Spesa

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"Oops. Ho interrotto qualcosa?" chiese, osservando la coppia scuotere la testa. Johnny sorrise di nuovo e indicò l'auto dietro di lui con il pollice. "Sto andando al negozio, hai bisogno di qualcosa, Marie?" La donna sorrise e guardò verso la cucina.

"In effetti, sì. Puoi prendermi uova, latte, pane e succo di frutta?" Johnny annuì con il capo, stava per andarsene quando si fermò.

"Sally desiderava venire insieme a me, volevo solo avvisarti." Marie sorrise.

"Grazie, John." Lui annuì di nuovo e si diresse fuori dalla casa. Chiavi in mano. Osservò Sally con i suoi amici e si mise le mani intorno alla bocca.

"Sally!" la bambina si fermò e lo guardò. "Dai, andiamo al negozio!" John si diresse verso la macchina, facendo il gesto di seguirlo alla bambina. Sally rimase lì seduta per un attimo, poi poggiò le sue bambole sull'erba.

"Tornerò, badate a Marzapan e Lilly per me." Jennie e Sarah sorrisero annuendo, continuando a giocare alle bambole senza di lei. Sally si diresse riluttante verso la macchina, arrampicandosi sul sedile del passeggero e si legò con la cintura. "La mamma vuole che tu vada al negozio?" chiese. Johnny fece segno di sì con la testa e inserì le chiavi nel quadro, accese il motore e fece retromarcia sul vialetto.

"Sì, vuole che compri del cibo per lei. Forse posso prendere qualcosa anche per te." Fece un ampio sorriso e guardò la bambina. Sally sorrise nervosamente di rimando e spostò lo sguardo, osservando il paesaggio che scorreva. Quando arrivarono alla strada di fronte al negozio, Sally notò che non stava rallentando per entrare nel parcheggio. Aggrottò le sopracciglia, confusa, guardandolo.

"Zio Johnny, il negozio è di là." disse, indicando con il dito il negozio. Ma non ci furono reazioni da parte dell'uomo. Continuò a guidare, un debole sorriso sul volto. La bambina si voltò e osservò il negozio di alimentari diventare sempre più piccolo, fino a sparire dalla visuale. Realizzando che non stavano andando a fare la spesa, la bambina guardò lo zio guidare fino al piccolo parcheggio vicino al parco comunale. Nessuno ci andava, di Domenica. Sally si stava innervosendo, il respiro aumentava guardando l'uomo con gli occhi sgranati. Johnny parcheggiò l'auto e spense il motore, guardandola. La rabbia era palesemente dipinta sul suo volto.

"Hai detto alla mamma cos'è successo, vero?" domandò, mentre la ragazzina scuoteva freneticamente la testa dicendo no. "Non stai giocando nel modo giusto, Sally." Il suo tono di voce sembrava melodico. L'uomo allungò le braccia e tirò la bambina a sé, ignorando i suoi tentativi di dimenarsi e i suoi mugolii imploranti. "Avevi detto che avresti giocato con me, Sally. Mi hai mentito!" Aprì la portiera posteriore e si spostò sul retro della macchina, trascinò con sé la bambina e la spinse a terra per poi bloccarla. Ignorò i pianti e il contorcersi della bimba. "Ora devi essere punita per aver infranto le regole!" disse, di nuovo con quel tono da cantilena e iniziò a slacciarsi la cintura dei pantaloni.

Creepypasta||Sally WilliamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora