El preste donde lo pongo - L'oca scomparsa

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[Colonna Sonora: El tango de Roxanne ]

Lo riconobbe immediatamente: non era difficile notarlo, dato che svettava sopra le altre teste dall'alto dei suoi quasi due metri e al suo passaggio il capannello di fedeli ormai intirizziti nell'attesa di poter tornare alle loro abitazioni si apriva come il Mar Rosso al cospetto di Mosè.

- Signore, non ho fatto in tempo a dirle... – Xavier blaterò qualcosa che Pilar recepì solo in parte, intenta com'era ad ammirare la mole statuaria dell'ex marito, il quale a grandi falcate si dirigeva proprio verso di lei. Sprizzava fascino da tutti i pori. – ... Suo marito, è stato lui a chiamare in commissariato... -

- Ex. – puntualizzò lei, non senza un certo rammarico nella voce, mettendo a tacere Xavier; il poveretto, unico presente sul luogo a poter competere in altezza con il soggiungente Rodrigo Dìaz, spostò il peso da un piede all'altro, inquieto: nonostante la Ribera non avesse mai dimostrato di soffrire per la fine del proprio matrimonio, era fermamente convinto che Pilar avesse patito le pene dell'inferno. Convinzione, per altro, priva di fondamento. Non che Pilar non avesse accusato il colpo, intendiamoci, ma era una donna dotata di buon senso e forza d'animo: il capitolo Rodrigo era ormai chiuso e l'unica pecca era, ogni volta che lo rivedeva, il cruccio della Ribera per lo spreco immane di tanta bella prestanza; Rodrigo Dìaz era, infatti, diventato Padre Guillermo da cinque anni e la sua voce calda, il suo fisico asciutto, perfettamente scolpito, intuibile anche con la veste talare, allietavano l'udito e la vista delle fedeli, aumentate esponenzialmente da quando era diventato il Parroco di quella diocesi. Spesso scherzava su questo fatto, sostenendo che anche lei aveva cominciato a credere in un Essere Superiore, quando aveva conosciuto e concupito Rodrigo.

- Pilar, per fortuna sei qui. – Padre Guillermo l'aveva raggiunta, aveva preso le sue mani stringendole fra le proprie e poi l'aveva condotta in disparte affinché non potessero esser uditi da orecchie indiscrete, mentre la scientifica effettuava gli ultimi rilevamenti e disponeva la rimozione del cadavere. – Perdonami se non sono arrivato subito, ma pare che questa notte sia sfortunata per la Cattedrale. Donna Flores ha appena scoperto che è scomparsa una delle tredici oche. Temo che ci sia un collegamento fra questo episodio e la morte di quel pover'uomo.

- Credi che sia stata l'oca a ucciderlo e poi sia fuggita? – Pilar aveva imitato il tono cospiratore di Rodrigo, ma era ironica e Padre Guillermo, dopo un primo momento di smarrimento, sorrise. Non era uno che si offendeva facilmente.

- Hai sempre la battuta pronta, Pili. – era l'unico al quale era permesso usar quel diminutivo con la Ribera – Ma dico sul serio: poco prima che ci avvertissero della presenza del cadavere, ho sentito le oche berciare come non mai, nel chiostro. Sai bene che se lo fanno è per avvertire di qualche intruso e io credo che l'assassino sia fuggito passando di lì ed uscendo dalla porta di Sant'Elena. L'oca potrebbe esser uscita insieme a lui, o lei.

- Nessuno ha visto l'eventuale fuggitivo?

- No, ma eravamo nel pieno della preghiera, la Messa stava per iniziare e nella Noche Buena la Cattedrale è più affollata di uno stadio durante una finale di Champions.

- D'accordo, terrò conto di questo episodio. – Pilar era scettica, ma non voleva scoraggiare l'ex marito. – Non c'è altro che tu possa dirmi? Conoscevi la vittima?

- Ma certo, era uno dei nostri benefattori più generosi. – Rodrigo notò la perplessità che si era dipinta sul volto di Pilar – Davvero non lo hai riconosciuto? É Pablo Cortez.

Alla Ribera per poco non venne un colpo: il Cortez era un banchiere, il più importante di Barcellona; c'era da chiedersi come mai indossasse stracci da barbone invece di vestiti firmati come era solito fare.

Crimen - Il mistero delle ocheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora