Twenty

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ARANEL
Mentre mi avvio verso scuola fumando la mia sigaretta penso a quanto successo negli ultimi giorni.
Sento di star iniziando a provare qualcosa per Genn e questa cosa mi spaventa a morte. L'ultima cosa che volevo era legarmi ad una persona ma sento che sta succedendo. Quando lo vedo, io non lo so, è veramente strano per me tutto ció, ma mi sento così bene, quando po vedo tutto sparisce, ci siamo io e lui.

Quando arrivo a scuola Genn è appoggiato al muro con le cuffie nelle orecchie, strano. Mi avvicino e gli do un bacio veloce sulle labbra.
"Buongiorno." dico
La sua bocca si allarga in un sorriso e poi si accende una sigaretta.
"Ciao Ar." la sua voce la mattina è troppo bella.
"Allora ragazzo dannato e tormentato, come stai oggi?"
Lo sento ridere mentre si passa una mano tra i capelli.
"Bene." Butta fuori il fumo "Quando ci sei te io sto sempre bene."
Sorrido alle sue parole per poi prenderlo per mano e portarlo in un posto meno visibile.
"Anche io sto bene se ci sei tu." dico giocando con le sue mani e sfilandogli l'anello.
"Questo te lo restituisco dopo." gli faccio l'occhiolino.
"Dopo?"
"Si." finalmente lo bacio passandogli la mano tra i capelli mentre lui fa avvicinare i nostri corpi "almeno ho una scusa per farti venire da me." Sussurro.
"Magari avessi bisogno di una scusa, sei una calamita Ar, arrivo anche se non mi cerchi, mi fai questo effetto." mi dice prima di entrare a scuola.
Il mio cuore sta scoppiando, odio le cose sdolcinate ma quando è lui a dirle mi piacciono tremendamente.

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Quando suono il campanello della casa di Genn non è lui ad aprirmi ma Alex.
"Eii ciao." mi accoglie molto apertamente e ricambio dandogli un bacio sulla guancia.
Quando entro la casa è in ordine, ben arredata e pulita.
Genn mi ha detto che lui e Alessio abitano insieme da un anno e mi stupisco che la casa sia così ben messa.
Alex mi dice che Gennaro è in camera sua e me la indica.
Salgo le scale fino alla porta dove c'è scritto 'butch'.
Quando entro vedo Gennaro sul letto che dorme e decido di non svegliarlo.
Comincio a camminare silenziosamente nella stanza osservandomi intorno. Ci sono diverse chitarre, un porta dischi enorme, c'è un giradischi con accanto una pila di vinili e sulle pareti sono attaccate molte sue foto con persone che non ho mai visto. Ce ne sono tantissime con una ragazza sulla scrivania, sono tutte rovinate, come se qualcuno le avesse volutamente graffiate. Lei è molto bella, i suoi capelli sono biondi e il sorriso non le manca mai, in tutte le foto. Da come Genn la guarda capisco che non deve essere stata solo un'amica e mi chiedo perchè non me ne abbia parlato. Sento Genn emettere uno strano verso e capisco che è sveglio.

GENNARO
"Ciao dormiglione."
Aranel è davanti a me con i suoi capelli neri raccolti in una cipolla con una bandana nera in testa. I suoi occhi sono preoccupati e i miei occhi saltano subito sulle foto di Cece sulla scrivania, molto probabilmente le ha viste.
"Aranel, vieni qua." Le faccio segno di stendersi accanto a me e lei quasi subito viene appoggiando la sua testa sul mio petto. Le accarezzo i capelli togliendole l'elastico che li legava.
So che ha visto le foto ma non so come intavolare il cazzo di discorso.

"È da tanto che sei qui?"
"Cinque minuti, non ti preoccupare."
"Hai..hai visto le foto?"
"Si."
Sto in silenzio aspetto che mi chieda qualcosa ma non lo fa. Non credo sia arrabbiata, credo solo che voglia sapere.
"Vuoi che ti racconti?"
Annuisce con la testa, è ancora attaccata a me e i suoi capelli profumano del suo odore.
"Io andavo alla Benfinet, fino all'anno scorso, quindi fino alla terza. Lì, ho conosciuto Cece, all'inizio della seconda e nulla, non che stessimo insieme. Io una relazione non l'ho mai voluta, mi scopavo tutte, ma lei era diversa, tornavo sempre da lei."
La sento irrigidirsi alle mie parole.
"È finita Ar, tranquilla."
"Continua, se vuoi." La sento un po' incerta.
"Niente l'ho fatta stare da cani, ma lei sapeva che a me alla fine importava di lei, insomma litigavamo sempre ma alla fine di ogni litigata facevamo l'amore, io l'amavo, tanto che ho perso l'anno, per questo sono ancora in terza. Sono stati due anni intensi, poi lei ha conosciuto Ben, un ragazzo che la trattava meglio di me, che voleva solo lei e a quel punto non mi ha più cercato, mi ha proprio escluso dalla sia vita. Ci sono stato malissimo, perché era comunque stata il mio primo amore, ma io avevo fatto lo stronzo ed era ció che meritavo. Così, ho deciso di cambiare scuola ed eccomi qua.."
Passa qualche secondo prima che Aranel mi risponda.
"Mi dispiace Genn." finalmente si gira e mi guarda "ma te ci pensi ancora a lei?"
"Si"
La sua espressione mi trafigge. Non mi risponde, si stacca solo da me.
"Ar, anche tu pensi ancora a James, non te ne faccio una colpa."

"Quindi se tornasse, torneresti da lei?"
Aranel mi sta praticamente supplicando con gli occhi e non so cosa fare.
"Mi stai dicendo che se James tornasse non torneresti da lui?"
In quel momento Aranel si alza e mi guarda come se le avessi fatto il peggior torto del mondo.
"No, se ho iniziato una cosa con te, non ti lascio andare, Genn, non so se hai capito che sforzo sto facendo. Sto lasciando andare lui e sto prendendo te, ma a quanto pare non ti è chiaro."
Questo dice, per poi prendere le sue cose.
"Ah Genn, questo è tuo."
Poggia il mio anello sulla scrivania e poi esce dalla stanza, io come un cretino devo ancora realizzare ció che è appena successo.
In realtà Aranel è mille volte migliore di Cece, ma io so che se James fosse qua lei andrebbe da lui e questa cosa non la voglio accettare, lei è solo mia.

Dangerous || Genn ButchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora