sotto ai tuoi occhi c'è amore

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E pensare che avevo iniziato a giocare per ingelosire il ragazzo a cui facevo il filo da mesi per poi finire in questo modo...
Iniziò così:
Era l'ultima gita dell'anno, della terza media e, tutti i miei compagni di classe avevano ormai gli ormoni a palla anche causa dell'età e quella gita ne è stata la dimostrazione.
Io e altri miei amici decidiamo di giocare ad obbligo e verità.
Forse sbagliavo ma volevo far ingelosire il ragazzo dagli occhi neri che tanto mi piaceva con cui si stava scrivendo con una mia compagna di classe...
Avevano una certa simpatia l'uno per l'altra quindi dovevo fare la mia mossa: farlo rodere alla grande e per farlo io ho giocato a quel gioco idiota dove degli adolescenti con gli ormoni a mille volevano a tutti costi baciare l'uno l'atra.
Iniziamo e io vengo scelta per baciare un mio ex abbastanza schifoso (e aggiungo bacia da cani), sapete quando dopo qualche anno rivedete la persona che vi piaceva tempo fa e dite: ma come cazzo faceva a piacermi lui? Ecco stessa cosa.
Ora una facile bacia il più bello dei giocatori e io sbuffo involontariamente perché quello lì è un mio caro amico e non volevo baciasse una... ci siamo capiti.
O forse era un altro il motivo? Penso. Ma allontano il pensiero e andiamo avanti questo "scambio di amore".
Si si uno bacia l altra, l'altra bacia lui e bla bla bla. Finché, tocca di nuovo a me. Questa volta dovevo baciare io il mio "caro amico". Un brivido mi percorse la schiena al suono "baciatevi" e forse lui se ne accorse o probabilmente non vedeva l'ora di mordere la sua prossima preda.
Viene verso di me con la velocità di un bradipo addormentato a differenza mia che sarei andata li alla velocità della luce e gli avrei leccato la faccia.
Si avvicina con il rischio che i prof ci possano guardare, tutto questo fissandomi tutto tempo negli occhi. Sentivo un sorte di paura o forse curiosità? Una curiosità che aveva un blocco come un muro davanti ma io: presto il muro lo avrei abbattuto.
Facevamo le cose opposte, lui si avvicinava e io mi allontanavo. Mi allontanai finché non colpii il vetro delicatamente a quel punto non avevo scampo; arrivò con un sorriso beffardo sul volto e fece schioccare le nostre labbra per qualche secondo, io chiusi gli occhi e lo fece anche lui prima ancora di far scontare le nostre labbra. Mi godetti il sapore delle sue labbra per poi staccarci.
Rimasi scossa e all'inizio non capii il motivo.
Un attimo e successe il finimondo. Un attimo e quel gioco fatto per gelosia si trasformò un tutt'altro.
Io volevo far rodere quel ragazzo quando il mio vero amore stava davanti ai miei occhi e non l'avevo notato per tutto questo tempo. Per tutto questo tempo. E forse era troppo tardi, o forse ora è troppo tardi, o magari non è mai stato il momento, magari deve ancora venire il momento o forse non verrà mai. Chissà come andrà a finire: il segreto è solo vivere e vedere che giochi strani la nostra vita ci farà fare.

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