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'Respira'
Uno,due,tre...
'Andrà tutto bene,respira'
Respira
Respira
Respira...
Riemergo dalla mia prigione emotiva, e mi sento come se avessi fatto a pugni con tutta quanta la scuola.
Il respiro é ancora affannoso, e sento le costole dolere da tanto velocemente si sollevano e riabbassano.
'Respira'
Eh certo, la fanno facile loro.
Non sanno cosa si prova a non riuscire nemmeno ad aprire le labbra per far passare l'ossigeno.
Non sanno com'è quando il cervello si blocca e tu non puoi fare altro che startene ferma, e piangere e cercare disperatamente aria.
I ricordi di quella notte mi affollano la mente, e non riesco a mandarli via...
✖️✖️✖️
Sento la chiave girare nella serratura. Guardo il telefono e mi accorgo che sono le due, dove sarà stato tutto questo tempo? Entra in camera mia, sento odore di birra, birra e vino. É ubriaco, ha gli occhi rossi e mi guarda con odio.
'Papà, vai a dormire,sarai stanco.'
'Stai zitta,devi stare zitta'
Non è la prima volta che mi parla così, ma stasera mi fa davvero paura. E se mi facesse del male? No, lui è il mio papà, non mi farebbe mai del male.
'Se tu non fossi nata sarei più felice'
Sento gli occhi inumidirsi. Provo a dirmi che che é l'alcool a parlare, ma si sa che gli ubriachi dicono sempre la verità.
Si avvicina al mio letto, ha gli occhi davvero rossissimi.
'Sei una piccola puttana parassita,una fallita, inutile ragazzina'
Sento la guancia bruciare forte.
Ci metto qualche secondo a realizzare cosa è successo, e non appena lo faccio mi sento trascinare fuori dal letto.
'Inutile, nessuno ti vorrà mai'
Un'altro schiaffo.
'Adesso ti faccio capire io cosa si meritano le puttanelle come te'
Lo sento sfilarsi la cintura.
Il primo colpo arriva tra le scapole, mi mordo il labbro per non urlare dal dolore. Brucia,brucia da morire.
Due.
Tre.
Quattro.
Sento le lacrime scendere bollenti sulle guance.
'Errore,sei un errore. Ricordatelo,puttana,nessuno ti vuole qua.'
La schiena brucia da morire, e mentre mi dice queste parole mi stringe gli avambracci.
Finalmente mi lascia e se ne va, esce di nuovo di casa.
Nel silenzio,scoppio a piangere rumorosamente, come mai ho fatto prima.
Mi alzo e davanti allo specchio mi sfilo lentamente la maglia del pigiama, e osservo il risultato di quella terribile serata.
Ho la schiena piena di segni rossi, probabilmente rimarranno i lividi, ma non sembra esserci sangue, quindi niente cicatrici.
Gli avambracci sono già quasi viola, e le lacrime non smettono di scendere.
✖️✖️✖️

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