C O N S E G U E N Z E

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L'angolino freddo, accoglieva il tepore della  schiena di Dipper: più Bill gli si avvicinava, più lui pregava al suo corpo di schiacciarsi contro quel freddo e statico muro, sperando di avere una qualche specie di abilità che potesse farlo passare attraverso di esso, così da fuggire alla presa degli occhi di quel biondo così maligno, vivi e sempre più inquietanti.

Le parole gli sono morte in gola, da qualche parte dentro di lui, che sente il bisogno di stargli lontano, molto, eppure non sfugge da quel che si prospettava un demone, quando incastra una gamba fra quelle del moro, lasciando correre una mano sul viso scritto dalla paura.
Lo rimarca, scendendo per il suo collo e avvicinandosi con le labbra, premendole adeguatamente per far risentire il gelido brivido di un qualcosa che dovrebbe far del male al povero ragazzo, eppure...sembra mandarlo in estasi di attenzioni.
Dipper non si lascia fuggire però la sua sanità mentale: l'afferra, e come essa, fa lo stesso con delle ciocche di capelli bionde, facendo leva per scostare il viso premuto e nascosto nel suo angolo di paradiso; l'incavo del suo collo.

- Ma come, non lo sai?
Il diavolo si presenta sotto la forma di ciò che più desideri.

Cosa nascondi a te stesso?
Cosa vuole, ora, il tuo corpo?~

Perché non ci giochiamo? -

Dovrebbe rispondergli a dovere, ma quando inizia a lambire con quella lingua un punto fisso del suo collo, sente cedere le gambe.
Vorrebbe urlare, ma ciò che può fare è tremare sotto di lui, sentire che la sua lingua, che definisce ora la reincarnazione di una serpe, viaggia ed avvolge le parti più delicate e candide della sua pelle, che tutti hanno visto come un qualcosa da proteggere, ma senza toccarla per pura paura di sfregiarla.

I suoi giochi, non gli piacciono.
Chi amerebbe giocare in modo così sadico?
Oh, perfetto, un masochista.
E Dipper, nella sua completa ignoranza e aspettativa, non lo era!
Qualcosa di freddo profana la sua pelle, è il braccio che questa volta sembra cedere, dolorosamente..
I suoi occhi, tremano, ricadono sul proprio arto e giura, mio dio, che veder roteare un coltellino al suo interno fa in modo che la voce del moro rinasca, chiedendo ausilio di un angelo.

Se esistono i demoni, gli angeli ci dovranno pur esserci.
Ma no, è scemo a pensare questo.
Dio aveva abbandonato tutto da sempre, perché nel momento in cui aveva cacciato Adamo ed Eva, aveva dato loro la completa libertà di scegliere, senza l'affidamento di quella divinità che per loro c'era sempre stata.
Tutti, prima o poi, veniamo abbandonati.
Anche Dio stesso.
Da ciò che aveva creato.

"Per quale strada procederai?"

Questa non è altro che la storia di un qualcuno, di così vuoto, che dentro di lui, il bene e il male si amano, intrecciandosi.
In lui, regnava un sentimento sigillato, che quel demone, Bill, avrebbe fatto uscire in modo così languido e profondo: perché scegliere una maniera, se puoi mischiare quelle buone e cattive?

Ciò che lui, ora stava facendo, veniva comunemente chiamato "erotizzare il dolore", ed Dio, se lo sapeva fare bene.

Succhia, tira, morde, brama.
Lo fa con la mia pelle, e cerca di andare a fondo, con le mani e la lama fredda del coltellino.

Dipper si sentì mancare, dopo che ebbe finito di annaspare contro le labbra di Bill, che ghignava soddisfatto del suo operato.
Però tremava, e urlava ad ogni rotazione del freddo acciaio, nelle carni più calde del suo braccio.
Se solo, Bill, con le labbra provocava quello, con il resto del corpo erano fuochi d'artificio e botte. (il termine non è di certo puramente casuale.)

Il demone, si lasciò pervadere fin troppo, e credendo alla sua vittoria, fece quasi il passo di prendere per sé le labbra di Dipper; ma qualcosa non venne calcolato.
Fu un calcio, una spinta, un odio e lo spavento a dare forza al moro, che riuscì a fuggire realmente alla sua presa, correndo via per le stanze di quell'enorme abitazione.

- Per favore...qualcuno...qualcuno mi aiuti! -

È qui,
che davvero inizia: l'animo prima puro di Dipper, che ora viene macchiato da ciò che il demone ha promesso di dargli, in cambio della marionetta che diverrà.






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| Aspettavate tutti questo momento, EHHHH?
Sono ancora ritornata!
Un cellulare nuovo e tanti problemi, ma non dimentico mai di aggiornare.
Adoro sapere la vostra opinione su ciò che scrivo, e AAAAA tutto questo mi piace dedicarlo a voi che leggete!

Presto inizierò una nuova storia.
MHHHHH
PREPARATEVI.

O H, P R I N C EDove le storie prendono vita. Scoprilo ora