Epilogo

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Con un boato assordante, la magia si sprigionò nel corpo di Luna: due ali gigantesche, nere come la pece, le esplosero sulla schiena. L'onda d'urto generata fu tanto forte che Michelle dovette schermarsi il viso dai detriti e sbilanciare il busto in avanti, per non essere sbalzata indietro.

Anche Gaspard la avvertì, eppure non fece niente per difendersi dalle schegge che gli ferirono il viso. Restò con gli occhi incollati alla sua amata, sordo ad ogni dolore che non fosse del cuore. Quando la vide liberarsi con un guizzo dalle corde e spalancare le ali, pronta a spiccare volo, chiamò il suo nome con tutto il fiato che aveva in gola.

Ma lei non era più con lui. Non era più con nessuno dei mortali radunati ai suoi piedi.

Sbatté un poco le ali prima di staccarsi da terra, alzando un'aria che spazzò violenta gli astanti, e infine si librò verso il cielo. Divenne una macchia scura e indistinta nel tramonto fiammeggiante, che si rimpicciolì fino a scomparire del tutto.

Nel frattempo, alle spalle del Principe, si era scatenato il caos. La gente schizzava ovunque, frenetica. Centinaia di persone strillavano in preda al panico, atterrite dal miracolo appena compiutosi e alla disperata ricerca di una sua interpretazione. Alle orecchie di Gaspard, però, non arrivava che un vociare ovattato.

Qualcos'altro aveva la sua attenzione, un oggetto scuro che danzava nell'aria, scosso dal vento. Si esibì in un paio di volteggi per poi planare dolcemente verso di lui, che aprì la mano per lasciare che vi si posasse.

Era una piuma, morbida come una carezza e nera come un novilunio. 

Una proprietà che nessuna fanciulla dai lunghi capelli rossi sarebbe più venuta a reclamare.

WITCH HUNT - Caccia alla StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora