"Sandshrew, usa Turbosabbia!" urlo al mio Pokémon, che con un guizzo scatena una fitta tempesta di sabbia. Mi copro gli occhi con le mani, e riesco a malapena a seguire lo scontro. I due combattenti si stanno fissando negli occhi, entrambi decisi a vincere.
"Gloom, usa paralizzante!" ordina in risposta Rory. Una leggera polvere gialla dall' odore nauseante ricopre il mio Sandshrew, che cade a terra incapace di muoversi.
Non posso perdere, non adesso. Ho fiducia nel mio amico, so che possiamo vincere.
"Forza!" lo incito. "Finiscilo con un assorbimento!" continua Rory.
Il Gloom fa un passo indietro, barcolla un attimo sulla zampa destra, poi, in un batter d'occhio lancia delle piccole sfere che si attaccano a Sandshrew.
Sento il mio Pokémon urlare dal dolore, mentre Gloom risucchia piano piano la sua energia vitale.
Rory è un allenatore con molta esperienza, non c'è che dire. Senza più speranze, porto la mano alla cintura e afferro l'unica Pokéball a disposizione.
"Rientra." Mormoro, ritirando Sandshrew prima che sia troppo tardi.
Sento la risatina di Rory, e un misto di rabbia e vergogna si mescolano nel mio stomaco. Come ho fatto a perdere ancora ?
Io e Sandshrew ci siamo allenati duramente negli ultimi mesi, e questa sconfitta, l'ennesima sconfitta contro il mio acerrimo rivale, pesa come un mattone su di noi. Resto a fissare il pavimento, il movimento continuo dell'erba mossa dal mento mi ipnotizza. Mi stringo nelle spalle quando sento dei passi farsi più vicini. È Rory.
"Se vuoi vincere." sussurra "Non devi avere pietà." continua.
Poi lentamente se ne va, lasciandomi sola con la mia delusione."Scusami." Borbotto fissando il soffitto.
Sandshrew è in piedi sul letto, davanti a me. Di scatto i suoi occhi si fanno vispi e ruota la testa confuso.
"Non avevamo speranze contro Rory. Ma non volevo perdere e.... Ti ho messo in pericolo.
Scusami tanto Sandshrew, avrei dovuto capirlo prima. Se non ti avessi ritirato in tempo... Non voglio pensarci." Continuo mentre gli occhi si fanno umidi.
Sandshrew si avvicina a me, poi, si arrampica sulla mia spalla.
"Shrew!" Dice sorridendo.
"Smettila." cerco di rimanere seria, ma un leggero sorriso si forma sul mio viso. "La prossima volta farò più attenzione. Buonanotte, Sandshrew." Lo saluto, prima di sdraiarmi sul fianco."Pidgeot-To! Pidgeot!"
Pidgeotto mi sveglia rumorosamente.
"Sono sveglia. Arrivo." mormoro ancora addormentata. Pidgeotto se ne sta sul davanzale della finestra, in piedi, con il petto in fuori e il solito sguardo fiero. "Piiidgeot! To!" squilla un'ultima volta, prima di spiccare il volo verso la città. Lentamente scivolo sal letto, allungando le braccia sopra la mia testa. A piccoli passi mi porto davanti allo specchio. Cambio il vecchio e grande pigiama rosa con una grossa felpa blu che mi scende alle ginocchia, sotto, dei leggins neri scendono fino alle caviglie.
Per finire infilo le scarpe da corsa, l'ultimo regalo di papà prima che partisse per la Regione di Sinnoh.
Lascio che i lunghi capelli viola scendano sulle spalle, poi, scendo in cucina.
"Buongiorno." Dico a nessuno in particolare.
"Finalmente, Luna!" Mi saluta mia madre con un sorriso smagliante. "Siediti, ho preparato la colazione."Casa mia è simile a qualsiasi altra abitazione di Kanto: piccola, a due piani, con una stretta cucina ai lati della casa e un ampio salotto.
Il tavolo in cui mangiamo si trova nella sala. Non abbiamo le sedie, mangiamo seduti sugli sgabelli o su dei cuscini.
"Cosa c'è che non va?" Chiede mia madre di colpo.
"Nulla." Rispondo, poco convinta.
Infilzo un pezzo di torta e me lo ficco in bocca. "È che... Mamma, io e Sandshrew non possiamo continuare ad allenarci qui." Dico tutto d'un fiato.
Mi fissa per un secondo, poi sorride leggermente. "Vuoi partire insieme agli altri ragazzi, non è vero?"
"Sì, ecco. Penso sia la cosa migliore." Ammetto.
Beve un sorso d'acqua, poi rimane per qualche secondo in silenzio, pensierosa.
"Ma sì, parti. Starò bene anche da sola. E poi, ho Pidgeotto a tenermi compagnia... È giusto che ti faccia la tua strada, tesoro.
So che tu e Sandshrew dimostrerere quanto valete veramente, prima o poi. Sono orgogliosa di te, Luna." Dice con le lacrime agli occhi.
Non posso fare altro che abbracciarla come non ho mai fatto prima. "Torno presto." la rassicuro, mentre vado a dare a Sandshrew la notizia."Vediamo..." Mormoro osservando la cartina. "Per arrivare a Viridian City Da Pallet Town, il percorso più semplice sembra il percorso numero 1..." Continuo ritirando la cartina tra le mie mani. "Bene allora!" Esclamo.
Prima di partire, mi giro un'ultima volta verso la mia città. Le colline si estendono per kilometri, tutte interamente ricoperte da un soffice manto d'erba. Le case, sono messe in fila l'una vicino all'altra, mentre, al fondo del paese, il laboratorio del Professor Oak spicca insieme alla sua riserva Pokémon. Vedo Pidgeotto volare sopra i tetti delle abitazioni, e non posso fare altro che alzare le braccia in segno di saluto. Una stretta allo stomaco mi assale, così, mi giro dall'altra parte e inizio a correre verso la prossima città.Il percorso 1 è interamente ricoperto da alberi, i quali sono talmente alti da non permettere di vedere il cielo.
Per terra, un piccolo tracciato sterrato segna la via per Viridian City. Il suono dei miei passi rimbomba dietro di me, mentre, attorno, non sembra esserci segno di anima viva.
Di colpo, intravedo accostato a un albero la figura di un piccolo uomo seduto a terra. Un senso di timore mi assale, ma non ho alternative se non passargli davanti.
Accellero il passo, fissando il terreno.
"Hey, allenatrice." Mormora l'uomo. "Ragazzina, aiutami!" Continua.
STAI LEGGENDO
Pokémon: Oltre I Cieli Dell' Avventura
AventuraRegione di Kanto: Come ogni anno, i giovani allenatori si preparano per lasciare le proprie famiglie e partire alla ricerca dei Pokémon. Luna è una ragazza che vive con sua madre e il suo fidato Sandshrew. Nonostante il duro allenamento, però, non...