"Siete la cosa migliore che mi sia mai capitata."

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Quando arrivarono a casa, la prima cosa che fece Percy fu fiondarsi in camera sua. Per quanto amasse il Campo Mezzosangue, gli era mancato il suo letto. Ma appena aprì la porta, si ritrovò a sorridere rimanendo fermo lì sulla soglia. A terra, proprio a fianco al suo letto, c'erano altri due materassi, con coperte e cuscini. 

"Non ho potuto far altro, mi dispiace." disse Sally, accennando un sorriso.

"Non fa niente mamma, va' benissimo. Vero?"

Jason e Nico, alle spalle di Percy, annuirono sorridendo.

"Percy, stavo pensando, i tuoi amici in che scuola vanno?" esclamò Paul con leggerezza. I tre ragazzi si guardarono. Jason non aveva intenzione di tornare alla Scuola della Natura, e non sapeva nemmeno se lo avessero ammesso di nuovo, mentre Nico poteva ammettere senza difficoltà che la scuola era stata l'ultimo dei suoi pensieri e si, praticamente non ci era andato da quando Percy e Thalia lo avevano portato via da quella stupida scuola militare.

Paul doveva aver notato i visi sconcertati e colpevoli dei ragazzi, poiché disse:

"Vi piacerebbe venire nella stessa scuola di Percy? Io faccio l'insegnante di inglese, potrei anche fare qualcosa se avete problemi con l'iscrizione."

"Si, per noi va benissimo. Vero, Nico?" rispose Jason, guardando il minore negli occhi, che annuì. Percy sorrise, mettendo un braccio intorno alle spalle di entrambi. Non poteva fare di più, avrebbero festeggiato non appena sarebbero rimasti soli a casa. E l'occasione arrivò un paio di ore dopo, quando Sally e Paul annunciarono che sarebbero usciti per fare delle commissioni. Erano seduti sul divano, guardando la televisione, ma appena i due furono usciti e la porta di casa si chiuse, Jason e Nico saltarono entrambi sulle labbra di Percy, che all'inizio rimase stupito, poi ricambiò entrambi. Poco dopo le magliette di entrambi volarono via. Il figlio di Poseidone aveva l'intenzione di concludere il tutto nella sua camera, ma capì che gli sarebbe stato impossibile non appena Nico iniziò a lasciargli una scia di baci, sempre più giù, fino ad arrivare all'orlo dei pantaloni, mentre Jason, ormai privo anche dei pantaloni, si posizionava dietro di lui, facendolo sedere tra le sue gambe. Dovette muoversi un po', ma alla fine i pantaloni scesero fino alle caviglie, e da lì in poi fu solo un continuo accrescere di piacere.

"Perfetto, abbiamo inaugurato anche il divano. -esclamò Percy un'ora dopo, ancora con il fiatone- sarà meglio andare a fare una doccia, prima che tornino mia madre e Paul..."

Provò ad alzarsi, ma un dolore al fondoschiena lo costrinse a restare seduto. Gli bastò dare un'occhiata a Nico per capire che era nelle sue stesse condizioni.

"Cavolo, ci siamo andati giù pesante..."

Jason li guardò entrambi, per poi scoppiare a ridere.

"Ehy tu! Non ridere solo perchè questa volta sei stato solo attivo." Gli urlò Nico, fingendosi arrabbiato.

"Tranquillo, la prossima volta ci penso io a lui." disse Percy, sfoderando un piccolo ghigno. Jason accennò un sorriso non proprio innocente.

"Oh, non vedo l'ora. Ma per adesso, sarà meglio che vi aiuti."

Percy alzò gli occhi al cielo.

"Penso di riuscire a camminare da solo fino al bagn-" ma non riuscì a finire di parlare, che Jason lo prese in braccio a mo' di sposa, fino a posarlo nella vasca da bagno, poi fece la stessa cosa Nico. Riuscirono ad uscirne puliti, anche se ancora stanchi, tanto che quando Paul e Sally tornare con la cena, li trovarono addormenti sui loro letti, ancora con i capelli umidi.

Erano circa le tre di notte quando Nico si svegliò di colpo, respirando a fatica. Gli altri due, sentendolo, si svegliarono qualche secondo dopo, e subito gli furono accanto.

Our Is Love||PerjasicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora