Capitolo trentadue

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Capitolo Trentadue
Una giornata senza sfumature.

Tremila domande mi frullano in testa, quest'uomo davanti a me cosa ci fa qui? Nemmeno mi conosce bene, mi ha salvato la vita, mi ricordo di lui cioè soprattutto ho il ricordo dei suoi riccioli scuri tagliati corti e della sua voce possente, ma non l'ho mai visto in tutta la mia vita... cosa ci fa qui?

"Allison, sono contento tu sia viva!" Wow se voleva far colpo su di me ci é appena riuscito alla perfezione.
"Anche io, anche se, tu... Bryan giusto? Non hai risposto alla mia domanda!" Lo attacco acida.
"Sai Allison, in ambulanza credevo di andare in panico quando ti sono venute le convulsioni"
"Rassicurante!" Fingo un colpo di tosse.

"Lo so, ma devi scusarmi era il mio primo giorno e pensavo che me la sarei cavata con qualche indigestione o un po' di febbre alta, invece tu mi hai fatto ricordare il vero motivo per cui ho scelto di fare il primo soccorritore: per salvare persone, per prendere decisioni, rischiare, esser pronti a tutto e anche di non sottovalutare una corritrice svenuta." Ridacchio per il suo discorso poco lineare, mentre lui si siede sulla sedia accanto al letto, poco comodo.

É molto bello, non c'è nulla da dire e mi fa ridere, questo é un bene no?!

Allison ricordati sei incinta e lui non è il padre di tuo figlio.

Okay, okay coscienza calmati, stavo soltanto dicendo un fatto visivo ovvio: lui è strafigo, con la sua uniforme da soccorritore bianca e i pantaloni che lo fasciano alla perfezione.
"Allora...-inizia- cosa ti hanno trovati?" Domanda diretto, interrompendo le mie fantasie erotiche, su di lui per giunta, facendomi gelare il sangue ricordandomi che nella vita reale adesso sto convivendo con un figlio e un tumore e anche se questa cosa non mi esalta per niente, cioè la parte del figlio si, però tutto il resto...ho come una brutta sensazione, come se questo libro non andrà a finire bene, sono solo a metà, ma il presentimento che la protagonista morirà nelle ultime pagine é molto vivo dentro di me.

"Tumore al cervello!" Lo spiazzo.
La sua faccia assume una di quelle strane smorfie un insieme di tanti punti di domanda e esclamativi messi insieme, potrei chiamarlo punto domativo, non è perfetto?!

Oddio come mi sto rintrucillendo.

"A che stadio?" Chiede curioso, esaminando anche lui da bravo paramedico ogni caratteristica.
"Secondo!" Tira un respiro di sollievo.
"Dai il secondo stadio non è il terzo, prendendolo adesso con radio e chemio e poi proseguendo magari con una operazione, beh c'è la farai!" Già, magari tutto fosse così semplice, il dottore mi ha detto che, beh durante la gravidanza non posso sottopormi a nessuna operazione al cervello, poi beh per la chemio devo aspettare tre mesi e il mio bel coinquilino potrebbe decidere di passare allo stadio tre, da lì poi non avrò scampo.

Cerco di prendere questa cosa tanto alla leggera, ma in realtà sto morendo dentro, piano piano poi tutto d'un colpo come quando ci si addormenta.

"Sono anche incinta!" Aggiungo.
"Ah, beh questo complica tutto, cosa vuoi fare?" Mi domanda compassionevole.
"Dopo il primo trimestre inizierò la terapia!" Annuisce, capendo.

"Ah bellezza, ti devo dare una cosa!" Fruga nelle mille tasche presenti camicia che ha addosso, le svuota tirandone fuori barrette di cioccolata, penne e persino un paio di calzini.
Ridacchio, cercando di trattenere le vere risate.

"Non rivedere di me, le scarpe che dobbiamo portare sono pesanti ed i piedi sono la prima cosa che mi suda." Scoppio a ridere non riuscendo più a trattenerle.

