Three souls with but a single thought, three hearts that beat as one.
[Semi-cit. John Keats]
Percy sbuffava di continuo, lo zaino sulle gambe e una mano fuori dal finestrino, mentre al suo fianco Jason lo guardava storto.
"Smettila di fare così."
"Io li non ci voglio andare."
"Sembri un bambino delle elementari."
"E' infantile come al solito." aggiunse Nico, seduto vicino all'altro finestrino. Percy cercò di fulminarli entrambi con lo sguardo, ma si ritrovò ad abbassare il viso non appena vide gli occhi carichi di irritazione di entrambi.
"Ho sempre avuto guai in quel posto."
"Per gli dei Percy, non sei l'unico ad aver incontrato dei mostri a scuola! Almeno le tue erano scuola normali, più o meno. Io ero in un istituto per 'casi speciali'" esclamò Jason alzando gli occhi al cielo.
"Io ero in una scuola militare. E sai benissimo com'era quella scuola, sei venuto tu a prendermi!" disse Nico incrociando le braccia al petto. Percy lo guardò stranito. Era raro che il figlio di Ade menzionasse quella sera, era stato il momento in cui Bianca si era unita alle cacciatrici. Chissà, forse magari, ora associava quella giornata anche alla prima volta che si erano visti. Percy provò a dire qualcosa in sua difesa, ma Paul lo interruppe, annunciando che erano arrivati. I tre ragazzi scesero dall'auto, mettendosi gli zaini sulle spalle e avviandosi verso l'ingresso.
"Resto dell'idea che un anno di pausa avremmo potuto prendercelo dopo aver salvato il mondo." borbottò il figlio di Poseidone, mentre gli altri due lo trascinavano in segreteria per sapere in che classe dovevano dirigersi.
"Perfino Nico si sta lamentando meno di te." gli fece notare Jason, mentre bussava alla porta.
"Non che l'idea di essere in mezzo a ragazzini impauriti per il loro primo anno di superiori mi piaccia -rispose Nico- ma saranno tipo due anni che non vado a scuola, ci tengo a un minimo di istruzione."
La porta si aprì, mostrando la segretaria, una donna sulla cinquantina dai corti ricci neri, che li squadrò dall'alto al basso da dietro gli occhiali rettangolari rossi.
"Siete qui per ritirare i programmi?" chiese, facendoli entrare. I ragazzi annuirono e la donna si mise a digitare qualcosa sul computer. Dopo che i tre ebbero detto i loro nomi, la segretaria consegnò loro i programmi, poi indicò Percy.
"Visto che loro due sono nuovi, accompagnali a vedere dove si trovano le loro classi."
Percy sorrise, stringendo le spalle di entrambi con le braccia.
"Sarà un piacere!"
Ma appena uscirono dalla segreteria, Jason gli puntò un dito Contro.
"Niente soste, si và dritti in classe, chiaro?" Nico si mise a fianco al biondo, annuendo più volte.
"Nemmeno una piccolissima sosta baci?" chiese Percy a bassa voce.
"No!" esclamarono gli altri due in coro.
"E se provi a fare quella tua solita faccia da cucciolo, stasera vai in bianco." aggiunse Jason, sottovoce. Il maggiore spalancò la bocca, guardandoli entrambi.
"Non osereste!"
"Oh, certo che oseremmo! E' da molto che non faccio del semplice sesso a due..." rispose Nico, scambiando uno sguardo con Jason. Percy quasi sbiancò, poi sospirando si costrinse a portare i suoi fidanzati nelle loro classi. Ma prima che Nico entrasse nella sua classe, entrambi gli strinsero le mani, mentre il figlio di Giove sussurrava:
"Andrà tutto bene quest'anno, anche perché stiamo insieme."
Quando finalmente ritornarono a casa, Percy si gettò sul divano, buttando lo zaino a terra.
"Finalmente, non ne potevo più."
"E' solo il primo giorno, praticamente non abbiamo fatto nulla." gli ricordò Jason, sedendosi vicino a lui e iniziando a giocare con i suoi capelli, mentre Nico si sedeva tra le sue gambe.
"Non so come farò ad affrontare gli altri, a meno che... -Percy scattò a sedere, guardando i suoi fidanzati con gli occhi brillanti- questo week and organizziamo qualcosa?"
"Cosa hai in mente?" chiese Nico confuso.
"Non so, potremmo andare al cinema, a passeggiare, a mangiare in qualche fast food... Cosa potrebbero fare tre fidanzati che non vogliono essere sgamati?"
"Potremmo andare a vedere un film e poi a cenare al McDonald. In fondo può sembrare una semplice serata tra amici, no?" propose Jason. Ma sia lui che Percy notarono i brividi che ebbe Nico quando pronunciarono la parola 'McDonald'.
"Non dirmi che non ci entri da quando..." chiese il figlio di Poseidone, abbassando a poco a poco il tono della voce. Jason li guardò confusi.
"Da quando cosa?"
"Ah, Nico non te lo ha raccontato? Prima evocava i morti con il cibo del fast food."
"Cosa?! Perché non me lo hai mai detto?"
Il più piccolo alzò gli occhi al cielo.
"Non è uno dei miei ricordi migliori... diciamo che non è stato il periodo più bello della mia vita, ecco."
Percy picchiettò sul braccio di Jason, che gli rivolse la sua attenzione guardandolo negli occhi.
"Era poco dopo quello." cercò di sussurrare, ma Nico lo sentì lo stesso e lo fulminò con lo sguardo.
"Oltre quello, in quel periodo pensavo di essere etero..."
Questa volta fu il turno dei maggiori di rabbrividire, mentre il più piccolo tratteneva a stento le risate.
*ANGOLO AUTRICE*
Piccolo capitolo di passaggio, giusto per introdurre i nostri tre nel fantastico mondo della scuola XD Riusciranno a non farsi sgamare nemmeno lì? E soprattutto, mettere i tre figli dei Pezzi Grossi in una sola scuola, sarà davvero una scelta sicura?
-Fonissa
P.S.= una mia amica mi ha fatto notare una cosa: non vorrei che vi impressionaste perché Nico già fa sesso e adesso sta andando in prima superiore. In questa fanfiction la sua età è stata alzata di un paio d'anni, ma ho tenuto conto del tempo in cui probabilmente non è andato a scuola.
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Our Is Love||Perjasico
Sonstiges[Perjasico] "L'amore è strano. L'amore è diverso e varia da persona a persona. Quando qualcuno si innamora, viene attratto da tutto: dagli occhi, dal viso, dal sorriso, dalla risata, dai gesti che è solito fare, dal carattere, dai periodi tristi e d...