Mi sveglio.
Guardo l'orologio, sono le 11:00.
Guardo fuori dalla finestra.
Londra per me è triste.
Ci sono macchine ovunque, non c'è nessuno che cammina a piedi o con la bici.
Nessuno è sorridente e quando una persona ti chiede 'come stai' lo fa solo per sentirsi dire 'bene'.
'Se dicessimo tutti la verità di come ci sentiamo il mondo sarebbe pieno di lacrime' sbuffo tra i miei pensieri.
Giro lo sguardo e dall'altro lato vedo l'uomo di ieri. Mi fissa, di nuovo. Mi viene un colpo al cuore e chiudo la tenda.
I miei genitori sono a lavoro e sono sola in casa. Il mio respiro inizia a diventare pesante scendo le scale velocemente e chiudo la porta a chiave. Salgo in camera mia e apro poco la tenda giusto da far entrare il mio occhio. L'uomo non c'è e questo mi terrorizza ancora di più. Apro la porta di casa ed esco. Corro a prendere la mia bicicletta. Mi guardo attorno, non c'è. Non lo vedo. Non so cosa fare. Voglio dirlo ai miei genitori ma non mi crederebbero.
Pedalo velocemente quando mi arriva un messaggio.
'Alex: credevo che saresti venuta oggi al nostro appuntamento. Evidentemente ti stai montando la testa come tutte le altre'
Cazzo l'appuntamento! Me ne ero completamente dimenticata. Guardo dall'altro lato della strada e improvvisamente l'uomo mi appare di fronte.
Perdo il controllo e cado. I miei occhi stanchi si chiudono e all'improvviso, dopo un urlo non capisco più nulla.
STAI LEGGENDO
La ragazza innamorata di un demone
De Todo"Era talmente spaventata da quello che poteva succederle che ormai per lei pregare era diventata un ossessione. Aveva pensieri per la testa che solo un demone poteva strapparglieli. E lei sapeva che un giorno quel demone sarebbe arrivato. Se lo sent...