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CAMERON'S POV

"...bene ragazzi per oggi è tutto, come ho già detto prima sono a vostra disposizione, per qualsiasi domanda o problema non esitate a venire nel mio studio e ricordatevi a fine giornata di passare in segreteria a ritirare la nuova divisa della scuola.
Buona giornata ragazzi!"

Dopo queste parole il preside Foster scese dal palchetto e si diresse fuori dalla palestra mentre tutti gli alunni si alzarono per raggiungere le classi per le proprie lezioni.

Io al contrario rimasi seduto sulla sedia ancora un minuto per ripensare agli avvenimenti dell'ultima ora e con gli avvenimenti intendo lei, Desire.

Appena l'avevo vista in corridoio con addosso dei semplici jeans strappati, un maglione grigio largo e delle scarpe col tacco bianche ne ero rimasto subito incantato ma avevo immaginato che fosse una di quelle figlie di papà viziate tipo quelle con cui vanno Nash e quasi tutti i miei amici.
Ma le mie supposizioni erano state ribaltate quando si era diretta verso Nash e lo aveva sbattuto contro il suo armadietto rispondendogli sempre a tono.
In quel momento ho capito di averla giudicata male, ho iniziato a guardarla bene e mi sono accorta di quanto fosse attraente anche mentre minacciava Nash: con quei suoi capelli biondi e mossi che le ricadevano sulle spalle a che si muovevano mentre parlava al mio amico e con quei suoi occhi che non avevo ancora capito se fossero azzurri o vedi ridotti in due fessure...poi però una mano posata sulla mia spalla mi aveva distratto dalla mia "visione" riportandomi alla realtà dove quella ragazza aggressiva quanto bella si era appena girata e stava andando in direzione della segreteria e la mia ragazza mi stava chiamando
"Cam... Ei Cam ci sei"
"Si scusami Cindy cosa mi stavi dicendo?"
le risposi risvegliandomi
"Ti stavo solo chiedendo se mi vedresti meglio coi capelli arancioni oppure platino?"
"Capelli platino? Cindy come mai hai deciso di fare questo cambiamento?!"
le risposi stupito, la mia Cindy era sempre stata molto sul classico anche nel vestire infatti mi sembrava una bambolina di pezza, questa cosa mi piaceva particolarmente perché si addiceva al suo carattere dolce e timido ma adesso farsi i capelli platino o arancioni mi sembrava una cosa non molto da lei.
Poi però mi soffermai di più a guardarla e mi accorsi del fatto che avesse un sacco di trucco sugli occhi, ma la mia sorpresa fu tanta quando abbassai lo sguardo e notai com'era vestita
"E questo cosa sarebbe?!!"
le domandai alzando la voce mentre guardavo quel top bianco panna cortissimo che la lasciava quasi tutta la pancia scoperta e quella mini-gonna dello stesso colore che sarà stata lunga massimo cinque centimetri
"Come cosa sono? Sono i mie nuovi vestiti, ho deciso di cambiare non mi piacevo come ero prima è per questo che ho prima ti ho chiesto la cosa dei capelli"
mi rispose come se fosse la cosa più normale del mondo
"Cambiare? Cindy ma tu sei perfetta come sei non hai bisogno di tutto questo"
le dissi indicando sia il trucco che i suoi nuovi 'vestiti' se si possono chiamare così
"Come scusa? Io faccio quel che mi pare non ho bisogno che tu mi venga a dire cosa posso o non posso fare"
mi rispose urlando
"Veramente Cindy non ti riconosco più da quando mi parli così con questo tono"
"Sai che ti dico? Vaffanculo Cameron" e con queste ultime parole si avviò lungo il corridoio trascinando con se per un braccio la povera Meg che prima di girarsi mi mimò uno scusala con le labbra.

Appena finita questa discussione mi girai verso i miei amici che mi guardavano con gli occhi spalancati, fu Nash a parlare
"Amico ci sono due possibilità: o la caramella là si è comprata un dizionario di lingua moderna al posto di quella del 500 e si è rifatta un guardaroba da put...- si interruppe quando vide l'occhiataccia che gli avevo rivolto- em... pieno di vesti fin troppo scoperti o questo è un sogno"
rispose cercando di sdrammatizzare
"Non so veramente cosa le sia preso ragazzi quella non è la mia Cindy mi a mandato a quel paese, lei!"
gli dissi disperato
"Stai tranquillo vedrai che le passerà"
mi disse Matthew dandomi una pacca amichevole sulla spalla.