Luke e Milly si incontrano nuovamente

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Il giovane Luke non riusciva più a smettere di pensar a quella ragazza. Sembrava esserne quasi impossibilitato. Ciò che in lei lo attraeva e lo intrigava di più, in lei, erano i pallidi occhi ed il sinuoso e longilineo corpo perfetto. Era semplicemente stupenda e non dava l'impressione di essere una fanciulla dai contenuti vuoti. Egli pensava a lei, certo che l'avrebbe vista ancora in un silenzioso e garbato incontro. Luke riponeva molta fiducia in lei, la quale non avrebbe tardato a mantenere la parola. Il ragazzo era però consapevole, che prima che lo appagasse, donando lui anima e cuore, sarebbe passato certamente molto tempo. Si erano conosciuti da non molte ore, ma lei non sembrava affatto diffidente. Quella mattina estiva di lunedì, il cielo era sereno, pulito e soleggiato e l'aria era fresca e mite per alcuni, proprio come per altri poteva somigliare ad una tiepida e leggera brezza proveniente dalle gelide Montagne del Nord. Le Montagne del Nord, erano vette glaciali dalle quali provenivano gelate di stagione e nuvole eccessivamente fresche, che si riversavano perlopiù nel pomeriggio e facevano rabbrividire ogni contadino. Le gelate erano naturalmente poco fruttuose per i campi ed i raccolti. Il villaggio di Luke era molto vasto: a sud si trovavano le lavanderie, la logora e vecchia bottega del vino del Signor Keckh e la candida e curata stanza dell'artigianato del Signor Wednesday. Invece, seguitando verso nord, si avanzava verso le case di un vecchio e sudicio villaggio colmo di miseria e povertà, e ci si imbatteva poi, nelle temute e minacciose foreste del Bechingam Cold Hearth, piene di lupi feroci ed aggressivi in inverno, tra la neve. Era lì che sarebbe andato quella notte ed avrebbe fatto ciò solo per uno scopo: incontrare di nuovo quella deliziosa fanciulla di nome Milly.

Anche i suoi compaesani facevano delle constatazioni su di lui, in un misto di profonda ambiguità e poca diplomazia, con l'aggiunta di un pizzico di realismo: - Preferirei che quel ragazzo si dedicasse più al lavoro, piuttosto che aggirarsi sempre attorno a boschi di camelie, mimose ed azalee ed a fare l'impavido addentrandosi negli strati più folti dei boschi più impervi- dicevano in molti. Questo era il pensiero comune degli abitanti del suo villaggio e ciò era stato riferito ai suoi genitori più volte, ma loro, sempre troppo orgogliosamente fieri del loro figlio e poco modesti, fingevano di non riuscire a comprendere quei discorsi, ignorando la realtà. Luke era davvero troppo ragionevole e saggio per essere accettato e considerato dai suoi coetanei e ciò gli era favorito dalla sua seria impostazione e dalla buona educazione che aveva ricevuto sin da bambino. Dunque, si rassegnò a questo inevitabile sospetto e si abbandonò a una vita sana e rilassata. A lui non restò che accontentarsi.

Luke aveva sempre un'aria vaga e intontita e possedeva un'indole buona e tranquilla per natura. In effetti, la gente londinese non aveva poi tutti i torti a fidarsi poco del ragazzo: lui aveva procurato diversi danni ai cittadini. Ecco un accenno ad una dettagliata descrizione su quel che combinò: al Signor Bengratch, rubò una mucca e ne bevve il latte; agli anziani signori Grace Date, bruciò la casa assieme alla paglia della loro fattoria, appiccando l'incendio con un fiammifero, quando questi erano partiti per un viaggio in treno per Berlino; al povero e malato Signor Bheindeath che gli fu affidato per tre giorni, diede la medicina sbagliata, che rappresentava quasi una sostanza cancerogena... l'uomo si riprese dopo due- tre settimane; ed infine, durante la messa, mentre pensava ad uno squisito sanguinaccio rosso, un vecchio che passava a raccogliere i soldi, gli pestò il piede sinistro e il ragazzo, involontariamente, disse una bestemmia in pubblico, provocando scalpore e suscitando pena... Il ragazzo ne aveva passate di tutte e di più, con grande vergogna e austerità dei propri genitori.

La mattina, tutti i lunedì, era solito a leggere il quotidiano di Monday's Day time, ossia il giornale delle notizie del lunedì. Ai tempi della scuola, in passato, non si faceva mai cogliere impreparato ed avveva studiato con brillantezza e lucidità. Spesso, il giovane, già dai suoi quindici-sedici anni, amava fermarsi nel giardino dei Check per mangiare delle mele rosse e mature. Luke annoiandosi, scorse un blocco di carta e, intingendo una piuma bianca nell'inchiostro nero contenuto in un vasetto di vetro, iniziò a disegnare degli stalloni. La scena, ritraeva libertà e spirito selvaggio, una scena apparentemente cupa e priva di fantasia, ma astratta e dai profondi significati. Era un bel dipinto.

Luke e Milly- Due mondi oppostiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora