Guardando fuori dalla finestra si nota solo pioggia.
È Settembre e fa freddo.
Indosso una felpa grigia molto lunga, amo le felpe lunghe.
Mi fanno sentire calda e al sicuro.
Noto soltanto tristezza, le goccioline di pioggia scivolano sulla mia finestra.
Sono le 6 ma il cielo è così scuro che sembra quasi mezzanotte.
Quel clima condiziona un pó il tuo stato d'animo.
Non puoi fare nulla se non leggere un romanzo o guardare una serie tv.
In tutto questo i miei genitori sono sempre a lavoro ed io devo mantenere la casa pulita o badare al mio fratellino.
A volte credo che debba abbattere tutta questa tristezza e cercare di guardare il lato positivo delle cose..ma dall'altra parte mi lascio andare e cado nel pozzo della profonda tristezza.
A volte si dice che Settembre segna nuovi inizi..le foglie cadono, la scuola ricomincia.
Anche se io la scuola non l'ho mai amata.
Odio quel posto.
Mi siedo sempre all'ultimo banco per non essere notata da nessuno mettendo il mio ciuffo enorme sull'occhio.
Mi nascondo da loro.
Le persone fanno male e forse se non ti avvicini a loro soffri di meno.
Poi in quella scuola c'è una persona di cui sono stata tanto innamorata ma lui neanche mi nota.
È facile descrivere come riesca a cambiare una ragazza come le sue mutande.
La mia vita è disastro..o forse sono io la causa di tutta questa tempesta.
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Ció che non vedi
General FictionMi chiamo Sara. Ho 16 anni. Vivo con i miei genitori che a stento si accorgono di me. La mia vita non è vita. Amo guardare il mondo ma non farne parte.