Prologo

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Sono un cacciatore, o almeno lo ero fino a poco tempo fa. La mia vita è cambiata quando ho cercato di uccidere il primo vampiro della città.Credevo che i vampiri fossero tutti uguali, assassini affamati che vagano nella notte in cerca di una nuova vittima,da quando si sono mostrati alla luce per loro e diventato molto facile trovare persone disposte a tutto per diventare immortali. Io invece li ho odiati dalla morte della mia gemella l'ultima traccia della mia famiglia. Circa cinque anni fa ero mezzo morto quando un cacciatore, mi trascinò via dal covo dei vampiri lasciando li il cadavere di mia sorella, adesso ho una ferita obliqua che parte dalla spalla destra fino all'ombelico che mi ricorda,ogni volta che mi guardo allo specchio, la morte di mia sorella. Marco il mio mentore mi portò in un pronto soccorso dove mi ricucirono come meglio potevano, quando mi risvegliai ero solo e sul comodino ospedaliero c'era un bigliettino di carta con un numero e la frase "la vita da cacciatore non è facile". Lasciai l'ospedale in poco tempo anche perché non potevo permettermi di rimanere più a lungo del necessario tornai nell'appartamento che condividevo con mia sorella,un bilocale un bagno e una stanza abbastanza grande da starci un letto a castello, alcuni armadi, un angolo cucina rialzato e un tavolino con due sedie,situato al piano superiore di un bordello nella zona più malfamata della città, chiamai il numero che c'era sul foglietto e due giorni dopo cominciai il mio addestramento. Adesso che ci ripenso quattro anni di duro addestramento per finire dopo soli nove mesi come uno di loro, sono un maledetto vampiro e l'unico desiderio di vita è la vendetta.

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