P.o.v. Jocelyn
Kaylia era ormai in coma da due settimane. durante l'incidente aveva sbattuto la testa forte allo sportello e si era procurata un'emoraggia cerebrale ,fortunatamente superficiale.
Adria era ormai disperato. Capitava che durante la notte lo sentissi urlare dicendo cose del tipo -No! Vi prego no! Salvate Kaylia ! Non lasciatela morire prendete me...-.
Tutto ciò mi faceva stare malissimo, così per alleviare il senso di colpa che mi attanagliava lo stomaco mi infilavo nel suo letto e lo abbracciavo inalando il suo profumo di muschio e fumo e lui si rilassava al mio tocco fino a cadere tra le braccia di morfeo.
E anche il suo tocco mi faceva stare meglio e mi rilassava, attenuando la morsa che piano piano mi stava logorava lo stomaco, perché ne ero consapevole: Kaylia si trovava su quel lettino per colpa mia. Se non avessi messo in mezzo il discorso di Aidan a quest'ora saremmo tutti tranquilli e Kaylia andrebbe sculettando in giro con Kyle e Megan.
sentì la porta di camera mia aprirsi e Adrian dire -Hey principessa sta sera ti va se and- Jocy tesoro che hai?- continuò in un sussurro quando mi vide in lacrime sul letto.
-Và via, è solo colpa mia se tutti stanno male; tu per primo. E' tutta colpa mia...- cominciai a singhiozzare con la testa sul cuscino. Ad un tratto la porta si chiuse. Adrian se n'era andato e mi aveva lasciato sola. Con questo pensiero cominciai a singhiozzare più forte, fino a quando il profumo di mio fratello e le sue braccia possenti non mi circondarono facendomi calmare
-Tu non vuoi davvero che io ti lasci sola. Ti conosco troppo bene per lasciarti da sola tra le tue lacrime. E poi smettila di dire che è colpa tua. Al volante c'ero io o sbaglio?- mi disse asciugandomi le lacrime che continuavano a scorrere imperterrite sulle mie guance.
-Si ma se non ti avessi detto di Aidan non ti saresti messo a sbraitare...- abbassai lo sguardo.
-Ehi piccolina guardami- disse prendendo il mio viso tra le mani e alzandolo -Hai fatto bene a dirmelo, perchè io mi fido di te e so che non mi nasconderesti mai nulla e ne sono felice. Avrei potuto evitare di dare di matto e sopratutto invece di attaccarti avrei dovuto ascoltarti. Sai che ti dico? Sta sera niente tristezza andiamo a farci un giro e se vuoi puoi dirlo a quel Barker ma non voglio vedervi sbaciucchiare... se proprio dovete non fatevi pescare da me- disse ridacchiando nervosamente per l'ultima parte.
I miei occhi si illuminarono a sentire quelle parole
-Dici sul serio?!?!- lo abbracciai fortissimo e qualche lacrima uscì involontariamente dai miei occhi
-Certo sorellina, farei di tutto per vederti felice e se un ragazzo è quello che ti serve per esserlo non ti impedirò di vederlo e b-ba-bbaciarlo, ma non piangere ti prego- mi strinse a sé.
-Piango perché sono felice. Oddio Adri non ci credo sono la ragazza più felice del mondo- e risi.
Risi così tanto che spuntò Alan dalla porta per vedere cosa stesse succedendo.
Un momento. Alan? Che ci fa lui qui?
-Oh che combinate? - disse con la sua voce glaciale e lo sguardo duro.
-Ohmiodio Alan sei davvero qui?- vidi la mascella di Adrian irrigidirsi alla vista del fratello. Io mi alzai dal letto e mi avvicinai al mio fratello maggiore. Mentre camminavo verso la porta vidi Alan evitare il mio sguardo
-Guardami- dissi prendendogli un polso prima che possa andare via. i suoi occhi incutevano timore ma guardandolo meglio potevi vedere rabbia e dolore.
-Povero fratellone- pensai ma scossi la testa. Avrei dovuto essere arrabbiata con lui ma non ci riuscivo. Anche se lui mi aveva lasciata con papà in cuor mio sapevo che lui mi vuole bene ma non poteva fare altrimenti perché io gli ricordavo troppo la mamma e lui aveva bisogno di non pensare a lei per non soffrire.
Aveva aiutato Adri a picchiare quello stronzo di Ben, uno stronzo patentato che ci provava sempre con me fino a quando ad una festa, ubriaco marcio, aveva provato a mettermi le mani addosso. Fortunatamente arrivarono i miei valorosi fratelloni e lo hanno mandato all'ospedale con due costole rotte, una gamba con frattura scomposta e una faccia irriconoscibile. Da quel momento non si è più avvicinato a me.
-Alan quando esci chiudi la porta- disse acidamente Adrian.
-Eh? NO! Alan resta ti prego...- lui mi guardò negli occhi sorrise e mi prese la mano.
-D'accordo sorellina- mi trascinò sul letto insieme ad Adrian e ci abbracciammo tutti e tre.
In quel momento ero in pace con me stessa tra le braccia dei due ragazzi che più amavo.
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aaaw che scena tenera!
Finalmente vediamo la "famiglia" al completo. Spero che apprezziate la storia. Scusate gli eventuali errori e ditemi che ne pensate con un commento.
Grazie<3
Pia ;)
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I Believe in You
RomanceLei: ragazza solare bella e un carattere dolce ed estroverso con una apparente vita perfetta; padre ricco tanti amici ragazzo che tutte sognano ma lei vuole uscire da tutta quella merda che definisce 'finzione' Lui: ragazzo estremamente introverso...