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Lui era lì che mi guardava.
Francesco.
Il mio incubo peggiore.
"Tu!"gli urlai contro come se non sapessi di essere in una classe di scuola,con una ventina di alunni e una prof. che mi stava uccidendo con lo sguardo.
Lui era impassibile e questo mi infastidì ancora di più."Signorina Tantucci(il mio cognome),mi vuole spiegare perché si altera in questo modo durante una mia lezione?"mi domandò poco arrabbiata.
"Lui..cioè tu..cioè io..io.."cercavo di spiegare ma sentivo le lacrime voler scendere a dirotto.
"Signorina Tantucci la smetta di balbettare e vada subito in presidenza se non vuole essere sospesa!"mi disse in tono fermo la prof.

Me ne stetti zitta e uscì dalla classe.
Bene!Già in presidenza e non sono neanche arrivata!
Improvvisamente mi ritrovai a terra e con un culo dolorante.
"Ma che cazzo!""E tu chi sei?!"dissi a dir poco infastidita.
"No,tu chi sei!Mi vieni addosso e non chiedi neanche scusa!"dice quello che appena alzo lo sguardo si rivela un ragazzo.È carino anche!Ahh ma che pensi!
"Ah io sarei venuta addosso a te?"gli urlo praticamente in faccia."Bhe si.Sapevo di essere irresistibile, ma non tanto da buttarmisi addosso!"dice con un sorriso beffardo e se ne va,lasciandomi non poco allibita. Ma tutti a me capitano??
Si cara.
E tu chi sei adesso?
La tua coscienza,carina.
Oh,ci mancava solo questa.
Comunque ammetti che era un ragazzo carino.
Bhe si..ma non è questo il mio problema adesso!
Ti stanno chiamando.
Ma chi?
La preside,idiota.
Ah già.
Entro in presidenza e mi siedo.
"Allora,la prof. mi ha spiegato tutto.Mi dici cosa ti è successo?Perché hai urlato in quel modo?"mi domanda la preside."È una storia lunga.."dico abbassando lo sguardo e sento già gli occhi riempirsi di lacrime.
"Ho capito.Quando hai voglia di parlarne sono qui.Per adesso non faccio niente,anche perché è il tuo primo giorno.Puoi andare cara."disse.Biascico un "grazie" ed esco velocemente.
Vado in bagno e finalmente scoppio a piangere.Non potevo trattenermi a lungo comunque.
Riesco a calmarmi un po dopo aver sentito bussare la porta."Posso?"sento dall'altra parte.
"Si"dico piano.
Entra una ragazza che non conosco e si siede di fronte a me.
"Ehm..io sono Camilla"dice e mi porge la mano.
"Emily"dico e gliela stringo.
"Ecco,so che non ci conosciamo però, ti ho sentita piangere e mi sono preoccupata.È successo qualcosa?"mi dice.
"Sei gentile,ma non credo abbia tanta voglia di spiegarlo"dico e scoppio di nuovo in lacrime.
Lei con mia sorpresa mi abbraccia,e mi sussurra all'orecchio cose come "Shh,andrà tutto bene" o "Non preoccuparti,ci sono io".
Dopo un po mi calmo e scigliamo l'abbraccio.
"Grazie"le sussurro.
"Non c'è di che.E comunque non piangere più, sono sicura che quando sorridi sei molto più bella"dice sorridendo.
Le sorrido anch'io e usciamo dal bagno.
Mi sciacquo il viso e dopo averla salutata torno in classe.

Alla fine delle lezioni scappo subito a casa e mi metto sul letto.
Ora voglio solo dormire.

Los Angeles Con Amore(wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora