Triste

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Se non dal suo nome, per capire come vanno le cose per Triste basta guardarlo negli occhi.
Uno sguardo solo e madonna ti deprimi pure tu.
Da bambino, ha avuto una famiglia di merda, andava male a scuola, non aveva amici, e le solite schifezze.
Ora invece, è tutto cambiato:
ha una famiglia di merda, è sottopagato a lavoro, i suoi unici amici sono i due equini, e le solite schifezze.
Però almeno ha una macchina bellina dai.
Questo l'ha portato ad essere sempre negativo, ma non a fermarsi.

È un nuovo giorno, la sveglia già rompe il cazzo, ed inizia la routine di Triste.

Come iniziare bene la giornata se non con una notizia di merda?
Esatto, con due notizie di merda.
Licenziato ed abbandonato.
Il capo, da bravo rompipalle, con una simpaticissima telefonata delle 7:40, ha dato la notizia del licenziamento mentre ancora Triste non ci capiva una mazza, lasciandolo confuso ed incazzato.
Andando a prendere dal frigo una schifosa birra da discount, il nostro eroe nota su una delle lattine uno strano bigliettino.
"Triste,
sei una persona, anzi un cavallo, di merda.
Non combini mai nulla di utile, e non sei in grado di risolvere niente.
Avrei tante altre cose da dirti, ma non starò qui a sprecare tempo per te, addio.
-la non più tua, Maggy."

Faceva male, solo male.
Si poteva sopportare il dispiacere del licenziamento, ma questo no, faceva male.
Triste finisce in un vortice di depressione e bestemmie ricordando ciò che per lui Quella puledra significava.

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