Rivelazioni

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- Chi è? Chi va là?- disse il giovane, quasi imprecando tra i cespugli. Al ragazzo pareva di aver setito proprio una voce familiare e conosciuta, ma ora regnava improvvisamente un silenzio tombale. Luke si voltò, guardandosi in tutte le direzioni, non capendo chi l'avesse chiamato e dove fosse quel qualcuno. Dietro, alle spalle del giovanotto, la voce misteriosa sussurrò: - Ehi, Luke, attento a dove guardi e presta attenzione anche al volume della tua voce!- fece tutto d'un tratto. Luke rovistò a lungo fra i cespugli, poi domandò alla voce:- Chi sei? Sei forse ... Milly!- Sì, esatto- rispose l'altra- ma fa' piano, devi sapere che in tali terre settentrionali di notte sono presenti demoni, spiriti maligni e chissà quale altro castigo di Dio! Anch'io sono entusiasta di rivederti, ma qui non siamo a casa tua; siamo nei territori al confine di due mondi, e molte mostruosità malvagie sono attratte dalla luce luminosa e purificante del varco temporale!- aggiunse, completando la frase. La ragazza uscì allo scoperto, e di soppiatto si avvicinò al suo futuro compagno di viaggi e nuove avventure. – Per fortuna stai bene Luke ... sono molto contenta che tu sia in salute, ma questo luogo è pericoloso, devi credermi nessuno oserebbe mai avventurarsi quaggiù!- ma prima di ottenere una risposta dal giovanotto, fu presa in braccio da egli stesso e messa al riparo dietro un albero. In quella frazione di secondo, ella arrossì puntualmente. – Puoi spiegarmi cosa succede?- chiese lei – Ci sono dei demoni!- esclamò l'altro. Tali esseri puntavano verso una meta precisa e ben definita: oltrepassare il varco temporale per liberarsi delle continue cacce ed uccisioni da parte degli esseri umani. Infatti, queste creature detestavano gli umani; anzi, provavano odio nei riguardi di questi.

Milly stava per proferir parola, ma le fu tappata la bocca dall'altro, che si alzò poco dopo in piedi. – Se ne sono andati?- domandò la ragazza sottovoce- Sì, per nostra fortuna- bofonchiò lui. Luke però sapeva bene che nonostante la ragazza conoscesse molto meglio di lui quelle terre, la vita di questa era in pericolo quanto la propria. Purtroppo era così. Finalmente Milly poté rialzarsi, ritrovando le forze. – Ma perché hai fatto questo Luke? Mi spiace, so che devi essere stanco, o peggio, stremato ... Apprezzo la tua onestà, ma perché sei giunto sin qui? Se pur ci siamo conosciuti da poco, ho molta fiducia in te e nei tuoi confronti, però se devi mettere a repentaglio la tua vita magari era meglio che non tenevi fede alla tua parola- asserì la fanciulla. La ragazza ricevette una risposta più intuitiva e razionale del previsto: - Perché sebbene ci fossimo conosciuti da poco, non intendo affatto stabilire accordi con te che non sono certo di poter mantenere. In fondo, forse ti aspettavi fin dal principio che sarei venuto sicuramente- disse Luke con voce calma, ma ferma. La ragazza rimase per qualche istante a scrutargli lo sguardo, in particolar modo quel sorriso sincero e leale. –Forza mettiamoci in marcia, dobbiamo camminare- le prese la mano e la strinse con delicatezza, inducendola ad alzarsi e a stare in piedi. Quei piccoli gesti denotavano già una certa confidenza con l'amica e significavano molto almeno per lei, Milly.

- Sì, certo- rispose lei. – Troveremo riparo dentro una fitta e densa foresta e lì faremo un falò per cenare o scaldarci ... l'unica che ci serve ora è qualcosa che riesca ad accenderlo, mh, come lo chiamate voi?- chiese ancora. – Come? Ah, ho capito un fiammifero, un accendino! Non temere, prima di partire mi sono occupato di procurarmene alcuni, riponendoli nel mio zaino!- annunciò l'altro con una risata. Dopo aver camminato per un venti minuti o una mezz'ora circa, i due arrivarono e giunsero a destinazione in un bosco ricoperto di alberi, nelle cui cavità c'erano resina e miele. – Ecco, finalmente dopo aver camminato a lungo adesso possiamo godere ed usufruire finalmente di un meritato riposo!- esordì felice Milly. Ella era sempre circondata e contornata da un'aurea sacra e giuliva. – Bene, fermiamoci qui- rispose allora Luke. Il ragazzo pregò di non trovare lungo il tragitto serpenti giganti o orsi spaventosi. I due nuovi compagni si sedettero sull'erba fresca e umida del prato, accarezzati da una leggera folata di vento che smosse e scompigliò loro i capelli. Più che una raffica di vento, si trattava di una lieve brezza. Terminata anche la brezza, il giovane aperse lo zainetto e vi estrasse due o tre bei fiammiferi, porgendoli alla ragazza con un cenno del capo. Lei annuì con un sorriso, e disse: - Ora si mangia!- e si mise a cucinare uno stufato. ' Una zuppa molto speciale', aveva detto la fanciulla. Non avendo a disposizione nemmeno una pentola, Luke le diede in prestito una padella di rame rossiccia piuttosto vecchia ed arrugginita, con il manico incrostato e dei bicchieri. – Wow!- esclamò la fata, - Voi umani siete proprio esseri strani! Noi elfi mangiamo in recipienti molto più piccoli, contenitori come vasetti di medie- grandi dimensioni e ciotole; inoltre beviamo in bicchieri alti e ristretti!- aggiunse ella. In quel momento Luke pensò che anche i concittadini della giovane fossero molto bizzarri e, diplomatico com'era, cercò assolutamente di non rispondere in alcun modo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 11, 2016 ⏰

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Luke e Milly- Due mondi oppostiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora