Chapter 2.

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La sveglia suona regolarmente alle sette di mattina e stranamente oggi mi sento felice. Scendo pimpante dal letto e cerco di trovare una motivazione a questa felicità ma invano, non ci riesco. Eseguo la mia solita routine mattutina e successivamente esco di casa per prendere l'autobus, oggi sono anche in anticipo. Salgo accomodandomi ed infilandomi le cuffie nelle orecchie, mentre il veicolo svolge le ultime fermate. Guardo fuori dal finestrino, accorgendomi di una figura familiare che sale sull'autobus... Luca? Si accorge di me e con un cenno chiede il permesso di sedersi al posto accanto al mio, così sposto lo zaino e lo lascio accomodare. Mormora qualcosa ma ovviamente non riesco a sentirlo, che genio.
- Non ti sei accorto che ho le cuffie? - dico scocciata sfilandole.
Nessuno può disturbare il mio momento di relax.
- Beh scusami se ti ho dato il buongiorno. -
- Buongiorno anche a te. Come mai sei qui? - domando divertita.
- Al momento non ho una macchina, per cui... - risponde ovvio.
- Può accompagnarti Fede, ha il motorino. -
- E secondo te io mi faccio accompagnare a scuola dal fratellino?! -
Ridacchio, in fondo ha ragione.
- Se è per questo mio fratello mi ha detto che anche tu ce l'hai, perchè non lo usi? -  domanda curioso.
- Scusa ma perchè parlate di me? Comunque prendo il bus perchè mi rilassa ascoltare musica la mattina e intanto guardare le strade della città. -
- Bello, strano ma bello. Ad ogni modo, è mio fratello che ha iniziato a lodarti in tutti i modi ieri sera, io non gli ho chiesto niente. E ha anche un po esagerato, non sei così eccezionale come dice. -
Cosa? Ma chi si crede di essere?
- Spostati che siamo arrivati. - quasi urlo arrabbiata.
- Ah non mi ha parlato di quanto sei permalosa però. - esclama ridendo.
- Tu non mi conosci per niente. - dico puntandogli il dito - mi hai rovinato la giornata. -
Lo sorpasso e prima di scendere l'ultimo scalino lo sento chiamare il mio nome, così mi volto.
- La prossima volta cerca di coprire meglio quel succhiotto cara. - afferma ironico.
Non gli rispondo e me ne vado, devo trovare Federico.

La campanella è già suonata, quindi mi affretto ad andare in classe. Mi siedo al mio solito posto non salutando nessuno, nemmeno Federico che è seduto proprio dietro di me.
- Pensavo non saresti venuta. - sussura lui.
- Ho ritardato di neanche cinque minuti. - dico nervosa.
- È successo qualcosa? -
- No niente. -
L'attenzione della classe si focalizza sul bidello che entra in classe per informarci dell'infortunio della prof di italiano e della sua assenza oggi. Vedo i miei compagni esultare e nonostante anche io sia contenta dell'accaduto non riesco ad unirmi a loro, probabilmente devo ancora smaltire la rabbia.
- Speriamo sia grave. -  dice Andrea avvicinandosi al mio banco, seguito da Mirko, Alessandro e Jessica.
Federico si avvicina al mio banco e Ludovica fa un po di spazio agli altri, ci siamo proprio tutti.
- Fede ho visto tuo fratello prima! -  esclama euforicamente Jessica.
- Si l'ho visto anche io, è tanta roba. -  ribatte Ludo rivolgendomi uno sguardo malizioso.
- Ma io lo sono di più, vero amore? -  domanda retoricamente Alessandro.
Ludovica anniusce e si scambiano un tenero bacio, sono così carini.
- Sai se è impegnato con qualcuna? -  continua Jessica parlando con Fede.
- Ehm non lo so ma non penso, non è un tipo che si impegna. -  afferma Federico ridacchiando.
- Cioè? -  domanda ancora la mia amica.
- Frequenta molte ragazze ma quasi sempre le usa solo per i suoi bisogni. Loro lo sanno ma gli vanno dietro lo stesso. - conclude il mio ragazzo.
- Neanche fosse Brad Pitt. -  sputo disgustata.
Mi guardano tutti increduli, forse perchè sono l'unica ragazza della città a vederlo in un modo differente. Ai miei occhi è solo un pallone gonfiato, sbruffone, antipatico, idiota e lunatico.
- È normale che tu non lo guardi neanche, sei la ragazza di suo fratello. -  afferma Mirko ovvio.
- Meno male direi. - ribatto io.
- Ok cambiamo discorso, cosa vi va di fare questo fine settimana? - chiede Federico stringendo la mia mano nella sua.
- Alla discoteca Red c'è un evento venerdì, potremmo andare lì. -  risponde Andrea eccitato.
- Io ci sto! -  esclamano Ludo e Alessandro all'unisolo.
- Tu che dici? Andiamo? -  mi domanda Fede sorridendo.
Esito un po' prima di rispondere perchè non ne sono sicura ma, successivamente, guardando i miei amici esaltati per l'idea accetto. Anche Mirko e Jessica ci danno la conferma e così decidiamo di passare il nostro venerdì sera lì.
- Forse porterò anche Luca. - ci informa Federico - lo sapete, è qui da ieri e non penso riuscirà a farsi qualche amico prima di venerdì. - 
Agli altri sembra stare bene, a me un po' di meno ma non mi va di discutere con Fede a causa di quell'idiota. Lo ignorerò e andrà tutto liscio come l'olio.
Continuiamo a parlare, fino a quando la campanella suona ponendo fine a quell'ora di svago, mentre altre quattro sono pronte ad arrivare, rovinando gran parte della mattinata.

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