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Aprendo la porta per tornare a casa vidi James davanti a me con un mazzo di rose in mano.

Mi allontanai per lasciare quei due soli, sperando che Jenn non si lasci manipolare di nuovo da quell'insensibile approfittatore.

JENNIFER's POV

Il mio amico Jack ci lasciò da soli.
Io non sapevo cosa dire e James continuava a fissarmi.
Mi sentivo a disagio fino a quando lui iniziò a parlare; mi disse che aveva fatto un grosso errore e che era stata Madeline a provocarlo.

A quel punto mi salì una rabbia irrefrenabile che avrei voluto sferrargli un bel pugno in faccia.
Ma che gran bella faccia tosta!!
Ora la colpa era di Madeline....

Certo era stata anche colpa sua, ma James non poteva farsi tentare essendo consapevole del fatto che aveva una ragazza.
Beh solo un ragazzo così egoista poteva pensare solo a se stesso.

Presi il sopravvento e iniziai a calpestare le sue stupide rose.

《Ma come puoi dirmi questo?, pensi che dando la colpa a Madeline risolva tutto?, pensi che presentandoti a casa mia con un mazzo di rose renda le cose migliori?, beh ti sbagli caro mio. Ormai non sono più il tuo giocattolino.
Puoi anche andare da Madeline e scopartela se vuoi!
Tu per me non esisti più!!!》

Mi sfogai per la prima volta con lui.

Cacciai tutto il fiato che avevo nei polmoni.

Per due anni ero stata succube di un imbecille.

James se ne andò, quando ad un certo punto mentre percorreva il vialetto di casa mia, di scatto si girò e cominciò a correre verso di me.

Spaventata chiusi la porta più velocemente possibile, ma il suo piede la bloccò.

Entrò in casa e si fiondò su di me tirandomi pugni dappertutto.

In due anni non aveva mai usato la violenza contro di me.

Ma una cosa non sono mai riuscita a capire.

Come si può maltrattare una persona che si ama?

Le mie parole lo avevano talemente scosso che adesso mi stava facendo del male.

Iniziai a gridare aiuto, ma lui mi copriva la bocca con la sua lurida mano.

Ero spaventata perché non sapevo come sarebbe andata a finire.

Immersa nelle lacrime persi tutte le forze e svenni.

......
Mi risvegliai il giorno dopo nel mio letto.
Sentivo un dolore atroce sul viso, avevo dei lividi enormi sugli occhi.
Mi alzai con fatica e mi avvicinai alla porta, quasi non riuscivo a reggermi in piedi.

Sentii dei passi avvicinarsi...

Mia madre preoccupata mi corse subito incontro chiedendomi delle spiegazioni e ovviamente le raccontai tutto.

.......
Quel giorno dovevo svolgere la verifica di biologia quindi non potevo assolutamente mancare a scuola, anche perché avevo studiato tutta la settimana per prendere un bel voto e non mi sarei mai fatta abbattere da un coglione senza scrupoli.

Mia madre fece di tutto per convincermi quel giorno a non andare a scuola, ma io dovevo andarci anche per dimostrare a James che sono più forte dei suoi pugni.

Con chili e chili di fondotinta riuscii a coprire qualche livido, ma non molto.

Ora dovevo solo guardare James negli occhi per fargli capire l'odio che si è creato dentro di me.

Il Bullo, Il Bello E Il SecchioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora