_Capitolo 19_

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-Hey

-Jess, che c'è a quest' ora? È successo qualcosa?

-Perché sei sveglio a quest'ora? Che stai facendo?

-Jess, tutt'apposto?

-Secondo te come sta andando? Vaffanculo.

LiSa'S pOv

Jess stava diventando troppo ossessiva,non riesco a capire come possa pensare che Frederick non la vuole più.
È un soggetto molto geloso, quando ha questa sensazione dentro di se, cerca in tutti i modi di capire se è vera la sensazione che vive dentro di sé.

<<Tutto apposto?>>
Le chiedo,appena entra nella camera.

Stava piangendo, mi alzo e l'abbraccio.
Per me è come una sorella, potrei prendermi cura di lei per sempre, passeranno gli anni, la nostra amicizia durerà.

<<Lisa, io lo amo e ho paura di perderlo... Sono una persona gelosa lo so, ma di lui non posso farne a meno.
E ci provo,provo,provo a smetterla ma, non ci riesco.>>

Coccolo Jess tutta la notte, sperando che si calmi.

***

Jessica's pov
É lunedì, devo tornare al dormitorio per le anticipazioni degli esami, e Lisa resterà qui per un'altra settimana.
Frederick é giù che mi sta aspettando, quindi saluto con un abbraccio Lisa e scendo.
Appena esco c'è Frederick che mi guarda appoggiato allo sportello della macchina.
Aveva una camicia a quadrati bianca e nera, maglia nera sotto, leggins nero e anfibi verde fogna.
Come si era vestito?
Penso alla nottataccia di due giorni fa, ed è proprio lì che sale l'ansia.

Non parliamo per tutto il tragitto, io resto con la testa fuori dal finestrino, lui a guidare con il suo Smartphone in mano con whatsapp accesso.
<<Voglio evitare di fare un'incidente per la seconda volta.>>
Dico

<<Va bene, va bene, lo poso!>> dice con Aria innocente. <<come mai così aggressiva?>>

<<Non hai il diritto di saperlo>>

<<Te Pareva>>

Frederick' s pov
Non trovavo più Jess.
Mi sveglio di soprassalto e noto che nell'altra camera non c'è.

Mi vesto e scendo a cercarla.

Mi stava assalendo il panico, a quest'ora di notte dove sarebbe potuta andare?
Giro per il dormitorio, poi vado al giardino che si trova accanto.
Cammino a vuoto, ma di lei non c'è traccia.

<<Jessica! Jess!>> Urlai <<Dove sei!?>>

Correndo verso nord, riuscivo ad intravedere una sagoma, andavo sempre in questa direzione, ed eccola li.

<<Ma dov' eri? Ti ho cercata dappertutto.
Perché mi eviti? Cosa ti ho fatto?>>
Alzo la testa con un viso di rabbia. Quasi mi viene da piangere.

<<Guarda che bella luna c'è oggi.
Com'è grande, guarda com' è luminosa...>>

Mi avvicino e la blocco con le braccia.

<<Smettila di evitarmi...ti prego>>

<<Non ti sto evitando.>>

Si libera e si sporge sulla ringhiera metallica che segna la fine del giardino, affacciandosi al lago che c'è li giù.

<<È solo che... non sono sicura. Non sono sicura di essere importante per te.
Non sono sicura che per te posso essere qualcosa. Mi sento a disagio quando sono con te.
Mi sento gelosa, possessiva...ho bisogno di tempo.
Tempo per cercare di riflettere.>>

<<Vorresti mantenere le distanze?>>

<<Si>>

Il Coinquilino. #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora