Capitolo 1

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 <<Sono tornato>> disse Conan entrando in casa. 

<<Ah, eccoti qui finalmente! Si può sapere dove sei stato?>> chiese Ran. 

<<Ah, ecco qui il marmocchio! Dove diamine sei stato, Ran era preoccupata per te>> disse Sonoko sbucando dalla camera di Ran. 

<<Scusami Ran, sono passato dal dottor Agasa per una faccenda e ho dimenticato di avvisarti>> disse Conan.

<<Cos'è, eri andato a trovare la tua fidanzatina?>> insinuò Sonoko.

 <<Che cosa stai dicendo?!>> esclamarono Conan e Ran. 

<<Beh che c'è di strano? Voi due siete così simili e poi state sempre insieme...>>replicò Sonoko rivolgendosi a Conan. 

<<E allora?>>. 

<<Oh, dai, Sonoko, sono solo amici e poi sono troppo piccoli per pensare a certe cose. Hanno solo 7 anni>> disse Ran per aiutarlo. 

<<In realtà ne avrei 17, ma comunque>> pensò il ragazzino. 

<<Allora, Conan, io e Sonoko andiamo nella mia stanza, ti ho lasciato il pranzo nel microonde, dopo metti il piatto sporco nel lavandino. A dopo>> lo salutò Ran, portando la sua migliore amica in camera. 

<<Ehi! Piano Ran non spingere!>> si lamentò Sonoko. 

<<Chissà perché si comporta così>> si domandò Conan <<Boh>>. E andò a mangiare.

Intanto Ran...
<<Senti Sonoko, devo dirti una cosa. Su...beh,ecco...Shinichi>>. 

<<Che c'è, ha finalmente deciso di dichiararti il suo amore? Ma me l'aspettavo da un pezzo sai?>> la stuzzicò Sonoko. 

<<Ma che cosa ti salta in mente?!>> saltò su Ran arrossendo <<No, è che l'altro giorno ci siamo sentiti al telefono e mi è sembrato...strano. Più distaccato del solito>>. 

<<Credi abbia un'altra?>>.

<<Noi non stiamo insieme!>>. 

<<E va bene, stavo scherzando,allora che c'è?>> chiese l'amica. <<È che mi sembrava anche...preoccupato. Ho provato a chiedergli se c'era qualcosa che lo disturbava, ma mi ha detto che andava tutto bene, che era solo coinvolto in un caso difficile da risolvere. Ma so che sta succedendo qualcosa. Però perché non mi ha detto niente? Siamo amici da anni, noi due>>. 

<<Ma dai, Ran, vedrai che non è niente. Di che ti preoccupi?>>.

<<Stava mentendo. Ne sono sicura. Ma perché? Io sono sempre stata sincera con lui. E lui no. Da quando se n'è andato, mi ha raccontato bugie su bugie. Dice che è in giro a risolvere casi, ma le risoluzioni non sono mai state pubblicate. Se si trattava di casi così lunghi e complicati,allora doveva esserci in ballo qualcosa di grosso. E invece niente. Anche se avesse chiesto di non apparire sui giornali, e che non comparisse nemmeno il suo nome, qualche giornalista abbastanza furbo l'avrebbe comunque scoperto. E invece niente. Non so cosa abbia fatto per tutto questo tempo, ma mi ha raccontato solo bugie. Non solo a me, ma anche a tutti quelli che conosce. Perché l'ha fatto?>> disse Ran scoppiando a piangere <<Perché? Che ho fatto per perdere la sua fiducia? L'ho aspettato per tutto questo tempo, sperando che prima o poi sarebbe tornato e mi avrebbe detto la verità. Ma non si è più fatto vedere! È tornato solo qualche volta, ma se n'è andato via all'improvviso, così com'è venuto. Senza degnarsi di darmi una spiegazione! Sono stanca delle sue bugie! Sento che per l'amarezza, il mio cuore sta andando in mille pezzi>>.

<<Oh Ran, dai su, vedrai che passerà. Andrà tutto bene. Shinichi tornerà presto da te e ti spiegherà tutto vedrai>>.

Ran smise piano piano di singhiozzare. 

<<Grazie Sonoko, sei una vera amica. Senti, io vado a prendere un po' d'acqua. Torno subito aspettami qui, va bene?>>. 

<<Ok>> rispose Sonoko. Sapeva che l'amica, anche se faceva il possibile per tenere tutto dentro e non far trasparire la sua tristezza, ogni tanto aveva bisogno di sfogarsi, e, soprattutto in quel momento, di riflettere qualche minuto da sola.

Intanto Ran, uscendo, aveva visto Conan in corridoio e, dopo essersi schiarita la voce, disse: <<Ehi, Conan. Ti è piaciuto il pranzo?>>. Ma lui non rispose.
Conan aveva sentito ciò che aveva detto Ran a Sonoko. Dopo pranzo, era andato a sentire di cosa parlavano quelle due, e aveva sentito che parlavano di lui. Non avrebbe voluto rimanere lì tutto quel tempo, voleva solo sapere il motivo per cui Ran si comportava in quel modo strano. E dopo aver sentito quelle parole, aveva capito. Era lui. Lui le aveva causato tanti dispiaceri e tanta tristezza, dicendole tutte quelle bugie. Certo, non aveva avuto altra scelta, ma le aveva comunque mentito. Si era sempre ripromesso di non farla soffrire, di non farla piangere e, anche se lei lo credeva lontano, di starle il più vicino possibile. Invece aveva fatto il contrario. E aveva allontanato Ran da lui. Dopo essere rimasto fermo qualche minuto davanti alla porta della ragazza per lo shock, senza neanche sapere cosa stesse facendo, si diresse verso l'ingresso. Non sentì nemmeno Ran che gli parlava. L'unica cosa di cui era consapevole era che aveva bisogno di aria. Doveva uscire da quella casa. Il prima possibile.

Tutto a rotoliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora