Era una soleggiata mattina di settembre, ormai le scuole si stavano preparando all'apertura del primo giorno di scuola , mentre i studenti di tutte le età si stavano riprendendo dalle vacanze durante quel'ultimo giorno di libertà.
Tutti tranne uno.
Solo un ragazzo non era entusiasta del primo giorno di scuola, forse perché si sarebbe trovato in quinta superiore senza aver mai messo piede in una scuola prima d'allora , fatto sta ,che aveva sempre studiato da solo ,avvolte aiutato dal suo amico Armin , un ladruncolo di libri , ma, mai da una persona qualificata.
Non si sentiva all'altezza.Una volta arrivato li cosa avrebbe dovuto fare?
Come si sarebbe dovuto comportare?
Bastava sorridere ed annuire?Erano questi i dubbi che affliggevano il giovane Eren Jeajer. Rimasto orfano di madre e padre, la prima morta in seguito ad un forte terremoto ,il secondo a causa di un overdose. Ma anche quando erano in vita , le condizioni del ragazzo non erano migliori , stessa catapecchia , stessa zona squallida , stessa puzza. A mantenere la casa abitabile era la sorellastra , coetanea, Mikasa , coinquilina di Eren da quando il ragazzo aveva 15 anni .
Mikasa ed Armin erano gli unici amici, nonché unica ragione per cui Eren non si era tolto la vita , idea che lo aveva tentato più di una volta.Erano le 14:00 , ed Eren era appena tornato da lavoro, presso una lavanderia automobilistica. Nonostante la paga fosse misera , guadagnava abbastanza per i viveri necessario per nutrirsi e non ammalarsi.
Mikasa aveva cucinato un semplice stufato.
Mentre Eren era a tavola sentii bussare alla potra.-avanti-
Aveva risposto Mikasa.
La casa era un monolocale circondato da abitazioni simili. L'interno era costituito da un piccolo salone , dove mangiavano, con angolo cottura. A destra della cucina c'era un piccolo bagno con una tazza e una doccia , mente a sinistra del salone c'era una piccola stanza con due materassi a terra, circondati da scatole contenti vestiti. Tutte le case del distretto shiganshina erano di questo tipo, con mura grigie e ambienti piccoli.
Eren si alzò dal piccolo tavolo in legno e andò incontro alla persona che stava girando la maniglia della vecchia porta.
-Buongiorno-
-salve-
Eren era confuso nel veder entrare una donna così raffinata, era abituato a zimgari o uomini ubriachi , e non ad una signora dai capelli castani splendenti con indosso un vestito tanto blù da sembrare l'oceano a cui tanto aveva sognato insieme al suo amico Armin.
-piacere di conoscerti Eren, io sono Hanjie -
La donna lo analizzò da dietro i occhiali, non si aspettava un così bel ragazzo, non aveva immaginato che i suoi nuovi studenti fossero un ragazzo dai occhi così verdi e profondi , e una ragazza dai lineamenti dolci e particolari.
-é stata lei a inscriverci a scuola? É sua la lettera vero?-
Eren era arrabbiato, come si era permessa quella donna ad imischiarsi negli affari suoi e di Mikasa, obbligandoli a partecipare a delle stupide lezioni.
-si , volevo solo portarvi questo, all'interno troverete tutto l'occorrente per l'anno scolastico e non solo-
-grazie mille-
Mikasa prese l'enorme scatone.
Eren vedendola così felice, decise che avrebbe fatto uno sforzo , e per il bene della sorella non avrebbe fatto problemi.-di nulla, spero di vedervi domani all'entrata -
E con un sorriso raggiante lasciò la casa dei due.
-perché sei così contenta? -
Chiese Eren mente guardava Mikasa aprire la scatola con tanta energia.
-perché questo significa che potremmo finalmente andarcene da questo posto-
Aveva ragione, ed Eren lo sapeva.
Trascorsero il tempo fino all'ora del tramonto, a provare i vestiti e le scarpe trovati nella scatola , non tutti erano azzeccati, ma era meglio di niente . Sul fondo del scatolone trovarono il materiale scolastico che dal giorno successivo avrebbero usato.
Quando il sole tramontò , l'unica fonte di luce per la loro casa svanì, non potevano permettersi di pagare la corrente oltre al gas, perciò avevano deciso di farne a meno.
Mikasa si addormentò immediatamente mentre Eren ebbe incubi tutta la notte, i ricordi più brutti riaffiorarono prendendolo alla sprovvista.
Alle prime luci dell'alba , Eren e Mikasa mangiavano nel silenzio più totale, raramente interotto dall'abbaiare di qualche cane randaggio o da qualche bottiglia frantumata.
Si lavorono con la poca acqua fredda che usciva dal rubinetto e si vestirono con i nuovi indumenti, ancora con il tipico odore di nuovo che entrambi non sentivano da tanto , lo avevano quasi dimenticato. Mikasa scelse un paio di jeans chiari con una camicia bianca, medesimo colore delle convers alte , gli occhi blù brillavano di pura felicità mentre si metteva in spalla il semplice zaino verde.
Eren , a differenza della ragazza, non ci vedeva nulla di buono in questa cosa chiamata scuola , anche se Armin, che l'aveva sempre frequentata, raramente ne aveva parlato male.Dopo che anche Eren , vestito con un paio di jeans scuri aderenti ed una felpa con un paio di ali in'alto a destra, si era messo in spalla lo zaino , identico a quello di Mikasa , uscirono insieme, e senza guardarsi indietro , si incamminarono verso la famosa scuola shingeki .
-benvenuti studenti -
Eren riconobbe subito la voce della donna che il giorno prima gli aveva fatto visita, nonostante fosse sul palcoscenico e la sua voce nell'autoparlante sembrasse quella di un robot. La scuola era veramente enorme, quasi quanto il giardino difronte ad essa .
-quest'anno la classe a partecipare alle lezioni di tango del signor Ackerman, sarà la 5M-
Eren e Mikasa si guardarono increduli. Era la loro classe.
-salve , io sono Levi ,Levi ackerman-
Si presentò un'uomo basso ma muscoloso , i stretti pantaloni neri lascivano poco spazio all'immaginazione ,mentre ,la camica del medesimo colore aderente sulle spalle, facevano capire che non era gracile come si poteva pensare data la statura.
Eren provò una nuova sensazione partire dal basso ventre mente realizzava che il suo nuovo insegnate sarebbe stato quell'uomo.
Ma cosa mi prende? Cos'è questa sensazione?
Ecco cosa pensava Eren mentre, con Mikasa affianco, entrava nella scuola.
Angoletto ><
Uh ditemi cosa ne pensateh
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TANGO 《Ereri / Riren》
FanfictionE se Levi fosse un noto ballerino di Tango che a causa di un'incidente si limita solo ad insegnare l'arte del ballare ? E se Eren fosse un ragazzaccio costeretto a partecipare alle lezioni di un'insegnante fin troppo maniaco ed arrogante? E se io...