L' incontro (parte 1)

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Eleonora' s Pov
Bea mi ha raccontato del ragazzo, non posso credere che abbia la mia stessa eta, che sia solo una coincidenza?
Mi scappa un sorriso.
Mi sto preparando, tra poco arriverà Beatrice e insieme andremo da... Vittorio? Si, mi sembra si chiami così.
Mi vesto come piace a me... Il piu sportivo possibile e poco dopo Bea suona il campanello.
Appena apro la porta lei mi guarda dalla testa ai piedi.

Beatrice : No ! Non vorrai mica venire vestita in quel modo !

Io : Andiamo, lo sai che odio vestirmi come te, è troppo scomodo... e poi non è mica un appuntamento!

Bea : Per ora no !

Io : Che vuoi dire ?

Bea : Niente, dico solamente che avete la stessa eta. Che siete entrambi single e che da come lo ho sentito parlare mi sa che gli piaci molto.

Arrossisco e non so cosa dire. Certo non mi dispiacerebbe trovare un ragazzo, ma deve essere buono e deve proteggermi. Ma a che sto pensando! Chi mi dice che mi piacerà ? E chi mi dice che gli piaccio io !? Spero che Beatrice non abbia in mente uno dei suoi soliti piani per trovarmi un ragazzo.

Beatrice : Mettiti questi !

Mi presenta una maglia bianca e dei jeans.
Beh, pensavo di peggio.
Mentre mi spoglio lei va in cucina non so a fare cosa.
Mi infila in jeans e lei arriva con delle forbici.
La guardo sorpresa e lei sorride. Prende la maglia bianca e comincia a tagliarla da un po sotto il petto.

Io : Ma cosa stai...

Beatrice : Tu zitta !

Appena finisce di tagliarla me la infila. Ho completamente la pancia e un po di schiena scoperte.

Io : Cosa !

Bea : Niente obiezioni.

Non dico niente, tanto sarebbe una causa persa.
Saliamo in autobus ed io mi sento un tantino osservata.

Io : Beatrice, lo sapevo ! Sono ridicola, mi guardano tutti !!!

Bea : Non ti guardano perché sei ridicola.

Io : Eh ?

Beatrice : Possibile che tu non te ne renda conto che così sei bellissima ?

Quindi è per questo che mi guardano! Arrossisco, ma ammetto che questa sensazione mi piace.
Scendiamo alla fermata dell' autobus e in pochi minuti siamo davanti casa sua.
Beatrice bussa alla porta. Ci apre un ragazzo alto, un po robusto, moro, con gli occhi azzurri. È più carino di quanto pensassi. Mi nascondo dietro Bea per non farmi notare e lei comincia la conversazione.

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