E se Levi fosse un noto ballerino di Tango che a causa di un'incidente si limita solo ad insegnare l'arte del ballare ?
E se Eren fosse un ragazzaccio costeretto a partecipare alle lezioni di un'insegnante fin troppo maniaco ed arrogante?
E se io...
Eren dovette prendere due autobus e un treno , la casa da pulire era in un quartiere ricco molto lontano da dove abitava lui e Mikasa. Durante il tragitto Eren non fece altro che guardarsi allo specchio.
Se non fosse per gli occhi non direi d'essere io ... Sono proprio figa
Eren non smetteva di pensarlo , l'episodio in bagno con Levi era stato quasi del tutto archivio nel suo cervello , il lavoro e la scuola non gli davano il tempo per pensare ad altro .
Quando finalmente Eran si trovò nel quartiere dove avrebbe dovuto trovare quella casa non poté non guardarsi attorno con stupore e meraviglia, c'erano ville ovunque e ognuno aveva un ampio giardino e una grande piscina . Camminò fino all'indirizzo che Mikasa gli aveva detto e quando giuste a destinazione non poté credere ai propri occhi , era la villa più grande che avesse mai visto , con tre piani e una piscina enorme davanti , la casa era probabilmente la più grande del quartiere ed era di un bianco tanto splendente da essere ben visibile nonostante oramai fosse sera .
Eran con coraggio suonò il campanello e mentre aspettava si preoccupò di schiarirsi la voce e sistemarsi il seno .
Ad aprire la grande porta di legno fu un uomo sulla sessantina con occhi piccoli come fessure e carnagione scura ,era pelato ma la vestaglia blu che indossava mostrava la folta peluria sul petto . Non rivolse nessuna parola ad Eren , gli fece semplicemente segno di entrate .
A gesti e con poche parole l'uomo spiegò a Eren cosa fare , fece un ultimo gesto ed indicandò la busta che Eren teneva , gesto che stava ad indicare che lui si sarebbe dovuto vestire e iniziare a lavorare.
Nell'ampio bagno della villa Eren si stava a fatica infilando l'abito , non pensava fosse un vestito da Maid , si era immaginato una divisa simile a quella che indossava al bar ... Mentre si guadava allo specchio avverti paura , nonostante il sopra fosse coperto era estremamente aderente al suo corpo mettendo in evidenza il seno , ma la parte sotto non lasciava molto spazio all'immaginazione...
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Il vestito si fermava sotto il sedere mentre le calze mettevano in rilievo la poca carne in vista , il tutto faceva sentire a disagio Eren , temeva seriamente che l'uomo potesse volerlo toccare , potesse volere più che una semplice pulizia della casa...
Per fortuna sono io e non Mikasa
Fu un pensiero sincero , Eren voleva bene alla sorella , era un legame profondo , indissolubile, per lei avrebbe fatto di tutto .
Vestito e con la parrucca sistemata iniziò dal terzo piano composto da due ampi bagni , tre camere ed un salone grande quanto casa sua. Era già di per sé tutto pulito, quasi perfetto, Eren non dovette far altro che passare l'aspirapolvere e spolverare , idem il secondo piano che a differenza del terzo aveva più camere , molte delle quali apparentemente mai utilizzate.