Chapter 3

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"EMMA CRISTO ALZA IL TUO CULO DAL LETTO"
Mugugnai qualcosa in risposta e mi rigirai dall'altra parte.
Stavo quasi per riaddormentarmi quando sentì la porta della mia camera aprirsi.

"Devo ricordati che hai scuola e che hai 30 minuti per prepararti e andare?" Disse mia madre interrompendo il mio sogno con Dylan O' Brien.
Dannata donna stavo quasi per procrearci.

"Io devo andare al lavoro, la colazione è sul tavolo e c'è anche l'indirizzo della scuola, muoviti" continuó.

Svogliatamente mi alzai dal mio comodissimo lettuccio e andai in bagno, facendo finalmente i miei bisogni naturali.
Mi lavai la faccia, i denti, pettinai i miei lunghi capelli neri e corsi davanti l'armadio.

"Okay ora che cazzo metto" mi dissi picchiettando il piede sul pavimento.

Presi un jeans stretto nero con due strappi sulle ginocchia, un maglioncino rosso scuro e le mie amate converse nere.
Mi misi del correttore per le occhiaie, un po di mascara e della matita, presi il telefono e per poco non mi prese un infarto.
Avevo 10 minuti.
E sono lenta come un bradipo giusto per capirci.

Scesi le scale senza ammazzarmi in tempo record, presi la borsa con dei quaderni dentro e mi infilai una frittella in bocca uscendo di casa.

Cominciai a correre verso l'indirizzo che mia madre mi aveva dato, trovandomi dopo pochi isolati davanti alla scuola.
Era un edificio ampio con un giardino sul davanti dove centinai di studenti stavano parlando tra di loro.

"Okay Emma puoi farcela" mi dissi, non che avessi paura ma nuova scuola, nuove amicizie, la cosa mi metteva ansia.

"Devo andare in segreteria" continuai a parlare da sola.
Okay ora il problema era che questa scuola era fottutamente grande e non avevo idea di dove andare.

Presi un respiro ed entrai dentro, c'erano vari gruppetti di ragazzi sparsi ovunque, decisi di chiedere informazioni al primo che mi capitava.

"Hey scusatemi sapete dirmi dov'è la segreteria?" dissi rivolgendomi a un gruppo di ragazzi.
Notai che tutti loro mi stavano squadrando, la cosa cominciava a infastidirmi.
Avevo pezzi di frittella tra i denti?

"Se vuoi ti posso accompagnare" a parlare era stato il ragazzo al centro che mi stava guardando con un sorriso malizioso.
Cristo santo era stupendo.
Appena i miei occhi incrociarono i suoi mi sentì sprofondare.
Era alto, muscoloso, con una chioma castana e due occhi nocciola da far sciogliere chiunque.
Gli sarei volentieri saltata addosso.
Feci finta di niente e presi parola come se non stessi per rivolgermi ad un dio greco, dopo il mio Dylan ovviamente.

"Basta che mi dici dov'è, non c'è bisogno che mi accompagni" risposi a tono.
"Beh piccola, io preferisco venire con te, sai per assicurarmi che tu non ti perda" continuó a fissarmi con quel suo sorrisetto irritante e perfetto.

Non feci in tempo a rispondere che mi prese per il polso trascinandomi via con lui, sentì i suoi amici fare battutine poco consone.

"Come ti chiami?" mi chiese con una voce bassa, continuando a sorridere.
Prima o poi gli prenderà una paralisi.

"Emma" risposi senza troppi giri di parole, mica potevo sciogliermi solo per star parlando con un figo.
Contegno Emma diamine.

"Io sono Shawn" continuó lui.
"Non te lo avevo mica chiesto" risposi, dandogli un veloce sguardo.

"Ma scommetto che volevi saperlo" disse facendo scoccare la lingua sul palato.
Lo guardai negli occhi perdendomi per qualche secondo.

"Forse dovresti smontare il tuo ego, non tutti sono interessati a te, sai è così che funziona la vita" risposi facendo dei gesti con le mani.

Shawn si avvicinó a me, sfiorandomi il naso con il suo.
Diamine stavo cercando di fare la persona matura ma pure io ho degli ormoni cazzo.

"Shawn" lo avvertì "se fai un altro passo ti tolgo le palle" dissi spingendolo leggermente per il petto.

Sentí una risata.
Aspettate, stava ridendo di me? Ma come cazzo gli veniva da ridere a questo babbuino.

"Perché cazzo stai ridendo idiota" dissi guardandolo come si guarda un topo che rincorre un gatto.

"Ah Emma Emma Emma, anche te come tutte le altre vorrai che io ti stia così vicino" disse portando una mano sulla mia guancia.
Okay Emma non pensare a quante cose potrebbero fare quelle mani e placati.

Lo guardai male per poi spingerlo totalmente via da me, notando che eravamo arrivati in segreteria.

"Beh Shawn ci si vede mai più" dissi con un sorriso di sfida chiudendo la porta della segreteria dietro di me, lasciandolo solo in corridoio.
Questo ragazzo era fottutamente matto e pieno di sé, neanche fosse Harry Styles.


SPAZIO ME
Allora gente è arrivato Shawn, ovviamente la storia è ancora all'inizio quindi ancora non c'è l'accordo di cui ho parlato nella trama ma arriverà.
Intanto fatemi sapere se vi piace e stellinate

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