"Okay okay... Piccola bambina, guarda ti faccio il solletico!"
Mi blocco.
No il solletico no.
"Smetto smetto." Mi tiro indietro tentando di smettere di ridere ma invano e lui struscia le sue dita sulla pancia, facendomi schizzare da una parte all'altra.

"Oh scusate!" Una voce possente mi fa scattare e tutti e due ci fermiamo di botto, Bryan si fa da parte riprendendo le sue cose e rimettendosele nelle tasche.

"Nick, ciao!" Lo chiamo, facendoli segno di entrare.
"Non volevo disturbarti!" Si scusa.
"Macché vieni pure... Ti volevo presentare Bryan!" L'agitazione é alle stelle, l'imbarazzo pure, Nick é venuto qui, lui è qui per me.

"Nicolas Mason piacere!" Si stringono la mano e un espressione strana spunta sul viso del mio migliore amico: gelosia, O mio Dio, lui é geloso di me, la persona che amo é veramente gelosa di me Allison James, santo cielo questa cosa si che mi piace.

Allison svegliati, santo cielo le medicine che ti hanno dato di stanno dando alla testa per caso? Non pensare queste cose poi ci rimarrai ancora più male quando capirai che lui ha solo occhi per la sua amata ex moglie.

Per la mia coscienza tutto sembra semplice, ma veramente non lo é per niente, io lo amo, lui sarà per sempre la mia prima persona, la mia prima volta e questi piccoli segni sono per me la cosa più importante adesso, lui è pur sempre il padre di mio figlio e devo valutare bene ogni opzione prima di dirglielo.

Santo cielo é possibile che questo discorso non torni?
Allison te l'ho detto quel tipo ti sta rammollendo.

Lancio un po' sguardo a Bryan, che credo abbia capito tutto solo dalla mia faccia a 'follemente innamorata' .
"Beh Ally questo é il tuo braccialetto, l'ho trovato stamani!" Dice consegnandomi quella piccola catenella, un regalo da parte di mia nonna, mi manca così tanto che morirei solo per poterla rivedere.

"Grazie Bryan!" Gli do un bacio sulla guancia guadagnandomi un altro splendido sguardo ingelosito dall'altra persona che occupa questa stanza.
"Torno un altra volta okay? Il lavoro mi chiama!" Poi esce dalla stanza a passo spedito, lasciandomi sola con il padre del figlio che porto in grembo.

"Come stai?" Mi domanda accarezzandomi una guancia.
"Bene!" Sussurro a fatica, vorrei raccontargli tutto, ma non credo anche lui lo reggerebbe.

"Ti ho portato questo!" Estrae il foglio verde, il foglio della rivelazione, porgendomelo.
"Grazie! Nick, potresti andare a prendermi un bicchiere d'acqua, ho sete!" Gli chiedo tentando di mandarlo via, ho bisogno di stare un po' sola.
"Certo!"

Egregia signorina James,
Con il mio più grande dispiacere voglio annunciarle che il mittente di questa lettera tale Aden Simons, un grande soldato è un ottimo amico, é deceduto in campo il giorno 20 luglio, in seguito ad un esplosione.
Le porgo le mie più sincere condoglianze, il funerale si terrà il giorno 15 agosto p.v. alle 10.20 al cimitero militare .
Cordialmente,
generale Silman

É difficile affrontare tutto questo senza Aden, la morte arriva così velocemente e inaspettatamente che certe volte mi domando se veramente il destino conti  qualcosa, ovviamente un po di suo lo metterà, ma non credo sia solo lui come non credo che le morti siano predeterminate in un libro, ma che sia più come un sorteggio: una grande ciotola con tutti i nomi delle persone nel mondo con una mano che estrae.

Se esistesse un ospedale per le emozioni, adesso le mie sarebbero ricoverate nell'ala più buia, quella più nera, ma anche in quella più bianca perché questa giornata non ha sfumature.





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Allora ragazze questa é la persona che ho pensato per raffigurare Bryan poi ditemi voi...

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