Billdip - Prompt Au

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Prompt: ognuno può vedere la morte delle altre persone ma non la propria, inoltre una qualche oscura forza impedisce di dirlo.




E tu? Come vorresti morire?

Quella era una domanda che avevano fatto parecchie volte a Bill Cipher e lui aveva sempre risposto alla stessa maniera:

Nel lusso più totale, a centodieci anni, lo stomaco pieno, boccale in mano e tutte le persone più care a me vicine.

Già, chi non desiderava di non morire così? Soprattutto in un mondo come quello poi...
Se esisteva un Dio, era senz'altro crudele con i poveri fessi che abitavano quel miserabile pianeta, almeno era quello che pensava Bill.
Ognuno aveva la possibilità di vedere la data esatta della morte di tutti quelli attorno a loro, ma per quanto provassero a comunicarla al povero mal capitato ogni tentativo era come interrotto da una forza oscura, che li faceva bloccare all'istante.
L'unico modo era aspettare il giorno in cui tutti erano carini con te, in modo che quando non ci saresti stato più non avrebbero avuto rimpianti, ma Bill non voleva vivere nel terrore ogni volta che succedeva, così era sempre calmo e rilassato quando gli veniva proposta un'uscita assieme dalla sua pazza e scatenata gang, non si scompose nemmeno il giorno prima, quando avevano annullato tutti gli impegni per una serata in discoteca e nemmeno quel giorno, quando il suo fidanzato gli aveva proposto di passare un intero pomeriggio a casa.

《Che pensi?》

La voce sommessa e dolce di Dipper lo risvegliò dai suoi pensieri, mentre delicatamente una delle mani del castano scivolava nei ciuffi biondi di lui, accarezzandolo lentamente.
L'altro rispose facendo le fusa e tirando la testa all'indietro, provocando una leggera risatina dell'altro.
Il divano sul quale erano seduti era comodo e morbido proprio come se lo ricordava, il solito programma scemo alla televisione e il suo Pine Tree seduto sulle sue gambe ad accarezzargli i capelli.
Non poteva essere più perfetto di così.

《Che probabilmente non mi dispiacerebbe morire qui.》

L'altro fece un bel sorriso, ma il movimento gli era sembrato meccanico, per poi portare la testa nell'incavo del suo collo e strofinarci il viso contro.
A quel gesto affettivo il biondo sorrise, stringendo di più Dipper a sé e facendogli spazio, in modo che potesse iniziare a baciargli il collo.
Lo aveva lasciato fare per un po', ma poi lo aveva spostato con la schiena sul divano, buttando tutto il suo peso all'indietro e prendendo a sua volta a baciargli il collo.
Dipper rimase sorpreso per un primo momento, per poi iniziare a mugolare quando i baci divennero morsi, per poi spostarsi verso la mascella, ritornando ad essere baci soffici e delicati e infine giungere alle labbra morbide di lui, incatendosi alla fine in un lungo e appassionato bacio, mentre le mani correvano sotto la maglia oppure sui fianchi e gli arti si intrecciavano tra loro in un groviglio che intendeva intrappolare per sempre quei due amanti.
Si staccarono delicatamente, per poi riprendere fiato mentre ancora il palato era caldo e gli occhi languidi e pieni di desidero, si ripetere quel contatto, di possedersi-
Almeno finché il biondo non sgranò gli occhi, si staccò dall'abbraccio e si mise in piedi, chiedendosi come aveva potuto dimenticare una cosa simile.

《Ho dimenticato il cellulare, se trovo delle chiamate perse di Tad sono morto!》

Quella mattina lui e Will gli avevano ripetuto più e più volte di portarlo sempre con sé dato che entrambi non sarebbero stati lì tutta la giornata e volevano essere sicuri che quello scapestrato non si cacciasse in un qualche guaio.
Ma si sentì afferrare per il polso, quasi tirare all'indietro in modo da farlo sedere sul divano; si girò con aria un po' annoiata rivolgendosi con tono superficiale al ragazzo.

《Dai Pine Tree, non ci metto nulla. Il mio appartamento è proprio quello al piano superiore! Lo so che la tua vita è miserabile senza di me, ma non devi temere! Ok, ciao, bye hahah》

Senza nemmeno aspettare che dicesse qualcos'altro si staccò dalla presa e corse lungo tutto il corridoio, per poi prendere le scale che salivano al suo appartamento.
Se fosse rimasto lì per un altro po', si sarebbe reso conto del muto grido di disperazione che ringhiava e rimbombava nella cassa toracica di Dipper, quello che non poteva uscire, che voleva raggiungerlo ed improrarlo di aspettare, di restare ancora con lui almeno per cinque minuti, per un'ora, per tutta la vita.
Ma Bill era già andato sopra, lontano da lui, senza sapere quando o come, ma sapeva che sarebbe accaduto presto.
In fondo Bill era distratto e superbo, c'erano un sacco di cose che non controllava e faceva superficialmente.
Ad esempio non ricordava nemmeno dove avesse messo il telefono, dovette cercarlo per un po' prima di trovarlo e vedere che con grande orrore c'erano sette chiamate perse di entrambi i suoi fratelli e un messaggio.
Lo lesse appena, per poi rendersi conto che era di suo fratello Will che gli ricordava un qualcosa, ma non arrivò a leggerlo che un forte fischio dal cucinino attirò la sua attenzione.

"Hai chiuso il gas?"  -Will


((Ancora angst, ormai dovreste saperlo che con me non si scherza.
Mi faccio perdonare con la prossima
Shir

Gravity Falls and other fandoms one shot ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora