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-Niente di importante Jess...- dissi cambiando lato e fissando la parete

- So che stai mentendo.- disse in tono serio
- voglio sapere cosa sta succedendo!-

- cose che tu non capiresti!- sbottai sedendomi sul letto
Notai che mi fissava in segno di rimprovero

- Io ci sono sempre stata per te...perché continui a non fidarti?- disse scendendo dal suo letto e avanzando verso di me per poi posarsi al mio fianco
Sospirai.
- Non è che non mi fido...è solo che non puoi capire ciò che mi sta succedendo.-

A quel punto lei chinò il capo e se ne ritornò a dormire.

- Non importa...chi sono io per dirti con chi parlare dei tuoi problemi?-
Disse come se avesse un nodo alla gola

Sembrava essere davvero preoccupata

-Jess...- dissi in tono sconsolato

- Notte Catherine.-

Forse avrei dovuto dirglielo? E se lei non mi avrebbe più rivolto parola? Se perdessi la mia migliore amica? E se dicesse a tutti cosa sono...cosa siamo...

La mattina seguente mi svegliai presto. Jess sembrava essersi dimenticata della conversazione di ieri. Ci recammo a scuola, era davvero presto e il cortile era deserto...c'era solo un ragazzo, moro. Lo riconobbi subito.

Mi diressi verso di lui cercando di pensare a una frase abbastanza dolce e gentile da essere perdonata per quello che era successo il giorno prima

- Hey...- dissi facendo un cenno con la mano
Si girò e notai che fra le labbra teneva una sigaretta
- Ciao...ne vuoi una?- disse avvicinandomi il pacchetto
- mmm...no, in realtà volevo chiederti scusa. Cioè, non avrei dovuto comportarmi da stronaza quindi...-
Prima che potessi finire la frase mi tese la mano.

- non importa...infondo, anche io ho sbagliato. Non avrei dovuto trattati così.-

Gli strinsi la mano e sorrisi.

- Io sono Catherine, Catherine West.-

Con la mano sinistra si tolse la sigaretta dalle labbra e buttò fuori il fumo per poi dire:
- io sono Nathan, Nathan Collins-

Notai che Jess ci fissava da lontano gli feci cenno di venire e le si avvicinò.

- Nathan Collins, Jessica Miller. Jessica Miller, Nathan Collins.-
Dissi gesticolando

Vidi Jessica e Nathan stringersi la mano.

Iniziamo a parlare e poi suonò la campanella.
Nathan aveva la nostra età e da poco aveva cambiato scuola. Scoprii ben presto di averlo nella maggior parte di corsi che avevo.

All'uscita da scuola Jess mi corse in contro e mi abbracciò.

- ascolta questa sera, al pub sotto casa mia danno una festa...ci andiamo vero?!-

Esitai un po'...cercavo con lo sguardo Nathan, vorrei che venisse anche lui...insomma, dovrà pur fare nuove amicizie, no?

- certo che andiamo!-
Dissi cercando ancora Nathan.

- Ti piace eh...-
Disse Jessica facendo un sorriso sbilenco

- No! Ma come ti viene in mente?!-
Dissi ridendo

- Cate, ti conosco...questa mattina mancava poco che sbavavi-

- No, impossibile...io non posso innamorarmi-
Era vero. Essendo un demone non posso provare emozioni. Non avevo un "cuore"

The race of RebelsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora