LA CHIAVE!

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Apro gli occhi ancora pieni di sonno.
Ci metto un po' a realizzare tutto.
Marco dorme ancora, mi sta abbracciando, mi volto verso di lui, sembra un angelo, è così indifeso.
Lo stringo forte come se lo dovessi proteggere da qualcuno o qualcosa.
Guardo l'ora sul mio orologio: 09.30.
'Lo lascio dormire'.
Mi alzo, prendo i pantaloncini neri, una canottiera e l'intimo dallo zaino, poi corro in bagno.
Apro l'acqua della doccia.
Entro, ripenso a ieri notte.
E' strana la magia che si è creata, lui nemmeno mi conosce, eppure sento che ci tiene a me.
Passerei ogni notte così, con lui, in quel letto.
Ma tutto finirà, e quante albe e tramonti dovrò guardare senza di lui.
Esco dalla doccia, mi vesto, asciugo i capelli, un filo di trucco e sono pronta.
Oggi mi sento bene, come se l'universo abbia appena deciso di passare dalla mia parte.

Vado in cucina, c'è il caffè già pronto, lo verso in una tazza e vado a sedermi sulla poltrona in veranda.
I ragazzi sono in giardino a parlare, Evan non lo vedo, sarà sul retro.
"Sun, devo dirti una cosa."
Dice camminando a passo svelto verso di me.
"Dimmi."
Dico tranquilla.
Ily apre la mano, tiene quattro chiavi, sono attaccate a un ciondolo.
'Vita, Amore, Forza, Salute'.
Sono delle chiavi strane, argentate, sembrano davvero vecchie.
Le prendo e le metto subito in tasca.
'Me ne stavo dimenticando.'
"Dove le hai trovate?" 
Le chiedo sottovoce.
"In camera di Evan, dentro il cuscino, ma non mi ha vista nessuno prenderle stai tranquilla."
Dice, come se sapesse già che c'è qualcosa di sbagliato in questo posto.
"Hai notato qualcosa di strano anche tu vero?"
Le chiedo intimorita già dalla risposta.
"Ho visto un uomo, forse mi prenderai per pazza, ma questo posto ha qualcosa di inquietante."
I suoi occhi sono pieni di paura.
"Dove lo hai visto?"
Le chiedo terrorizzata.
"Nel bosco,  ieri quando sono uscita dal bagno mi sono affacciata alla finestra della camera, vicino all'albero, c'era qualcuno, un uomo alto, ma non sono riuscita a vedere altro, quando mi sono svegliata ho chiesto a Evan se qui vicino ci fossero altre case, ma lui mi ha detto che siamo gli unici, allora terrorizzata ne ho parlato con Filipp, lui mi ha solo detto che sente una presenza strana, di stare tutti vicini, ha anche detto che appena ci saremmo svegliati tutti ne avremmo parlato, dobbiamo aiutarci a vicenda Sun, stai facendo un gioco troppo pericoloso, però del tuo segreto non ho detto niente, se vuoi, appena Marco si alza, ne parlerai tu agli altri, ma se non lo fai, ti prego Sun, ti raccomando, ti supplico, non ti avvicinare mai a..."
"Di che parlate?"
La voce di Marco alle mie spalle mi fa sobbalzare.
Mi volto verso di lui, è così bello.
'CONCENTRATI. A cosa non mi devo avvicinare?'
Ily mi ha raccontato abbastanza, ora sono convinta di non essere pazza, devo indagare.
"Nulla mi raccontava una sua vecchia avventura."
Dico camuffando la mia paura.
Thomas ci raggiunge sulla veranda, "Dobbiamo parlare Marco."
Lui si strofina gli occhi, è ancora assonato, ma annuisce e dice ai ragazzi di sedersi al lungo tavolo in giardino e che li avrebbe raggiunti.
Gli occhi di Marco sono strani, sembra quasi disorientato.
Tutti si avviano al tavolo, tutti tranne Evan.
Mi alzo per raggiungerli ma Marco mi prende la mano e mi avvicina a sè.
"Vieni."
Mi dice piano.
La sua voce è così calda.
'Concentrati.'
"Ieri notte è stato bellissimo."
Dice mettendo le sue braccia intorno al mio collo.
Gli metto le braccia intorno al ventre, i nostri volti così vicini, le nostre labbra vogliose si attraggono una verso l'altra raggiungendosi.
Il suo bacio mi stordisce.
"E' stato perfetto."
Dico io sorridendo.
Mi da un altro bacio, con meno passione, un bacio spontaneo e abituale, ma pur sempre bellissimo.

Ci sediamo tutti al tavolo, mentre Evan ci raggiunge quasi correndo.
"Eccomi, ho ricevuto adesso il messaggio al telefono, qui prende poco."
"Va bene tranquillo, ora siediti però."
Dice Anna impaziente mentre si arriccia i suoi lunghi capelli neri con il dito.
Evan si siede.
'Ma dov'era?'
"Perfetto."
Dice Thomas a capotavola.
"Forse voi due avete dimenticato di dirci qualcosa!"
Dice Jim accusandoli.
"Fa parlare loro!"
Intervengo in preda a una rabbia interiore. Difenderò Marco, a qualsiasi costo.
Jim mi guarda confuso.
"Stai dalla loro parte adesso?"
Chiede lui nervoso.
"Stiamo esagerando qui, calmatevi tutti."
Dice Thomas alzandosi in piedi.
Ci guarda tutti negli occhi, poi si risiede.
"Evan, per favore, puoi rispondere alle nostre domande con tutta sincerità?"
Chiede Thomas con voce calma.
"Va bene."
Risponde lui a nervi tesi.
"Perfetto, facciamo le domande uno per volta, senza urlare."
Thomas è a capotavola, lui sa gestire la rabbia meglio di tutti, alla sua sinistra c'è Anna a seguire Filipp, Ilaria, Jim e io, di fronte a me, Marco, difronte a Ilaria, Evan.
Decidiamo di seguire la fila per fare le domande. 

Il Bosco della foglia BLU. || Marco Mengoni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora