2. Resta, per favore
Mi svegliai grazie ad un raggio di sole che penetrava dalla finestra della mia camera. Scesi a fare colazione e trovai un biglietto vicino alla mia tazza con su scritto "Buongiorno principessa, sono uscito presto perché devo conoscere il mio nuovo capo. Ti ho comprato un cornetto alla crema. Buona giornata, ti voglio bene. Papà" sorrisi a ciò che lessi ma invece di mangiare il cornetto e bere il caffè latte già pronto, andai di corsa a prepararmi perché l'eccitazione e la curiosità sovrastavano la fame. Uscii di casa e con mia grande sorpresa dovetti tornare dentro per prendere la felpa poiché tirava vento. Camminai per circa 20 minuti sulla Grand Avenue ma fui costretta a fermarmi per la fame che mi stava divorando lo stomaco. Decisi di fermarmi da Starbucks dove presi un muffin e un cappuccino. Mentre stavo mangiando o meglio divorando quel delizioso muffin un ragazzo biondo e alto mi si avvicina e si siede. "Sei nuova di qua? Non ti ho mai vista quindi credo di sì" mi disse "Ecco visto? Ti sei risposto da sola" ribattei scocciata dal fatto che mi avesse interrotto dal fare colazione "Scontrosa la ragazza" decisi di non rispondere a quella provocazione e continuare ciò che stavo facendo ma lui disse "Scusami non volevo infastidirti o rovinarti la mattinata" sembrava sincero quindi decisi di perdonarlo "Tranquillo non hai rovinato proprio niente. Di dove sei?" chiesi, cercando di essere carina "Abito a South beach, Madison street. Tu invece?" "Anche io a South beach, Grand Avenue. Sai per caso dove si trova la scuola 'Baden High school'?" Dissi "Certo è la mia, se vuoi quando finisci di mangiare ti posso accompagnare. Ah, io sono Jason" rispose "Grazie mille, io sono Abigail ma preferisco essere chiamata abby". Finii quello che era rimasto della colazione mentre continuavo a parlare con Jason e devo ammettere che oltre ad essere simpatico è anche molto dolce. Usciti da Starbucks Jason salutò due ragazzi e me li presentò "Lui è Lucas e lui è Cameron" "Piacere io sono Abigail o abby" "Possiamo andare?" chiese quel Cameron con aria scocciata "Si ma dobbiamo accompagnare questa bella ragazza a scuola" rispose Jason ed io arrossii per il complimento. Cameron sbuffò e allora dissi "Se non vuoi venire allora non venire, nessuno ti obbliga" sentii dietro di me Lucas e Jason sghignazzare ma feci finta di niente "Ascolta ragazzina, arrivi, ci fai cambiare programma e pretendi pure che io non sia scocciato?" Sentendomi di troppo feci per andarmene ma Jason mi afferrò un braccio e dolcemente mi disse "Resta, per favore. Dai ragazzi andiamo" e rivolse un'occhiataccia a Cameron. Durante il tragitto io camminavo dietro con Jason che mi raccontò un po' di tutto, di Lucas e la sua fidanza, che non era potuta venire, delle miliardi di ragazze di Cameron, se si possono chiamare così, della scuola, dei professori, delle ragazze ed i ragazzi che la frequentavano e
molto altro. Arrivati a scuola facemmo un giro dentro e devo dire che è veramente molto bella e grande, due palestre, tantissimi laboratori di scienze, di informatica...,una mensa ed uno splendido giardino. Lucas mi spiegò gli orari della scuola mentre Cameron e Jason erano andati a prendere qualcosa da mangiare "Visto che questa ragazzina non ci ha fatto fare colazione ora mi è venuta fame" mi aveva detto così Cameron. Lucas mi disse che il mercoledì ci si fermava a mangiare a scuola e che, per mia fortuna, il sabato non si andava. "Da dove vieni?" mi chiese ad un tratto "Da Greybull un piccolo paesino in Wyoming. Tu invece, sei di San Feancisco?" Dissi io "Si, mia madre è nata e cresciuta qui mentre mio padre è di Los Angeles. Da quanto tempo sei qua?" Prima che potessi rispondere gli squillò il cellulare "Pronto amore(?).....sono a scuola....si....raggiungici" chiuse la telefonata ed io chiesi "Hazel?" "Si" mi guardò storto ed io capii cosa intendeva "me lo ha detto Jason" "aaaah". Dopo cinque minuti arrivarono Jason, Cameron è una ragazza che non avevo mai visto. "Io sono Hazel" disse sorridendo e mi porse la mano "Abigail o Abby" strinsi la mano e ricambiai il sorriso. Mi portarono a mangiare cinese e li scherzammo e ridemmo come se fossimo amici da sempre. Quando ci salutammo Hazel, che si era rivelata una ragazza molto intelligente e simpatica, mi disse "Finalmente una ragazza nel nostro gruppo" sorrisi dolcemente come per ringraziare e Jason si offrì per accompagnarmi a casa, ovviamente non rifiutai.
Arrivati a casa mi diede un dolce bacio
sulla guancia e se ne andò lasciandomi imbambolata davanti alla porta.
spazio autrice
Finalmente pubblicato anche il secondo capitolo! Sono felicissima perché mi è arrivato il telefono nuovo😍 un baciooo
-Thronexia👽
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everything can change
Teen Fictionil dolore che abbiamo sofferto in passato ha molto a che vedere con ciò che siamo oggi