Regrets and Kindness

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Au dove Bill per una causa sconosciuta  dopo il Weirdmageddon è bloccato in un corpo umano e vive con i Pines per essere tenuti sotto controllo.
Mabel e Ford parlano delle loro colpe e del weirdmageddon, ma una persona si riprende il merito che gli appartiene
Fluff e affetti familiari



Con un tonfo e un rumore sordo, il cartone di latte era caduta per terra, sbattendo su uno spigolo e facendo cadere sul pavimento parte del contenuto, chiedendo una grande forza per non imprecare o arrabbiarsi nel mezzo della notte.

Mabel chiuse gli occhi e fece un respiro profondo, per poi prendere lo straccio e pulire il pavimento di legno prima che si inzuppase troppo, per poi alzare il cartone e vedere quanto latte fosse rimasto e, una volta constatato che era abbastanza, lo mise nel pentolino e accese la fiamma, lasciando che si scaldasse almeno un po'.

Si lasciò cadere sulla sedia, poggiando un gomito al tavolo e la testa sulla mano, aggrottando le sopracciglia e concentrandosi su quello che spesso la teneva sveglia per giorni interi, che aveva tormentato la sua testolina per due anni da quel tragico evento.

Anche se oramai avevo quattordici anni (quasi quindici) e il Weirdmageddon era solo un lontano ricordo, così come la pericolosità di Bill dato che viveva addirittura in casa con loro, la stupidaggine di quella bambina la tormentava ancora, nonostante ora fosse un'adolescente e quasi una donna, ma proprio per la vergogna e il senso di colpa, aveva preferito celare quei segreti nel suo cuore e nella sua mente, facendosi carico di tutto quel peso, continuando a nascondere polvere sotto il tappeto, aspettando solo quando sarebbe scoppiata.

Appena sentì dei rumori provenire dal liquido, si alzò un po' assonnato e prese dalla credenza una bustina di cioccolata calda, per poi versarla nella pentola e iniziare a girare con il mestolo. Assieme al ribollire del miscuglio di latte e polvere di cacao sentì lo scricchiolare del legno, segno che qualcuno stava vendendo in cucina. Si girò di scatto verso l'entrata per poi trovare suo zio Ford sull'uscio, in maglietta bianca e pantaloni lunghi del pigiama di un azzurrino chiaro, che in un certo senso facevano contrasto con la vestaglia rosa di lei.

L'anziano fece il suo ingresso in cucina guardandola interrogativo, mentre lei si sentiva scoperta, cime se davvero quello che stava facendo non fosse una cosa giusta da fare, come se fosse una cosa che andava punita.

《Perché sei sveglia?》

Mabel abbassò lo sguardo per pochi secondi, per poi posare il mestolo e rialzare il volto su di lui.

《Potei farti la stessa domanda.》

Rispose lei con decisione, ma quel tono e la risposta cuasarano solo una leggera risata a suo zio, il quale fece ancora qualche passo avanti per poi fermarsi ad un paio di metri da sua nipote.

《Incubi, tu?》

Lei si sentì subito male per aver chiesto una cosa cosa del genere, per aver provato a fare la furba, avrebbe dovuto pensarci al fatto che Ford si svegliasse spesso la notte per colpa di quel piccolo problema, specialmente ora che lui viveva con loro, che avevano quei suoi occhi gialli da rettile puntati su di loro costantemente, come se fosse pronto ad attaccare di nuovo e rendere le loro vite un inferno, ma per fortuna da quando era caduto "l'incidente "non aveva dato problemi di quel tipo. Per il momento.

《Anche io... Più o meno.》

《Posso sedermi?》

Lo scienziato indicò una delle sedie del tavolo scrutando la ragazza che era intenta a riprendere in mano il mestolo, quindi poi gli annuì emettendo un verso di affermazione,  girarandosi di nuovo verso la pentola mentre l'altro prendeva posto a tavola.

Gravity Falls and other fandoms one shot ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora