Capitolo 3

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La porta della stanza si aprì e da essa uscì Sasuke Uchiha.
Davanti a lui c'erano Naruto e Sakura. La ragazza lo guardava fisso,  un po'ansiosa, ma allo stesso tempo speranzosa.

"Mi ha parlato"

L'Uzumaki spalancò gli occhi sorpreso, ma Sakura no.

"Si chiama Kuma"

L'Haruno infatti mostrò all'Uchiha un bellissimo sorriso.

"Sapevo che ce l'avresti fatta.
Grazie davvero Sasuke-kun"

Il ragazzo guardò il volto della rosa. Era stato lui la causa di quell'improvvisa felicità vero?
Anche se non lo dava a vedere, l'Uchiha si sentiva appagato da quel sorriso e una strana sensazione di calore si era fatta spazio dentro di lui.
Si sentiva bene.

"Mmh"

Sasuke s'incamminò per il corridoio per raggiungere le scale e uscire dalla clinica facendo un cenno a Naruto.
Il biondo lo seguì e mentre camminava di fianco all'Uchiha, si voltò verso la kunoichi senza fermarsi. Accennò uno dei suoi soliti e larghi sorrisi.

"Sakura-chan, quel mugugno nella lingua del Teme vuol dire "prego!"

Ghignando divertito l'Uzumaki se ne andò con il suo migliore amico lasciando nel corridoio una kunoichi piuttosto felice e sollevata.

__________

Un paio di giorni dopo, l'Haruno si presentò davanti alla casa di Sasuke nel quartiere degli Uchiha.
"Kuma vorrebbe rivederti"     Così disse.
Lui non se l'aspettava.

"Sai Sasuke-kun, quel bambino è migliorato molto da quando sei andato a parlargli. Ha ricominciato a mangiare e piano piano sta persino iniziando a parlare con me e Ino...."

Il ragazzo all'inizio era dubbioso, ma alla fine ascoltando Sakura, decise di accettare.
Kuma in fondo in fondo lo incuriosiva, forse perchè in lui rivedeva se stesso da piccolo.

_______

Quando arrivarono nella stanza dell'undicenne, quest'ultimo era intento a leggere uno dei libri che gli aveva dato Sakura il giorno prima.

Porgendogli quel piccolo volume rilegato, l'Haruno gli aveva detto che forse quello lo avrebbe aiutato a liberare la mente per un po'. Si trattava di un semplice libro di favole, ma per la kunoichi era qualcosa di più. Infatti da bambina, prima di incontrare Ino, quando era vittima di bullismo a causa della sua fronte troppo grande, piangeva tutti i giorni e si sentiva sempre triste.
Quando leggeva quelle favole però era diverso: tutti i brutti pensieri sparivano dalla sua testa e lei iniziava a sognare ad occhi aperti, esternandosi completamente dal resto del mondo.

Quel libro era davvero importante per lei, ma lo aveva dato a Kuma nella speranza di liberarlo dai suoi pensieri anche se per poco.
La rosa sapeva benissimo che quel bambino si struggeva ogni giorno nel pensare a quello che gli era capitato.
Sì, era migliorato, ma un trauma di quel livello non si scorda da un giorno all'altro e neanche il dolore e la rabbia che ne derivano. Anzi, un'esperienza così, è indelebile e Sasuke ne era la prova.

"Ciao Kuma-kun"

Il bambino posò il piccolo libro sul comodino vicino al suo letto e solo allora si accorse della presenza del medico e dello strano uomo di qualche giorno prima.

"Haruno-san....ciao..."

Gonfiando le guance e corrugando la fronte, Sakura disse:
"Kuma-kun ti ho detto che puoi chiamarmi solo Sakura-san.."

In quel momento la dottoressa sembrava proprio una bambina offesa, ma cambiò subito espressione. Gli sorrise come aveva sempre fatto.

"Comunque hai visto? Sono riuscita a convincerlo a venire"

His Return (SasuSaku ITA fanfic)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora