Una serata da dimenticare

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Usciamo e per dirigerci in discoteca prendiamo l'auto di mio cugino, stavo per salire dietro quando Mattia dice
"Em! Tu stai davanti con me" mi giro e vedo Marco con una faccia sorpresa, non fa tempo a ribattere che Mattia continua dicendo
"Marco niente storie, la macchina é mia e potresti anche finire per andarci a piedi in disco!"
Io scoppio a ridere ed entro in macchina, la feccia di Marco era buffissima e non riuscivo a smettere di ridere!
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Eravamo arrivati dopo un viaggio silenzioso, stranamente.. Prima che arrivasse Marco nella nostra vita era tutto di gran lunga più divertente io e mio cugino potevamo ridere scherzare senza problemi ora invece no non si può più perché c'è sempre quell' invadente di Marco! Che scassa palle!
Ci avviciniamo all'entrata e prima di entrare Mattia mi ferma e mi sussurra all'orecchio "sta attenta e non ti devi neanche allontanare minimamente da me"
rispondo con un semplice
"Okay" accompagnato da un sorriso.
Non feci tempo di entrare che già la puzza di alcol mi invase le narici! che schifo stavo già per vomitare dal mal di testa! Entrammo nella folla tutti si spintonavano e ad un certo punto un ragazzo mi venne addosso io per fortuna riuscì a scansarmi così da evitare di farmi rovesciare il suo liquore o drink quello che era sul mio vestito!
"Cazzo" sussurrai.
Avevo già perso di vista Mattia! Ero in un bel guaio, fin che non mi senti circondare la vita da due braccia calde e enormi, mi girai pensando fosse Mattia ma mi ritrovai una bella sorpresa! Era marco con la faccia preoccupata e il telefono in mano...stava già avvisando Mattia di avermi trovata!
"Grazie" dissi alzando la voce per farmi sentire! Tutta quella musica era assordante.
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"Non sono una bambina cazzo! Mettitelo in testa Mattia!" Urlai con tutte le mie forze. Ero arrabbiata ma soprattutto delusa, non si fidava di me e ciò mi faceva male. Capisco che si preoccupa per me e per il mio passato ma la deve smettere!
Inizio a correre, mi é difficile con questi cosi ai piedi così decido di toglierli, prenderli in mano e ricominciare a correre.
Non sapevo dove mi trovavo, guardai avanti e vidi una spiaggia piccolina, mi avvicinai e mi sedetti sulla sabbia avvicinando le gambe al petto sfogandomi in un pianto liberatorio! Ero stanca di passare per la bambina ogni volta!
Ho avuto un passato stancante e traumatizzante ma l'ho superato.
"Tutto okay?" Mi chiede una voce maschile alle mie spalle, non mi era famigliare, così mi asciugai velocemente le lacrime e con uno dei sorrisi più falsi che abbia mai fatto rispondo
"Sisi certo" okay non so mentire
"Si è per questo ti trovo qui tutta sola a piangere?"
"Hahaha no okay non so proprio mentire, ho appena discusso con mio cugino, é più un fratello per me ma vengo trattata sempre come una bambina"
"Beh posso capire" mentre dice queste poche parole il suo viso si incupisce
"Senti io penso proprio che devo andare" dico velocemente, mi alzo ma mi afferra il polso velocemente e dice
"Non ci siamo nemmeno presentati! Piacere, Gabriele"
"Piacere, Emma" rispondo sorridendo
"Devo proprio andare, ciao Gabriele" aggiungo
"Emma!" Mi chiama, torno indietro e mi lascia un bigliettino
"Scrivimi se ti va"
"Okay, buonanotte" inizio a camminare, sento la musica quindi non potrei mai sbagliare strada. Quando arrivo trovo Mattia e Marco infuriati. Aiuto.
"Dove cazzo eri finita?! Me lo spieghi?!"
"Senti mi devi lasciar stare Mattia! Ti importa tanto di me ora ma fino a qualche ora fa non mi cagavi di striscio perché ora per te esiste solo Marco!"
"Em.."
"Stai zitto! Inutile preoccuparti ora. Adesso andiamo a casa per favore."

Stronzo quanto bastaWhere stories live. Discover now