Destiny's Red String ~ MikaYuu

4 ~ La Mattina (?)

PERDONATE IL RITARDO DI 629261851 ANNI LUCE E ANCHE IL FATTO CHE STO CAPITOLO È CORTO COME LO SCHIFO MA A QUANTO PARE IN TERZA LICEO SI FANNO TRE VERIFICHE A SETTIMANA OGNI SETTIMANA... :D CONTINUERÒ AD AGGIONARE ANCHE SE LENTAMENTE :3 CIAO A TUTTI

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Non sono riuscito a dormire la notte scorsa, ero troppo emozionato riguardo "all'appuntamento" di oggi con Mika...
Dove ci avrebbe portato Shinya?
Cosa avrei dovuto indossare?
Cosa avrebbe indossato Mika?
Cosa stava facendo in quel momento?

Grazie a Dio mi sono calmato... Se Guren avesse potuto leggere nella mia mente, probabilmente mi avrebbe preso in giro fino al mese prossimo. O anche di più.

Alle due del mattino ero ancora sveglio, col cellulare in mano, ad esaminare tutti i suoi social media..

Mi sono addormentato per le due e un quarto penso..

Mi sveglio, e sbadigliando mi avvicino alla finestra di camera mia, giusto accanto al mio letto, e tiro su la tapparella. La luce entra nella camera, illuminando ogni angolo.
Sbadiglio ancora una volta, e scendo in cucina, dove Shinya, già vestito e pronto ad uscire, mi guarda con gli occhi spalancati.
Mi siedo a tavola e inizio a trangugiare uno dei suoi soliti pancake, buoni come sempre, ed alzando gli occhi vedo il suo sguardo stupito.
''Che c'é? E dove vai?'' Borbotto con qualche pezzo di pancake in bocca.
Lui si mette a ridere e si siede a tavola.
"Pensavo che dovessi vederti con Mika oggi.."
"Ah, si..." Mi alzo di colpo e trangugiando l'ultimo pezzetto di pancake mi precipito su per le scale, chiedendo a Shinya che ore sono nel frattempo.
"Tardi. Sbrigati!" Lo sento rispondere dalla cucina.
Entro in camera quasi di corsa, e afferro un paio di jeans e una maglia verde chiaro dall'armadio, le infilo, e indosso anche la mia felpa preferita, una semplice felpa col cappuccio, anch'essa verde, ma verde scuro.

Scendo di sotto, armato di cellulare, e infilo le mie air force, mi guardo attorno cercando Shinya.
"Dove sei Shinya? Dobbiamo andare!!"
Lo sento ridere dal salotto, e risponde: "Ti ho preso in giro, se ti avessi detto che usciremo tra una mezz'ora non ti saresti preparato più...'
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Sbuffo, e mi avvio al salotto.

''Quindi, dove ci porti?'' Chiedo, sedendomi accanto a lui. "E dov'è Guren?''
"Guren aveva del lavoro in ospedale, e io vi porto in un posto vicino alla vostra scuola, lo conosco perché anche io andavo a scuola la."
Ridacchio.
''Allora é una scuola bella vecchia..."

Lui sbuffa e mi lancia un cuscino in faccia.
''Non sono vecchio, sei tu troppo giovane!"
Rido.
Shinya è uno che si cura molto, e parlargli della sua età o simili spesso e volentieri lo fa arrabbiare.
"Scusa..." ridacchio di nuovo.

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Sento bussare alla porta.
"Mika... Svegliati... Ricordi, mi avevi parlato di un appuntamento con il friendzonato-Yuu...'' Sento una risatina familiare, dev'essere Krul, che mi prende in giro per Yuu.
"Si, mi sto alzando..."
Mi alzo, sbadiglio ed accendo la lucina sul comodino accanto al mio letto.
Vado all'armadio e ne tiro fuori un paio di jeans e una maglia bianca, me li infilo velocemente e afferro la mia felpa bianca e nera, ai piedi del letto, quindi prendo il telefono, sotto al mio cuscino, e mi dirigo in cucina.
Nessuno é in cucina, però un paio di toast e della marmellata mi aspettano in un piatto sul tavolo.

Mi siedo e inizio a mangiare.

''Krul, mostrati... So che vuoi farmi qualche domanda" Continuo a mangiare.
Krul arriva, cellulare in mano e sguardo rivolto ad esso, e inizia
"Sono quasi le nove, a che ora dobbiamo essere lì?"
Finisco di mangiare, e rispondo
"Usciamo.. Dovrei essere li per le nove e un quarto, più o meno..."
Lei annuisce, e si va a infilare una felpa.
Mi alzo, e mi avvio alla porta, dopodichè inizio a smanettare sul cellulare, e chiedo a Yuu-chan a che punto è.
"Krul... Yuu-chan sta già andando! Muoviamoci!!" Urlo, non sapendo dove lei sia.
Mi giro e lei è dietro di me, io trasalgo. La sento ridacchiare, quindi esce di casa. "Spaventato?" Dice, senza nemmeno girarsi.
Sbuffo, e chiudendo la porta di casa le rispondo: "No... Ma non mi aspettavo che fossi qui..."
Lei ridacchia di nuovo, e ci avviamo verso la macchina parcheggiata.