Il finestrino del taxi mi permise di osservare il paesaggio che mi circondava : ci trovavamo sulla costa ; l'atmosfera sembrava allegra, la strada era affiancata su entrambi i lati da palme e in spiaggia c'era gente che prendeva il sole e giocava a pallone.
Poco dopo il taxi ci lasciò in un quartiere pieno di ville: riuscivo a sentire il rumore delle onde e ad assaporare aria di mare; ciò significava che non eravamo molto distanti dalla spiaggia.
"Qual è la nostra?" chiese Cris. Mia madre indicò una villa a tre piani, di fronte alla quale si stendeva un enorme giardino ; sul retro si intravedeva anche una piscina.
A mia sorella scappò un "Wow" e a dirla tutta ero sorpresa pure io. Non immaginavo fosse così grande.
Presa dall'entusiasmo andai a tirare le valigie fuori dal taxi e una volta arrivata di fronte all'entrata gridai impaziente "Papà , muoviti". Appena misi piede in casa rimasi sorpresa : davanti a me c'era un enorme salotto e alla fine di questo vi erano le scale che portavano alle stanze da letto. Mi affrettai per vederle tutte e scegliere la camera più adatta a me.
Scelsi una camera non troppo grande, che aveva una vista stupenda : la finestra si affacciava sul retro della casa e , oltre alla piscina, riuscivo a vedere l'oceano. Non avevo idea che il nostro quartiere fosse posizionato su un'alta costa. Era un paesaggio bellissimo.
Decisi di iniziare a posizionare gli oggetti in modo che la mia stanza potesse prendere forma. Arrivò il momento di attaccare le amate polaroid ,in cui c'eravamo Nicole ed io, sopra il letto ; fu veramente emozionante ripercorrere con la mente tutto quello che avevamo passato insieme. Decisi che l'avrei invitata presto a Miami, anche se ero consapevole del fatto che non sarebbe potuta venire da me in qualsiasi momento. Non era sicuramente facile viaggiare in continuazione da una parte all'altra del Paese.
Nel momento in cui stavo terminando di sistemare le lucine accanto alle polaroid, entrò mia madre in camera "Kate, tieni questi. Tra pochi giorni inizia la scuola e sei a corto di vestiti. Divertiti" disse appoggiando alcune banconote sulla scrivania. Non ero il tipo di ragazza che chiedeva soldi ai propri genitori per qualsiasi capriccio. Avevo intenzione di arrangiarmi in qualche modo finché non sarebbe arrivata la valigia. Ma se mia madre aveva deciso di concedermi un po' di shopping , non potevo non accettare.
Dopo aver rubato una maglietta ed un paio di pantaloncini dall'armadio di mia sorella, decisi di uscire di casa e di godermi la giornata.
Più camminavo verso la spiaggia, più il buon umore aumentava. Iniziai ad entrare in alcuni negozi carini e ogni volta che uscivo da uno di questi avevo un sacchetto in mano pieno di vestiti. Poco dopo decisi di sedermi su una panchina affacciata sulla spiaggia a guardare il tramonto finché non si sarebbe fatto buio. La spiaggia di Miami era totalmente diversa da quella di Los Angeles, forse aveva un'atmosfera più magica. C'era continuo movimento in spiaggia: coppie che passeggiavano, bambini che giocavano a pallone, risate, sorrisi ... era tutto perfetto.
Tornai a casa per l'ora di cena e una volta seduta a tavola iniziai ad elencare a mia sorella e a mia madre tutti negozi che preferivo, come se a loro potesse interessare.
Dopo cena , dal momento che non avevo nulla da fare, decisi di esplorare meglio la casa nuova. Era veramente grande; ci avrei messo parecchio prima di farci l'abitudine. Al piano di sotto vidi una porta, l'aprii e una ventina di scale comparvero di fronte a me. Queste portavano ad un piano inferiore e si perdevano nell'oscurità. Scesi le scale e dopo aver trovato l'interruttore della luce, quell'ambiente inquietante si trasformò in una normale cantina. Malgrado la casa fosse moderna, la cantina era arredata a vecchio stile.
La maggior parte dei mobili e delle cianfrusaglie erano coperte da alcuni teli dai colori freddi, probabilmente lasciati per non far prendere polvere. Quel posto mi incuriosiva molto. Iniziai a guardarmi in giro e una cosa in particolare attirò la mia attenzione. Alzai il telo grigio e trovai una pianola appoggiata delicatamente sul suo cavalletto , tenuta in perfette condizioni. Avevo sempre desiderato imparare a suonare la pianola e quella scoperta risvegliò ancor di più in me la voglia di imparare.
Decisi così di trasferirla in camera mia. La scena vista da fuori fu probabilmente molto divertente. Non ero una ragazza che aveva molta forza muscolare , per cui quella pianola fu praticamente trascinata da un piano all'altro della casa.
Scale facendo incontrai mio padre "Cosa stai.." cercò di chiedermi ma io "Shh" , ero nel momento di massima concentrazione. Quella pianola rischiava veramente di cadere e di frantumarsi in mille pezzi.
Una volta portata in camera la appoggiai accanto ad una parete e mi sentii soddisfatta. Non vedevo l'ora di imparare a suonare quel fantastico strumento.
Mi resi conto che due giorni dopo avrei iniziato a frequentare la nuova scuola e la mia felicità si trasformò in ansia. Ero terribilmente in ansia. Avevo paura di non piacere alle persone e avevo paura che loro stesse non mi sarebbero piaciute. Ero una ragazza che si faceva veramente troppi problemi esistenziali. Più pensavo a queste cose, più l'ansia saliva.
Decisi così di leggere un libro per mandare via i pensieri e come mio solito mi addormentai tardi perché troppo presa dal libro. La prima giornata a Miami era passata e mi era piaciuta. Speravo con tutta me stessa che in futuro le cose non sarebbero cambiate.
STAI LEGGENDO
The Way I Love You // (Hayes Grier)
أدب الهواة'My Dilemma Is You' dal punto di vista della sorella di Cris, Kate. Avete mai pensato a che cosa stesse succedendo a Kate mentre Cris stava affrontando la sua nuova vita? Beh,qui lo scoprirete. Seguite l'Official Page su Instagram "OfficialTheWayILo...