Change your life

6.

"Hai presente quelle sere nel letto? Quando non riesci a dormire, quando pensi a tutto. Cazzate fatte, parole non dette, pianti, foto, risate, e quel pomeriggio al parco e quella corsa sotto la pioggia. Quella volta che siete andati in spiaggia insieme, quando vi siete tenuti la mano per la prima volta. E tutti quei ricordi iniziano a sfrecciare nella tua mente e si collegano velocissimi l'uno all'altro. E ti ricordi i primi sguardi, i primi sorrisi. Quel primo bacio che uno più bello non potevate darvelo. E un po' vorresti piangere, ma non lo fai per non svegliare nessuno. E muori dentro, muori in silenzio e lasci che i ricordi prendano il sopravvento. chiudi gli occhi e forse non vorresti farlo, forse vorresti fermarti e non iniziare questo viaggio nel passato. E quella volta che aveva provato a insegnarti a giocare a calcio? <Tranquilla che ce la fai, io credo in te> E quella sera che avete passato a camminare per Agrigento senza sapere dove stavate andando? E le litigate finite in un abbraccio e i giochetti d'orologio che vi piaceva tanto fare. E quella volta che ti aveva detto che non si sarebbe mai dimenticato. Quella sera in cui eri fuori di testa e forse hai detto qualche parola di troppo e lui è scoppiato a ridere, ti ha preso e ti ha baciato. Tutti i baci nascosti. Tutte le pagine di diario scritte, le dita intrecciate, le parole sussurrate e le notti passate più abbracciati che mai. E quando ti svegliavi la mattina, ovviamente prima di lui, e sentivi il suo inconfondibile profumo e scendevi a prendergli i cornetti e lui si svegliava tutto spettinato e ti sorrideva. Già, sorrideva. Cazzo quanto era bello e quanto quel suo maledetto sorriso mi scavava a fondo e mi faceva stare bene. E le sere a guardare film in casa da soli. E sì, ora piangi, da sola, nel letto. E piangi in silenzio perché in fondo va bene. Va bene così. Se lui è felice lo sei anche tu... Gliel'avevi promesso. Ce le hai presente o sono matta io?" domando, in lacrime.

Irene si limita ad abbracciarmi forte