"Crystallum - Sogni perduti"

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Recensione #1 "Crystallum - Sogni perduti"

Trama scritta dall'autore

Cora ed Elidana sono due orfani adolescenti. Entrambi vivono a Lud, una città nel mezzo della campagna di una Repubblica altrettanto provinciale. Qui non accade mai nulla, o meglio, nessuno ha mai voluto che accadesse qualcosa fuori dall'ordinario.
L'unico monumento della città, se così vogliamo intenderlo, è una quercia secolare che da quando la gente del posto ha memoria, non ha mai perso una foglia, né per vento o pioggia né per autunno o inverno. Insieme ad Aran, Marmorel e Fez, i loro amici, inizieranno un viaggio unico. Un'esperienza che segnerà per sempre le loro vite.
Sullo sfondo, precari equilibri politici che determinano la pace o la guerra in un continente dove la vita gira attorno a cristalli chiamati "seorite": pietre dotate della straordinaria capacità di donare energia a chi conosce il modo per utilizzarle.
Tra ducati dal sapore medievale, città futuristiche, riti ancestrali e duelli all'ultimo sangue; i giovani di Lud saranno inconsapevolmente fautori dei propri destino.
Un'avventura ad ampio respiro che metterà a dura prova gli animi dei protagonisti e li farà riflettere sul senso della parola Casa.

Trama intesa da me

È finita la scuola: per Cora e Elidana è l'ultimo giorno da passare nella loro classe. Entrambi orfani, entrambi ospiti in una casa d'accoglienza assieme ad altri ragazzi ed un'insegnante che si prende cura di loro. Vivono in una città tutto sommato tranquilla, tra negozianti d'antiquariato e discendenti di personalità illustri che conducono le loro serene esistenze in provincia.
Con la libertà delle vacanze, sarebbe il momento ideale per concedersi un po' di riposo sulla costa del mare; ma il tredicenne Cora ha altri piani, stavolta. La monotonia della sua dimora non fa per lui: ha già messo gli occhi sulla sfavillante Clodia e sul Gran Premio che vi si svolgerà. Ha già architettato tutto: copertura, partenza, compagni di viaggio per addentrarsi in un mondo fantastico il cui pilastro è composto dalla seorite, l'incredibile pietra dorata fonte di un'energia molto ambita.
La loro avventura è pronta a cominciare.

Impressioni

Cosa dire?
Sono rimasta affascinata dal primo momento in cui ho cominciato a leggere il Capitolo 1. Per cominciare la recensione ho letto le prime cinque pubblicazioni (vale a dire fino al capitolo 2, parte seconda) e devo dire che lo stile di Giovanni è semplicemente delizioso.
Le descrizioni sono leggere, eppure ricche di dettagli nei quali è facile perdersi e crogiolarsi; i dialoghi sono scorrevoli e lasciano subito intendere l'atmosfera all'interno della quale vengono pronunciati. I tasselli di questo immenso mosaico vengono svelati poco a poco e con estrema delicatezza e, nonostante si venga introdotti ad un universo completamente nuovo, si respira in ogni paragrafo un'intensa aria di familiarità. Non mi sono sentita un'estranea leggendo di Lud e delle sue scenografie interne, tutte da scoprire, come invece mi è accaduto avvicinandomi ad altri fantasy sulla piattaforma che ci ospita.
Tra molti autori che ho avuto modo di incontrare, nell'estesa realtà virtuale di Wattpad, l'autore di Crystallum è sicuramente uno dei migliori e non mi stupisce affatto che la sua opera abbia scalato tanto rapidamente la classifica. Non mi resta che fargli i miei complimenti più sentiti.

Suggerimenti

A essere molto sincera, ho dovuto riflettere a lungo su eventuali consigli da fornire: ma la verità è che non ho nulla di significativo da segnalare, perché lo stile di Giovanni è già molto elaborato di per sé e non credo sia necessario in alcun modo il mio intervento in merito.
L'unica precisazione leggerissima che faccio è uno "storcere il naso" sull'utilizzo delle virgolette dei dialoghi (vale a dire: «») anche nei pensieri, un uso ambivalente che può confondere il lettore. Io, personalmente, prediligo utilizzare il corsivo per identificare i pensieri dei personaggi e distinguerli dal parlato. Ma si tratta effettivamente di un dettaglio stilistico che molto dipende dal gusto personale e che non pregiudica affatto l'opera in sé e l'efficacia del testo.

Un estratto che mi ha colpita

"L'uomo, rapido, si tuffò all'indietro lasciando sul posto il piccolo cristallo di seorite. Mosse le dita in direzione della pietra ancora sospesa in aria. Si udì il rintocco di una piccola campana e tra gli intrecci del bracciale sbocciò un germoglio azzurro che gli illuminò parte dell'avambraccio.

Una luce dello stesso colore prese forma dal cristallo, modellandosi in una lama di energia così affilata che tagliò la pancia della belva al suo passaggio. Il lupo cadde al suolo e il rosso del sangue si mescolò all'acqua zampillante del ruscello."

Come estratto ho voluto scegliere una scena di lotta; l'ho fatto fondamentalmente per mostrarvi lo stile leggero, eppure preciso dell'autore. Pur non utilizzando perifrasi estremamente ricercate, riesce a rendere perfettamente l'idea della scena che il lettore si trova a interpretare, senza suonare pesante o difficoltoso da seguire.
Personalmente, ho trovato quasi poetica l'idea del sangue che viene lavato dall'acqua del ruscello.

Giudizio complessivo

Non mi dilungo troppo perché credo risulterei ridondante nel cantare all'infinito le lodi di questo romanzo. Vi consiglio caldamente di leggerlo.
Giovanni è un autore che, decisamente, merita la vostra lettura.

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