Corazon

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(T/n)=Tuo nome

Guardai le onde del mare di fronte a me e chiusi gli occhi, assaporando la brezza marina. Era bello essere parte di una ciurma di pirati così, dove ci consideravamo una grande famiglia. Per una come me che non aveva mai conosciuto il calore di una vera famiglia era tutto così nuovo e... strano. Era bello avere finalmente qualcuno che si preoccupasse per me. E per tutto questo non potevo che ringraziare Doflamingo, lui mi aveva portato via dal luogo in cui ero cresciuta, promettendomi una vita migliore. Certo, era una persona strana e io ero convinta che nascondesse qualcosa di losco, soprattutto avevo la sensazione che mi sarei dovuta preoccupare di quali fossero i suoi reali obiettivi, visto che era lui a comandarci.

Sentiì un tonfo poco distante da me e mi girai sorridendo all'uomo che giaceva sul ponte della nave. "Ciao Corazon, ti serve una mano?" E mi avvicinai pronta ad aiutarlo, ma lui si alzò da solo. Mi sorrise e per un attimo puntò i suoi occhi azzurri nei miei. Arrossiì e lui distolse lo sguardo dirigendosi sul bordo della nave, forse anche lui osservava il mare. Tirò fuori dei fogli e una biro. Lo guardai incuriosita. Mi avvicinò il foglio. È proprio bello il mare oggi, vero? "Sì, è bellissimo." Corazon mi guardò nuovamente sorridendo.

Sin dal primo istante non avevo potuto fare a meno di chiedermi come potesse essere il fratello di Doflamingo perché io ero del parere che l'unica cosa che avessero in comune fosse il colore dei capelli e forse anche quello degli occhi chissà. Era proprio sulla personalità che i due differivano, certo Corazon era muto e quindi poteva essere questo che lo faceva sembrare così taciturno, ma non era solo quello. Avevo analizzato altri elementi: era goffo e maldestro e avevo notato che non amava stare con gli altri... Credo che furono proprio queste differenze ad attirarmi. Avrei probabilmente perso ore intere a guardarlo, soprattutto per cercare di capire quali fossero i suoi pensieri. Mi preoccupavo pensando a quanto dovesse essere difficile potersi esprimere solo così. Una volta avevo sentito che era colpa del fratello che era così, forse era proprio per quello che avevo iniziato a diffidare di Doffy.

"Si sta bene quando non ci sono gli altri intorno." E gli rivolsi un timido sguardo. Accennò un sì con la testa. "Corazon..." Ma altri membri della ciurma iniziarono a farsi vedere: arrivò Diamente e si portò via il mio Corazon. Avrei voluto parlargli, da sola. Sospirai e iniziai anch'io ad occuparmi delle attività che mi spettavano.

Fu,come sempre, una giornata impegnativa che mi lasciò esausta. Non vedevo l'ora di dormire.

Improvvisamente sentiì un rumore dietro di me, ma prima che potessi girarmi qualcosa si avvolse attorno a me e una mano si posò sulla mia bocca, impedendomi di urlare. "Stai tranquilla, (T/n), non voglio farti del male." Non avevo mai sentito quella voce, ma il mio cuore sapeva perfettamente a chi apparteneva. "Corazon..." Sussurrai. Lui mi lasciò. "Come hai capito che ero io?" Chiese sorpreso. "Me l'ha detto il cuore." E, dopo aver detto una cosa simile, arrossiì violentemente. Corazon rise. Fece per avvicinarsi a me, ma inciampò e cadde. "Tutto a posto?" E gli tesi una mano, lui la prese, ma al posto di alzarsi, mi spinse verso di lui, poi le cose cambiarono e io fui sotto di lui, il mio rossore ancora evidente. "Corazon che stai...?" Improvvisamente mi ricordai di una cosa. "Aspetta...tu parli!" E mi misi una mano sulla bocca perché l'avevo praticamente urlato. "È una storia lunga, ma sono disposto a raccontartela, se vuoi e se mi prometti che resterà tra me e te." "Mi piace l'idea di avere un segreto con te." Avvicinò il viso al mio. "Sono contento che tu la pensi così." E, finalmente, le nostre labbra si incontrarono. "Credo di essere anch'io innamorato di te, (T/n)." Gli sorrisi mentre lui mi diede un bacio sulla fronte.

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