Capitolo 3

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Sono passati ben vent'anni dopo la morte di Sarah. Avevo trovato una casa e un lavoro da contrabbandiere insieme ad un'amica di nome "Tess". Mi alzo dal letto e sento bussare alla porta. Era Tess che, con un'espressione seria mi dice:«Sveglio da molto?» la ignoro completamente. Lei inizia a versarsi un bicchiere di bourbon chiedendomi se ne volevo un pò. La guardo e le faccio segno rispondendole di no. Dopo due minuti lei spezza il silenzio che c'era tra noi e inizia a dirmi:«Ho delle notizie interessanti».
Mi appoggio sul tavolo e le chiedo:«dov'eri finita?» la guardo mentre beve un sorso di bourbon, poi scandisce la voce e dice:«Distretto di West End». Con aria stufa discuto del nostro affare ma poi noto in lei una ferita verso la guancia e inizio a chiedergli cosa era successo. Vedo Tess che prende un fazzolettino umido in mano e tampona sulla ferita. Dopo un pò di tempo si gira verso di me rispondendomi:«Stavo ritornando qui tranquilla, quando due stronzi mi hanno assalita,ok? Hanno messo a segno qualche colpo. Ma...bhe, c'è l'ho fatta». Gli prendo il fazzolettino umido dalla sua mano e cerco di aiutarla tamponando sulla ferita e le chiedo:«I due stronzi sono ancora con noi?» lei fa un mezzo sorrisetto dicendo di essere molto divertente. Provo a dirle se magari avrebbe capito chi fossero ma lei con un'aria stufa mi risponde che erano due qualunque e cerca di farmi capire che il colpevole in tutto ciò ad aver mandato quella gente è Robert perché sa che gli stiamo addosso. Appoggio le mani sul tavolo e le dico:«È sveglio il pezzo di merda...» mi interrompe subito e con voce astuta mi dice:«No,non abbastanza. So dove si nasconde» non le credo e le rispondo:«Si, certo, come no». Tess mi guarda e divertita mi guarda:«Un vecchio magazzino nell'area cinque...ma non so per quanto resta lì». Alzo un sopracciglio e la guardo divertito dall'idea di andare in quel posto anche subito. Usciamo e ci imbattiamo per la missione. Vedo  guardarsi intorno e inizia a dirmi:«Il punto cinque è ancora aperto. Meglio sbrigarci». Annuisco e la seguo. Lei mi raccomanda che andrà tutto bene e che ha procurato i documenti se in caso di necessità servissero. Camminiamo e troviamo il punto cinque. Trovo una guardia che aveva appena chiesto i documenti, Tess li consegna appoggiandole sulle sue mani e mentre lui li controlla ci dice:«Cosa ci fate qui?» calmo inizio a dirgli:«Ho un giorno libero. Visita ad un amico...» mi guarda dicendomi:«Bene, passate pure». Stavamo per entrare ma all'improvviso sento lo scoppio di una bomba, chiudono il cancello e sparano in continuazione. Sento i soldati gridare:«Sono le luci!».

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