Chapter 9 ❌Primo Giorno❌

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Sto tornando a casa, sono in macchina con Federico.
Alla fine mi ha detto che in classe con Manuel ha chiarito, ma vedo che comunque ci soffre molto...mi dispiace così tanto!

Ma comunque per me, come primo giorno di scuola, mi sono trovata piuttosto bene. I ragazzi sono stati tutti gentili, sopratutto Alessia e Elisa che mi sono state vicine tutto il tempo, mi hanno spiegato tutto e mostrato tutto. Mi sono trovata molto bene con loro.
...poi c'è Vanessa. Questo grande punto interrogativo. Sta sulle palle a tutti, me soprattutto....ma Federico invece prova qualcosa per lei. Non capisco come lui possa stare bene con una così...ma è la sua vita e sono sue le esperienze quindi...chi sono io per giudicare...bah.

Ad interrompere i miei pensieri è la frenata della macchina davanti al cancello di casa.
Federico entra e poi fa per scendere.

Ma cos'ha?

Prendo il mio zaino e faccio per seguirlo. Forse però vuole restare da solo, e forse è meglio così. Magari poi si tranquillizza un po'.

Appena entro in camera noto che la camera di Ben è socchiusa. Sbirciare dentro e lo vedo alle prese con qualcosa, ma non riesco a capire cosa.

Entro nella sua stanza lentamente senza farmi notare e poi gli salto in spalletta per poi stringerlo forte tra le mie braccia.
Lui avendomi,  ovviamente, riconosciuto mi fa scendere dalla sua schiena e girandosi mi abbraccia.
"Ehi canguro, com'è andato il primo giorno?" mi chiede dolcemente. "Bene dai. Fede mi è stato vicino tutto il tempo, ho conosciuto due ragazze simpaticissime che sono in classe con me, Alessia ed Elisa. E anche due amici di Fede, Thomas e Manuel. Che tralaltro Alessia è la sorella di Manuel...." gli spiego la giornata, ma non mi va di tirare fuori Vanessa. Magari dopo Ben ne parla con Federico, e già non ci sta bene. Non voglio farlo stare peggio.

"Tu invece? Com'è andata?" gli chiedo.
"Bene anch'io. Ho trovato già dei ragazzi simpatici. Uno di loro, Gianluca, mi ha proprio di far parte della squadra di calcio, ci sto pensando. È da tanto che ho smesso, ma giocarci era sempre stato il mio sfogo e il mio divertimento quindi credo che accetterò".
"Sono così felice per te!" gli confesso "Non sai come sto bene al pensiero che ti sia trovato bene. Avevo paura. Per me, ma anche per te. Perché eri da solo..." lui mi prende il viso tra le mani e mi porta ad un contatto visivo "Ehi, cosa ti ho detto. Che non devi preoccuparti. Sono grande e abbastanza maturo" mi fa la linguaccia e continua "per affrontare queste cose, e poi come ti ho detto mi sono fatto nuovi amici e mi sono trovato bene.
Ma non credere che solo tu ti sentivi così. Io non ho fatto altro che pensare a te. Volevo esserti vicino se avessi avuto problemi, se ti fossi sentita sola. Ti ho pensata tutta la mattina. E anch'io sono molto contento per te e sono sollevato perché c'è stato Federico a starti vicino. Almeno ero tranquillo. Ma tu sei la mia forza, la persona più a cuore che ho, e lo sarai sempre, quindi anche se non mi vedi io ti sono sempre accanto." Gli sorrido dolcemente e gli accarezzo una guancia "E tu sei la mia forza, sempre".
Ci abbracciamo e rimaniamo così per un po'.

Dopo qualche minuto gli chiedo "Cosa stavi facendo prima che entrassi? Ti ho visto molto impegnato". Lui spalanca un po' gli occhi e si gratta la nuca, segno che è nervoso.
"Nulla, tiravo fuori delle vecchie cose dagli scatoloni"
Sporgo l'occhio e la noto, non ci credo, lo sta facendo davvero!
"La tua chitarra!!" esclamo tra lo stupore e la felicitá.
"Benji hai ripreso la chitarra!!!"
Lui interviene subito "Sì Clary, ma l'ho solo tirata fuori. Non so cosa fare. Non so se lasciarla lì o riprovarci, riprovare a suonare..." dice sbuffando.
Mi avvicino nuovamente e prendo la chitarra dallo scatolone e gliela porgo.
"Tu cosa senti?" gli chiedo. "Clary, non lo so, io ho sempre amato suonare la chitarra, sai che erano il io rifugio quelle corde, quelle melodie...ma sai che mi ricordano troppo papà" - "lo so Ben, lo so" gli prendo la mano e continuo "Ma papà cosa penserebbe? Lui vorrebbe che tu fossi felice. Vorrebbe vederti realizzare il tuo sogno. Vorrebbe vederti suonare." lui abbassa lo sguardo "e tu cosa vorresti?" Continuo.
"Lo vorrei anch'io" spiega "ma suonare mi riporta troppo a lui, a quando mi ha insegnato" - "e ne sarebbe fiero!" lo interrompo io. "Dai Ben, fammi sentire un pezzo, uno solo. Poi decidi tu cosa fare. Okay? Te lo prometto!"
Lui annuisce e la prende in mano, la sistema e inizia a suonare. Me la ricordo troppo bene! È la prima canzone che papà gli ha insegnato.
Vedo una lacrima scendergli sul viso, faccio finta di nulla e gli sorrido. Sono così fiera di lui.
Alla fine appoggia la chitarra al letto e io mi fiondo tra le sue braccia. "Mi hai reso così felice! Ora non resta che a te, la scelta è tua!" Gli lascio un bacio "Ora scendo che ho una fame!! Ci vediamo giù!"

Chiudo la porta della sua stanza e mi recò giù in cucina, dove noto Federico alle prese con la pasta. Ahahah sembra proprio in difficoltà
"Hai bisogno di una mano?" chiedo ridendo
"Si nota così tanto?" chiede imbarazzato.
"Abbastanza" annuisco.
"È che mio padre e tua madre sono a lavoro e io ho una fame!!...ma non me la cavo molto bene a cucinare" dice sempre imbarazzato.
"Ahahahah dammi qua" gli sorrido e prendo lo scolapasta aiutandolo a scolare l'acqua dalla pentola, mettiamo il sugo e la serviamo.
Vado a chiamare Ben per dirgli che il pranzo è pronto e così scende anche lui.
Ci sediamo tutti e tre al tavolo "Buon appetito" dico sorridendo.
"Buon appetito" rispondono anche loro.

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SPAZIO AUTRICE
Scusate l'assenza. Per farmi perdonare ho fatto un capitolo più lungo, spero che vi piaccia.
Cosa prende a Federico? Cosa deciderà Ben? Lo scoprirete presto...
Buona giornata !😘

_ale💕

In The Same HouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora