Willas

306 14 3
                                    

Mi svegliai, non lo avessi mai fatto, ero finita nel posto in cui mai sarei voluta tornare.

Arthur<ma ben svegliata piccola mia>

Era come nel passato, mi svegliavo, mi alzavo con le mani legate dietro la schiena, venivo portata in una palestra ,mi facevano fare gli addominali, le flessioni su un braccio con un uomo tutto muscoli sulla schiena, mi facevano bere, mi chiudevano in una stanza piccola e buia da dove entrava solo l'aria grazie ad un condotto, mi facevano uscire dopo tre giorni, mi facevano mangiare una sbobba, e mi facevano uccidere.

Angy<faremo le stesse cose del passato? >

Arthur<oh? No no no cara, intensificheremo, andiamo! >

Quest'uomo era pazzo e stava per farmi qualcosa di molto, molto sadico a giudicare dal suo sguardo.

Tenni la testa bassa per tutto la durata del tragitto dalla cella alla stanza...delle torture.

Arthur<vediamo come reagisci ahahahaha>

Mi legò i polsi e le gambe all estremità di un tavolo di ferro e prese una forbice cominciando a tagliarmi i vestiti e quando fui solo in intimo prese una frusta.

<non vorrai farla soffrire gia il primo giorno, vero arthur? >

Era una voce che nascondeva mille cose, il sadismo, la voglia di veder qualcuno scappare, uno psicopatico insomma.

Arthur<mi scusi signore, oh giusto >

Mi passò il manico sella frusta sulle coscie, stranamente non piansi, ero preparata a tutti e a tutto.

Arthur<lui é Willas ,portagli rispetto se non vuoi essere punita chiaro? >

Angy<si signore>

Risposi automaticamente, e mentre la figura del serpente con due tueste e gli occhi bianchi si avvicinava io la guardavo come fosse un mostro.

Ma quello che disse mi sorprese.

Willas<lascia perdere le torture Arthur, lei ci aiuterà vero Angy?, farai tutto quello che ti diremo giusto? Perche sai...se non lo fai noi puniremo il tuo amichetto del Caos e il soldato d'inverno>

A cosa mi ero abbassata? Sembravo un cagnolino ammaestrato.

Willas<brava ragazza>

Disse soddisfatto ma io notai un lampo di tristezza passargli sul "viso" .

Cominciai a tremare senza motivo poi ebbi un attacco di freddo.

Willas<svelto chiama gli inceneritori, digli di dare fuoco ad una stanza e di darle il massimo calore possibile>

Sapeva del mio problema?allora...oh Willas che tonta che sono.

Mi rannicchiai su me stessa e una volta che la stanza fu pronta, un agente mi prese di peso e mi ci butto dentro.

Willas<la prossima volta fa piano demente, non dobbiamo danneggiarla. >

Angy<signore.. F.. Fenrir>

Dissi e lui capii quindi mi fece portare via da quella stanza infuocata e mi fece mettere nella cella di Loki e di Fenrir, erano le stesse celle che impedivano la fuga su Asgard.

Il Dio appena mi vide si agitó e s'infurió vedendomi in quello stato.

Appena mi misero a terra strisciai verso l'enorme lupo, non curandomi delle domande che Loki mi stava facendo o delle occhiate che gli agenti davano al mio findoschiena coperto solo dalle mutande.

Avengers!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora