Capitolo 1

11 0 0
                                    

Sai quando ti ritrovi a pensare che la tua vita faccia schifo? Sai quando ti ritrovi a pensare a un modo per poter scappare via da tutto e tutti? Quando capisci che non hai più niente per la quale vale continuare a vivere, quando hai perso la parte che ti rendeva forte e solo allora capisci di essere così debole? Io mi sento così, mi sento così da quando loro se ne sono andati, da quando qualcuno più potente di tutti ha deciso di portarseli via, di portarmeli via.

Sono Emily e sono una semplice diciassettenne che continua a vivere ogni giorno come se non vedesse l'ora che un miracolo o non so cosa, mi possa migliorare la vita. Ho dei semplici e lunghi capelli rossi, gli occhi verde smeraldo e non posso definirmi ne alta ne tanto meno bassa. Sono quel tipo di persona a cui non piace mettersi in mostra, ma i miei capelli e i miei occhi non me lo hanno mai permesso.

***

Come ogni mattina mi alzai dal mio adorato letto con le solite grida di mia madre.

"Emily ti vuoi muovere?" mi urlò da dietro la porta.

"Cinque minuti e sono pronta."

Andai verso l'armadio e presi i miei skinny neri strappati sulle ginocchia e una canottiera che mi arriva fino all'ombelico, misi le mie adorate convers nere. Era maggio e l'estate iniziava a farsi sentire. Scesi in cucina e come ogni mattina trovai mia madre e mio padre a fare colazione.

"Buongiorno principessa." mi salutò mio padre dandomi un bacio sulla guancia.

"Buongiorno. Papà mi puoi accompagnare tu a scuola, Nicholas stamattina non riesce a passare a prendermi."

"Tesoro, mi dispiace, ma oggi dovrai prendere il bus."

E con poca voglia mi alzai dal mio posto e andai verso la fermata. Mentre aspettavo il pullman decisi di infilarmi le mie cuffiette ed avviare la mia adorata playlist, mentre giocavo un po' con il cellulare, sentii una mano stringermi una spalla e appena mi girai con mia sorpresa trovai il mio migliore amico Nicholas.

"Cosa ci fai qua?" chiesi abbracciandolo.

"Buongiorno anche a te bambi." disse sorridendomi. "Alla fine sono riuscito a svegliarmi presto e ho deciso di venire a vedere se eri ancora qua."

"Grazie." dissi per poi lasciargli un dolce bacio sulla guancia.

Nicholas Lee era il mio migliore amico da quando ero arrivata a Manhattan un paio di anni prima, appena arrivai ero considerata quella nuova e l'asociale. Lui non ha mai dato ascolto alle voci e piano piano cercò di dimostrarmi che lui era diverso e ci riuscì bene. Era molto alto e se per questo era giocatore della squadra di basket, aveva i capelli di un marrone scuro e così anche i suoi occhi.

"Allora vogliamo andare?" mi chiese per poi mettermi un braccio sulla spalla.

"Andiamo." dissi per poi stringermi a lui.

Come ogni volta mi aprii la porta e mi aiutò a salirci, mi sistemai al mio posto e aspettai che anche lui salisse, accese la macchina e io accesi poi la radio.

"Questo vizio non te lo toglierai mai." disse ridacchiando.

"Mai." dissi sorridendogli.

"Allora bambi, sei pronta per la nostra estate non-stop?"

"Certo!"


Arrivammo a scuola poco dopo continuando a chiacchierare di stupide cose. Appena scesi mi ritrovai schiacciata tra la macchina e delle piccole braccia. Isabella.

Isabella White quando la conobbi era solo la migliore amica di Nicholas e come molta gente aveva potuto pensare, tra me e lei non c'era mai stata nessuna rivalità per via dell'amicizia con Nicholas, dopo un paio di sere passate in vari locali legammo così tanto da diventare un'unica cosa. Era una ragazza davvero bella, una di quelle con cui sogneresti di stare, un fisico perfetto, le curve erano al posto giusto, era un po' più alta di me, ma non troppo. Aveva i capelli biondi e lunghi, gli occhi invece erano in contrasto con i suoi capelli, erano di uno scuro intenso.

FreedomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora