Avevo appena finito la "pasta al sugo",perché non so esattamente di che si trattava, quando un insetto entra dalla finestra. Odio gli insetti perchè sono piccoli e si possono infilare dappertutto... Bleah. Lo scaccio con una mano ma ritorna. Io urlo dalla frustrazione e prendo un mestolo. Sono stanco e arrabbiato e non ho voglia di combattere con un mestolo un povero insetto... lo colpisco freddamente e lui cade agonizzante. Sorrido soddisfatto e mi calmo un po'. Mi risiedo con tutta la calma del mondo e addento la bistecca. In casa non c'è nessuno: i miei sono in pizzeria e i miei fratelli sono a casa a dormire da un loro amico, insopportabile tra l'altro. Strappo con i canini un bel pezzo di bistecca, che ormai era quasi fredda. È la lonza di maiale, o almeno così c'è scritto sulla confezione strappata lasciata lì sul davanzale. Il primo boccone va giù senza problemi,come dovrebbe essere normalmente. Il secondo fa la stessa stessa fine del primo. Come il terzo e il quarto. Siamo al quinto. È un po' più grosso del precedente ma io non lo divido a metà. Poi... mi rimase nella trachea. Caddi dalla sedia agonizzante, cercando ossigeno disperato. I miei occhi si fanno pian piano vitrei... Il boccone sento che sta lacerando la mia gola. Sento che mi uccide. Mi butto sul mio telefono e premendolo tremante chiamo un'ambulanza, qualcuno che possa salvarmi. Riesco a liberarmi, in parte, del boccone grazie alle mie dita dritte in gola. Un gesto disperato ma è servito,almeno in parte. Sono in shock. Sento la paura in persona che mi ride dritto nel mio cervello, con una voce metallica. La sento che la risata entra nelle vene e infetta i miei globuli. Questa è vera paura. Faccio una risata isterica seppur tossendo a causa dei tagli in bocca e in gola. Poi scoppio a piangere. Un pianto liberatorio, che libera la tensione e tutte quelle emozioni negative, dal dolore alla solitudine. Ora però sputo sangue. Divento bianco come un lenzuolo alla vista del rosso sanguinolento che esce dagli angoli dalla bocca. Prendo di nuovo il telefono con mani tremanti e digito il numero dei miei. 10 minuti e arrivano, hanno detto... Poi mi ricordo, ignorando le risate eccheggianti della paura, di avere una ragazza. È tardi e lei è in casa. Non la disturbo con una chiamata, anche se tanto boccheggierei qualche parola e niente più.Scrivo un messaggio, senza pensare. La mia paura ha preso possesso delle mie mani per quel messaggio. Io non sto morendo,credo. Aspetto i miei rimanendo in bagno a sputare sangue e vomitare. Il mio peggior incubo era appena iniziato.
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Paura
RomansaLa vita di vive una volta sola. Sfruttala al massimo e non mollare mai. Davanti a niente e a nessuno.