«Cazzo è tardi»
Guardo la sveglia e sono le 8, primo giorno di scuola e già una figura di merda.
Mi alzo, mi lavo, e apro l'anta dell'armadio, sono indeciso, cosa prendo t-shirt, camicia e jeans o felpa con i jeans?
Alla fine mi decido e scendo di fretta le scale, saluto la mamma e di corsa corro per prendere il bus.
Entro e mi siedo davanti e noto che dietro c'è un bel ragazzo.
Io tutto timido mi metto le cuffiette e ascolto la musica.
Arrivati a scuola mi dirigo verso il mio armadietto il numero 206, arrivato all'armadietto lo apro e metto dentro alcuni libri.
Ad un certo punto sento da dietro le spalle una voce maschile dirmi ciao.
Mi giro e noto che è il ragazzo che c'era prima sul bus.
Io tutto rosso dall'imbarazzo rispondo «ciao»
E lui tutto deciso mi porge la mando dicendomi «Piacere Mark» e io «Piacere alex»
Dopo di che mi chiede che in che classe fossi capitato e io gli dissi che ero in 1GR e lui con i sorriso stampato sulle labbra disse che anche lui era in quella classe allora presi coraggio e gli chiesi se volevamo andare in classe insieme.
Una volta entrati in classe, tutti i ragazzi e le ragazzi che c'erano dentro si voltarono verso di noi.
Venne a presentarsi una ragazza con i capelli rosa, carnagione pallida, con i piercing, e le panta tutte rovinate, mi porge la mano e si presenta «ciao, piacere io sono Rosie» e io «piacere io sono Alex e lui è Mark».
Lasciando parlare Mark e Rosie i prendo posto nei primi banchi davanti alla lavagna.
Una volta seduti tutti i mi ritrovo senta un compagno di banco.
La professoressa inizia a fare l'appello, ad un certo punto dice dov'è Thomson? E noi senza sapere chi fosse non rispondemmo ad un certo punto qualcuno bussa alla porta ed entra in quel preciso istante il mio cuore si fermò: davanti a me vidi un ragazzo alto con i capelli neri e la carnagione pallida, occhi verdi e un sorriso magnifico.
La professoressa disse, «eccolo è arrivato» senza neanche parlare si sedette affianco a me.
E io per tutta l'ora stetti zitto a fissarlo.
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"TI RACCONTO UNA STORIA"
RandomSe solo si potesse toccare il celo con un dito, tutti si sentirebbero dei super eroi, se solo potessimo cancellare quel sorriso imbronciato per far sorridere veramente le persone. Siamo timidi e impacciati, siamo vulnerabili e insicuri, ma mai e poi...