e includono effetti analgesici sul dolore cronico, l'attenuazione degli effetti di malattie autoinfiammatorie, e di alcuni disturbi legati alle demenze.
È considerata benefica contro l'artrite, i tremori del Parkinson e gli effetti collaterali della chemioterapia. Inoltre, porta a buoni risultati se saputa sfruttare nei trattamenti per l'ansia patologica e per i disturbi post-traumatici da stress.6. La più potente.
La varietà più potente di Marijuana è la Sinsimilla, che si ricava impedendo alle infiorescenze delle piante femmine di Cannabis di essere impollinate. La pianta rimane senza semi, e produce invece un alto contenuto di resina, con una notevole concentrazione di THC.7. Gli effetti sui cani.
Gli animali domestici non sono immuni al THC e a ciò che può provocare: il "fumo passivo" sortisce sui cani effetti molto più macroscopici di quelli che ha solitamente sull'uomo. Sono in aumento i casi di questi animali che finiscono nei pronto soccorsi veterinari per aver ingerito per sbaglio pezzetti di hashish, lasciati in giro sbadatamente dai padroni. Quando accade, i malcapitati presentano caratteristiche alterate quali pupille dilatate, iper eccitamento e movimenti muscolari incontrollati. Vengono somministrate loro terapie di sostegno e lavanda gastrica, sperando che l'effetto passi nel giro di 24 ore, aspettando pazientemente.8. Fame "chimica".
Non è una suggestione: fumare Cannabis fa davvero venire fame, e il motivo è da cercare ancora una volta negli effetti del THC. Questo principio attivo si lega infatti a una molecola presente nei neuroni del bulbo olfattivo, la zona del cervello che riceve gli stimoli provenienti dal naso.
La sensibilità agli odori risulta decisamente più amplificata, aumentando di fatto l'appetito.9. Un uso inaspettato.
La Canapa avrebbe un legame inaspettato anche con i misteriosi Moai dell'Isola di Pasqua. Secondo uno studio della California State University, pubblicato nel 2012, per spostare le colossali statue di oltre 4 tonnellate di peso, gli antichi polinesiani potrebbero essersi dotati di corde realizzate con fibre di Canapa intrecciate. Tese da 18 persone, avrebbero fatto percorrere alle sculture anche 100 m in poco meno di un'ora.10. Venerata.
Per i seguaci del rastafarianesimo, un movimento religioso sviluppatosi in Jamaica a partire dal Cristianesimo negli anni '30 del Novecento, la Marijuana è un'erba non solo medicinale, ma anche da utilizzare come ausilio nella meditazione e nella preghiera. Ritengono che il suo uso sia citato nella Bibbia, e che sia necessario per raggiungere una sorta di illuminazione spirituale.11. Non così "verde".
Coltivare Cannabis non è propriamente un'attività "green", a meno che non si coltivi all'esterno, o sotto LED a basso consumo energetico. In base a un report, pubblicato nel 2011 dal Lawrence Berkeley National Laboratory, (USA) per un singolo spinello si producono, nelle coltivazioni indoor, circa 0,9 kg di CO2, l'equivalente di quanto emesso da una lampadina rimasta accesa per 17 ore.12. Love is in the air.
Uno studio del 2012, condotto in varie città italiane dall'Istituto di Inquinamento Atmosferico di Roma del CNR, ha evidenziato tracce di Marijuana - non massicce, ma comunque ben rintracciabili - nell'aria attorno al Colosseo e al Pantheon a Roma, e in quella di Torino, Firenze, Bologna, Milano e Napoli, con il capoluogo toscano in cima alla lista per le concentrazioni di "erba".
Si è pensato che probabilmente sia così a causa del gran numero di studenti che ospita, evidentemente fumatori.
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Curiosità
AléatoireNon sarà di certo originale come "opera", però posso dire di essermi un pochino impegnata nel cercare di renderla tale. Qua trascriverò delle curiosità bizzare e non, possibilmente reali, (o perlomeno molto credibili) che prenderò da internet e da s...