Sunshine
Le parole si bloccarono in gola.
Non riuscivo nemmeno a parlare.
"Sun dai, lo sai che io sono dalla tua parte non aver paura."
Cerca di rassicurarmi l'angelo.
Era diverso, non era come nel bosco.
Aveva occhi marroni, quasi color cacao e capelli biondi.
"Vuoi portarlo via?"
Chiedo all'angelo ancora sul ciglio della porta.
"Voglio solo proteggerti, ho studiato un paio di piani."
Lo guardo incuriosita.
Perché è così ostinato?
"Sun... Ti ho vista nascere, ti osservavo nell'ombra, ho partecipato alla tua crescita, i tuoi primi passi, le tue prime parole, io sono stato scelto per proteggerti, sempre, ma capisco che da un cuore spezzato, nemmeno un angelo può farti fuggire... Ho deciso di aiutarvi davvero, farò di tutto. Ho il compito di tenere i demoni nel bosco, e sono certo che lui, non sia Marco, ma potrei sbagliarmi, quindi, ti darò conferme, affinché tu possa credermi, dopo di che, dovrai dirgli addio."
Rimasi a bocca aperta.
Lui è il mio angelo!
"Tu...Ognuno di noi ha un angelo custode? È perché tu hai le ali nere?"
La testa si riempiva di domande, ma quelle erano le uniche parole che sono riuscita a biascicare.
"Non tutti hanno un angelo, e io sono l'unico con le ali nere... Tu sei speciale Sun, da piccola riuscivi quasi a vedermi, non è un caso che tu sia entrata nel bosco, i demoni lottavano per la tua anima, danno dei valori alle persone che entrano, e tu, eri quella più alta."
Rientro in stanza, e mi siedo sul letto fissandomi le mani appoggiate sulle ginocchia.
Voglio solo una vita normale.
Rimpiango quella noia che appiattiva le mie giornate.
"Entra..."
Dice Marco, lasciando tutte le altre parole sospese nell'aria.
Fare domande avrebbe solo incasinato di più la situazione.
"So che il mio piano non vi piacerà, ma andrà fatto."
Faccio uno scatto in piedi.
"Non tornerà nel bosco."
L'angelo mi sorride, poggiandomi una mano sulla spalla.
È così freddo che riesco a sentirlo fino sotto i vestiti.
"Andremo a Milano, al concerto di Mengoni, entreremo nel backstage, devo cercare di leggere i pensieri della persona che speriamo sia il falso Marco."
Sentivo l'agitazione martellarmi il petto.
"Come entriamo nel backstage?"
Chiedo dubbiosa.
"Sono un angelo, materializzerò tre pass."
"Allora perché farlo in un backeatage? perché non andare adesso? Sarà in un hotel, non lo so, trovarlo, non posso più aspettare."
La notte per me era difficile da superare, ma so che anche Marco, cercava risposte urgenti, non dev'essere bello non sapere chi sei.
"Vuoi farlo, ora?"
Annuii decisa.
Non potevo più aspettare.
"D'accordo allora.
Prendetevi la mano."
Io e Marco ci guardammo negli occhi, consapevoli del fatto, che forse non sarebbe più stato così, che forse non ci saremmo più guardati con la stessa intensità. Sapevamo che dopo questo incontro, qualcosa sarebbe cambiato, che lui sarebbe partito per il tour, o partito per il bosco.
Non potevo accettare di perderlo, ma dovevo sapere, dovevamo, sapere.
Gli sussurrai un leggero 'ti amo', lui con le labbra rispose: anche io.
L'angelo appoggio la sua mano alla mia, e tutto iniziò a tremare, fin che non divento tutto buio.
Penso che questo si chiami: Teletrasporto.
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Il Bosco della foglia BLU. || Marco Mengoni.
Fanfiction"Ho paura, c'è qualcosa che non va in questo posto, è strano, gli alberi ascoltano, la natura si vendica." (Sunshine, una giovane ragazza, innamorata di Marco Mengoni, decide di fare una gita insieme ai suoi amici. All'oscuro dei loro genitori, part...